Obsolescenza programmata: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
TrameOscure (discussione | contributi)
fix, img
Riga 1:
[[File:Ipod photo.jpg|thumb|[[iPod]] della [[Apple]]. L'azienda statunitense è stata accusata nel 2003 di vendere iPod con una batteria progettata per durare pochi mesi. Il processo è terminato con un accordo tra le parti.]]
 
L''''obsolescenza programmata''' o '''pianificata''' in [[economia industriale]] è una strategia volta a definire il ciclo vitale di un [[Prodotto (economia)|prodotto]] in modo da limitarne la durata a un periodo prefissato a danno del consumatore. Dopo un certo periodo di tempo, il prodotto diventa inservibile oppure [[obsoleto]] in confronto ai nuovi modelli che appaiono più performanti, sebbene siano poco o per nulla migliori dal punto di vista funzionale. Nel caso in cui l'accorgimento adottato per rendere obsoleto un prodotto prima del tempo sia la [[pubblicità]], si può parlare di ''obsolescenza percepita''<ref>{{YouTube |autore=[[Annie Leonard]] |id=fZdGPRThjrA |titolo=La storia delle cose |produttore=Free Range Studios |minuto=12 |secondo=41 |data= |accesso=2 maggio 2013}}</ref> o ''simbolica''<ref>{{cita|Latouche|[http://books.google.it/books?id&#61;8yvwGf-KKoMC&printsec&#61;frontcover&hl&#61;it&source&#61;gbs_ge_summary_r&cad&#61;0#v&#61;snippet&q&#61;%22obsolescenza%20simbolica%22&f&#61;false prefazione]|2}}.</ref>.
 
==Storia==
Riga 12:
Quando, negli [[anni 1930|anni trenta]], i ricercatori dell'azienda [[chimica]] [[DuPont]] riuscirono a creare il [[nylon]], una nuova [[Tecnofibre|fibra sintetica]] molto resistente, questa fu utilizzata per creare [[calze]] da donna che si smagliavano molto più difficilmente di quelle esistenti. Poiché la [[durabilità]] delle calze era eccessiva e dannosa per gli affari, la DuPont incaricò i propri tecnici di indebolire la fibra stessa che avevano creato<ref name=RAI/><ref name=panorama>{{cita news | autore = Micol De Pas |url=http://cultura.panorama.it/libri/serge-latouche-usa-e-getta-bollati-boringhieri |titolo=Serge Latouche, "Usa e getta": anatomia delle cose guaste | data = 27 marzo 2013 | accesso = 2 maggio 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130411082912/http://cultura.panorama.it/libri/serge-latouche-usa-e-getta-bollati-boringhieri | urlmorto = sì }}</ref>.
 
Più tardi il [[designer]] [[statunitense]] [[Brooks Stevens]] reinterpretò il concetto di obsolescenza pianificata dandogli una nuova definizione: «l'instillare nell'acquirente il desiderio di comprare qualcosa di appena un po' più nuovo e un po' prima di quanto sia necessario»<ref>{{cita web|lingua=en |http://www.mam.org/collection/archives/brooks/bio.php |Brooks Stevens Biography |editore=Milwaukee Art Museum |23 aprile 2013}}</ref>. Piuttosto che creare manufatti poveri che sarebbero stati sostituiti in breve tempo, l'idea di Stevens era di progettare prodotti sempre nuovi che utilizzassero le moderne tecnologie e generassero nuovi gusti e presunte necessità. Stevens ha, poi, sempre dichiarato di non considerare l'obsolescenza programmata come una sistematica produzione di rifiuti: egli supponeva, invece, che i prodotti sarebbero finiti nel mercato di [[seconda mano]], dove sarebbero potuti essere acquistati da persone con un [[potere di acquisto]] inferiore<ref name=lesson4>{{cita web|lingua=en |http://www.mam.org/collection/archives/brooks/lessons/lesson4.php |Lesson 4 |editore=Milwaukee Art Museum |23 aprile 2013}}</ref>.
 
