Fiesole: differenze tra le versioni

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Durante l'occupazione francese, Fiesole fu oggetto di [[Furti napoleonici|spoliazioni napoleoniche]]. L'[[Incoronazione della Vergine (Angelico Louvre)|Incoronazione della Vergine]] di [[Beato Angelico]] in origine presso il [[Convento di San Domenico (Fiesole)|convento di San Domenico]] venne requisita e spedita al [[Museo del Louvre|Louvre]] dove ancora oggi si trova a causa delle notevoli dimensioni che ne impedirono la restituzione ottenuta da [[Antonio Canova|Canova]] per le altre opere spoliate.
 
Dalla fine del Settecento Fiesole fu uno dei luoghi di soggiorno preferiti dagli stranieri in Italia, che acquistarono le ville già della nobiltà fiorentina, ristrutturandole e dotandole di meravigliosi giardini. Oltre a un innumerevole numero di stranieri di passaggio, la cittadina ospitò anche una nutrita comunità di cittadini nordeuropei e statunitensi. Tra questi vanno ricordati [[William Spence]], che visse proprio a villa Medici ospitandovi una nutrita colonia di [[preraffaelliti]] inglesi,; il pittore [[Arnold Böcklin]], che morì alla [[villa Bellagio]], o; [[John Temple Leader]], che ricreò il sogno di un medioevo romantico al [[castello di Vincigliata]]. Quel periodo, rievocato in film come ''[[Camera con vista (film)|Camera con vista]]'' o ''[[Un tè con Mussolini]]'', si interruppe bruscamente alla vigilia della [[Seconda guerra mondiale]], conquando gli stranieri rimpatriarono per l'ostilità del regime fascista verso le nazionalità inglese e statunitense"non-amiche".
 
Durante la seconda guerra mondiale nell'agosto del 1944, Fiesole fu teatro dell'episodio dei cosiddetti [[Martiri di Fiesole]]<ref>{{cita libro | autore= Hanna Kiel | titolo=La battaglia della collina |città=Firenze | editore=Medicea | anno=1986 | }}</ref>. Alla fine del mese prese corpo l'iniziativa dei partigiani della [[Brigata partigiana|Brigata Buozzi]] che riuscirono a entrare, il 1 settembre, nel centro abitato<ref>{{Cita web|url=http://www.cittadiniperfiesole.it/associazione/punto/item/337-1-settembre-1944-la-liberazione-di-fiesole|titolo=1° settembre 1944, la liberazione di Fiesole|cognome=Luchi|nome=Renzo|sito=Cittadiniperfiesole.it|accesso=30 settembre 2017|dataarchivio=30 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170930185548/http://www.cittadiniperfiesole.it/associazione/punto/item/337-1-settembre-1944-la-liberazione-di-fiesole|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://toscano27.wordpress.com/tag/fiesole/|titolo=Resistenza: Armi fra i colli|cognome=Verga|nome=Egidio|sito=toscano27.wordpress.com}}</ref>. In quei giorni i tedeschi minarono anche le cantine del Seminario che tuttavia, con la loro struttura a volta, ammortizzarono l'esplosione<ref>Nel diario di Monsignor Rodolfo Berti, parroco della Cattedrale, al giorno 31 agosto 1944 è annotato:
"La dinamite fatta esplodere nella cantina del Seminario, aveva lo scopo di far saltare almeno parte dell'istituto verso la Via di San Francesco. Fortunatamente le volte ampie della cantina hanno resistito e solo si è avuto un rigonfiamento dell'impantito del piano terreno e spavento immenso di tutti, senza altre conseguenze.in {{cita libro|cognome=Berti |nome=Rodolfo |titolo=Ex-archivio: memorie ritrovate : il passaggio della guerra a Fiesole; in appendice Note di ricerca sulla deportazione civile a Fiesole |città= Fiesole |editore=Comune di Fiesole |anno=2008|p=24}}</ref>. A lungo, dopo la ritirata tedesca, restò il pericolo per le mine da loro lasciate in campi, giardini, case private così come nella base del campanile della [[Badia fiesolana]]. I danni al patrimonio artistico di Fiesole riguardarono in particolare il [[duomo di Fiesole|Duomo]], il [[Museo Bandini]], il [[chiesa di San Francesco (Fiesole)|convento di San Francesco]], la [[chiesa di Sant'Alessandro (Fiesole)|chiesa di Sant'Alessandro]]<ref>{{cita libro | autore= Frederick Hartt |anno= 2014 | titolo=L'arte fiorentina sotto tiro |città=Firenze | editore= Firenze Leonardo | ISBN= 978-88-6800-021-9 }}</ref>, poi oggetto di restauri negli anni seguenti.