Giosuè Carducci: differenze tra le versioni
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Con gli amici fiorentini diede anche vita al gruppo antiromantico - e di strenua difesa del classicismo - degli ''[[Amici pedanti]]'', assieme ai quali attaccò la corrente "odiernissima" dominante in città, appoggiando il Gargani nella stesura della sua ''Diceria'' e curando una ''Giunta alla derrata'' in cui replicava alle sprezzanti critiche piovute addosso agli ''Amici'' dai periodici locali, primo fra tutti il [[Pietro Fanfani|fanfaniano]] settimanale ''Il Passatempo''.<ref>Per approfondire vedi la voce [[Giuseppe Torquato Gargani]]</ref>
=== Il debutto nell'insegnamento e l'edizione delle ''
[[File:San Miniato - Panorama.jpg|thumb|left|Una veduta di San Miniato al Tedesco, oggi San Miniato]]
Carducci aveva la vocazione per l'insegnamento pubblico. Durante le vacanze del [[1853]] a Celle, per esempio, prendeva da parte i ragazzi e parlava loro di letteratura. Inoltre, si è già visto il suo ruolo trainante con i colleghi e gli amici a Firenze e poi a Pisa. Gargani e Nencioni erano precettori privati, e in un primo momento Pietro Thouar propose anche a Giosuè di intraprendere questa via. La risposta fu però chiara: egli voleva impiegarsi nell'insegnamento pubblico.<ref>P. Bargellini, p.77</ref>
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