Giacomo Zoboli: differenze tra le versioni
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Fu attivo prevalentemente a Roma sia per commissioni di tipo ecclesiastico che private, protetto dal cardinale [[Neri Maria Corsini]] sotto il Pontificato di [[Papa Clemente XII]] e dal cardinale [[Silvio Valenti Gonzaga]] durante il Pontificato di [[Papa Benedetto XIV]]. Nel 1727 dipinse l'''Incontro tra la Santa vergine e Elisabetta'' per la [[Basilica di Sant'Eustachio]] a [[Roma]]. Due anni dopo, per la stessa basilica realizzò ''San Girolamo ascolta la tromba del giudizio universale'', molto apprezzato dai contemporanei e che lo rese famoso anche fuori dalla Capitale.<ref>{{Cita libro | cognome= Andreoni| nome= Simone | titolo= Giacomo Zoboli| editore= Treccani, Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 100| città= Roma | anno= 2020}}</ref> Oltre che a Roma, i suoi dipinti più significativi si trovano anche a [[Modena]] e a [[Brescia]]. In quest'ultima città il vescovo e cardinale [[Angelo Maria Querini]] lo incaricò nel 1732 di dipingere la pala dell'altare maggiore della [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Brescia)|cattedrale di Santa Maria Assunta]], il duomo nuovo di Brescia allora in costruzione. Il grande successo ottenuto dalla pala dell'Assunta di questa chiesa, tra l'altro, induce nel 1742 i padri filippini della Pace di Brescia a commissionare allo Zoboli il dipinto più importante della loro chiesa, allora in costruzione: la commissione riguardava un dipinto dedicato a San [[Filippo Neri]], il fondatore della Congregazione dell'Oratorio dei Padri Filippini. L'opera verrà completata a Roma nel 1745 e collocata nel secondo altare della navata destra della [[Chiesa di Santa Maria della Pace (Brescia)]]<ref>Maurilio Lovatti, ''L'Assunta di Giacomo Zoboli'', in: M. Bonetti, M. Lovatti, ''La chiesa vecchia dell'Assunta nel quartiere Chiesanuova a Brescia'', Brescia, 2022, pp. 25-33, alla p. 28</ref>. Nel 1745 dipinse il ''Trionfo della fede'', per il [[Monastero della Santa Croce (Coimbra)]] in [[Portogallo]]. Nel 1748 realizzò L'Assunta per la [[chiesa di Santa Maria degli Angeli (Brescia)]] annessa al convento delle monache agostiniane di Brescia. Celebre è anche l'opera ''S. Francesco di Sales e la beata Giovanna Francesca Frémyot de Chantal'' nel Monastero della Visitazione a [[Madrid]] del [[1754]], commissionata dalla regina spagnola [[Maria Barbara di Braganza]], moglie di [[Ferdinando VI di Spagna]]<ref name="ref_A">Maria Barbara Guerrieri Borsoi, ''I disegni di Giacomo Zoboli (1681-1767) nel Museo Barocco di Ariccia'' in M. B. Guerrieri Borsoi, F. Petrucci (ed.), ''Il museo del Barocco romano'', De Luca, Roma 2008, pp. 89-152, alla p. 95</ref>.
Insieme a [[Giovanni Paolo Pannini]] nel [[1747]] compilò l'inventario della ''raccolta Sacchetti'' acquistata da [[papa Benedetto XIV]] per formare il nucleo iniziale della nascente [[Pinacoteca Capitolina]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Sergio Guarino|anno=2006|titolo=I quadri Sacchetti e Pio|rivista=|volume=Pinacoteca Capitolina. Catalogo generale, a cura di S. Guarino e P. Masini|numero=|p=14}}</ref> su incarico del Segretario di Stato cardinale [[Silvio Valenti Gonzaga]]. Pannini e Zoboli, con una perizia di stima, valutarono la raccolta Sacchetti pari a 36.709 scudi.<ref>[https://www.museicapitolini.org/sites/default/files/storage/original/application/8ad1fca726bc0199dacf6c21496741dc.pdf] ''Nota sulla Collezione Sacchetti dal Sito dei Musei Capitolini'' di Sergio Guarino</ref> Sia Zoboli sia Pannini coordinarono anche i lavori della villa Valenti dello stesso cardinale.<ref>C. Pietrangeli, ''Villa Paolina'', in: ''Studi Romani'', n. 7. 1959, pp. 287-298</ref>
Numerosi dipinti di Zoboli, pur citati in varie fonti documentali, risultano attualmente non identificabili o andati distrutti. Per quando riguarda le numerose commissioni estere, in diversi Stati europei, non sono individuabili la ''Natività di Gesù'' e ''Santa Caterina Fieschi'' commissionate dal re [[Giovanni V del Portogallo]]; il ''Beato Giovanni Regis gode la gloria del cielo'' (1716-1719), commissionato dal Principe Elettore [[Massimiliano II Emanuele di Baviera]]; il ''Trasporto dell'Arca con David che balla'' e il ''Giudizio di Salomone'' inviati a Londra; la ''Madonna con Bambino e altre figure'' inviato a Colonia; ''San Giovanni Nepomuceno con angeli'' inviato a Praga; e ''Pietà con le Marie'' inviato a Vienna. Risultano inoltre non reperibili una trentina di opere destinate a chiese e palazzi di Roma, secondo un dettagliato elenco pubblicato da Maria Barbara Guerrieri Borsoi<ref>Maria Barbara Guerrieri Borsoi, ''I disegni di Giacomo Zoboli (1681-1767) nel Museo Barocco di Ariccia'' in M. B. Guerrieri Borsoi, F. Petrucci (ed.), ''Il museo del Barocco romano'', De Luca, Roma 2008, pp. 89-152, alla p. 105</ref>.
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