Uncinula necator: differenze tra le versioni
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sostituito il vecchio nome del patogeno con quello nuovo (E. necator), cambiato anche la tabella tassonomica |
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|ordine = [[Erysiphales]]
|famiglia = [[Erysiphaceae]]
|genere = '''[[
|specie = '''
|binome =
|bidata =
|sinonimi =
|biautore = (Schwein.)
}}
'''''
L'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della [[Plantae|pianta]], con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca, a volte il fungo colpisce solo il centro della foglia. L'umidità sommata al caldo e alla scarsa aerazione contribuisce all'insorgere dell'oidio, che si manifesta in una fascia che va dagli 8[[°]] fino ai 30°, questo favorisce il fungo specialmente in [[autunno]] e [[primavera]]. L'oidio ha una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree come gli alberi da frutto.
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La lotta all'oidio della vite risulta spesso difficile dal momento che il patogeno ha un intervallo di sopravvivenza molto ampio. Le infezioni sembrano essere influenzate dalla temperatura (optimum 20-25 °C) mentre una elevata umidità favorisce la sporulazione.
Il mantenimento di una chioma aerata non ha nessuna influenza sugli attacchi di ''
=== Criteri di intervento per la cura della vite ===
* Zone ad alto rischio:
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