== Modalità e scopi ==
Riga 24:
Nel [[cinema]] degli [[anni 1950|anni cinquanta]] compaiono delle critiche all'obsolescenza pianificata. Nella [[Film commedia|commedia]] ''[[Lo scandalo del vestito bianco]]'', il protagonista è uno scienziato che crea uno straordinario tessuto, indistruttibile e impossibile da sporcare, però gli industriali per cui lavora gli si oppongono e cercano di costringerlo a distruggere la fibra, perché i vestiti impossibili da sciupare avrebbero verosimilmente determinato il crollo dell'industria tessile<ref>{{cita libro |Matteo |Merzagora |Scienza da vedere |2006 |Alpha Test|url=http://books.google.it/books?id=3DtnrDHILEQC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false |accesso=23 aprile 2013 |pp=264, 265 }}</ref>. Nello stesso anno esce nelle sale il film ''[[Morte di un commesso viaggiatore (film 1951)|Morte di un commesso viaggiatore]]'', tratto dall'[[Morte di un commesso viaggiatore|omonima opera teatrale]] di [[Arthur Miller]]. Nel film [[Fredric March]], nel ruolo del protagonista, ha occasione di affermare furioso<ref name=RAI/>:
{{citazione|Per una volta vorrei possedere qualcosa interamente prima che si rompa. Faccio sempre a gara con lo sfasciacarrozze, finisco di pagare l'auto ed è già agli ultimi colpi! Il frigorifero consuma le cinghie come un dannato maniaco! Queste cose le programmano: quando hai finito di pagarle sono già consumate!}}
[[File:Electronic waste at Agbogbloshie, Ghana.jpg|miniatura|L'obsolescenza programmata genera enormi quantità di rifiuti spesso non gestiti, con gravi danni ambientali.]]
 
L'obsolescenza pianificata è stata criticata sia per l'incentivazione di un surplus di rifiuti, che per l'enorme e non sostenibile spreco delle risorse derivante dalla diffusa applicazione di queste politiche e per il fatto di creare artificialmente dei bisogni da parte del consumatore. [[Serge Latouche]], il noto [[economista]] e [[filosofo]] [[francia|francese]], ha definito l'obsolescenza pianificata uno dei tre «pilastri che sostengono la società dei consumi» insieme a [[pubblicità]] e [[credito]]<ref>{{cita web |url=http://magazine.liquida.it/2011/01/03/lobsolescenza-programmata-i-beni-di-consumo-sono-progettati-per-scadere-in-fretta/ |autore=Elisa Russo |titolo=Obsolescenza programmata, beni progettati per “scadere” |data=3 gennaio 2011 |editore=Liquida Magazine |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130710162252/http://magazine.liquida.it/2011/01/03/lobsolescenza-programmata-i-beni-di-consumo-sono-progettati-per-scadere-in-fretta/ |urlmorto=sì }}</ref>. Latouche, sostenitore della ''[[decrescita]] felice'', afferma quindi che l'obsolescenza programmata sia un espediente deplorabile per aumentare infinitamente i consumi e, con essi, la crescita fine a sé stessa, nociva sia per l'[[uomo]] sia per la [[Terra]]<ref name=panorama/>.
 
Riga 40:
2003 Apple: iPod di seconda generazione con batterie fatte per durare pochi mesi.<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=SuTcavAzopg|titolo=iPod's Dirty Secret}}</ref>
 
2003 Epson: cartucce mezze piene date per vuote, l'utente era obbligato a comprare cartucce vergininuove originali.<ref>{{Cita web|url=https://topclassactions.com/lawsuit-settlements/consumer-products/electronics/epson-class-action-alleges-printer-ink-defect/|titolo=A class action lawsuit has been filed against Epson America Inc.}}</ref>
 
2018 HP: tramite un aggiornamento firmware, tutti i computer aventi una batteria con efficienza scesa sotto il 50% visualizzano una fastidiosa schermata nera a ogni riavvio. L'unico modo che ha l'utente per non essere più infastidito è quello di sostituire, rigorosamente a proprie spese e spesso con l'obbligo di metter mano sulla scheda madre, la batteria con una originale verginenuova (spesso fuori produzione), invitandospingendo quindi il consumatoreproprietario a smaltire il vecchio computer ancora funzionante per ricomprarne uno allo stesso prezzo e con prestazioni simili (vedasi [[legge di Moore]]). I più recenti computer della serie Pavilion, non avendo una batteria a bottone dedicata al CMOS, non possono funzionare senza batteria al litio.<ref>{{Cita web|url=http://chng.it/c5vbYZL947|titolo=Petition against 60x HP BIOS boot error}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://support.hp.com/it-it/document/c06102990|titolo=Error 605}}</ref>
 
==Note==