Polyglyphanodontidae: differenze tra le versioni
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==Descrizione==
Di aspetto simile a quello di un attuale [[scinco]], i poliglifanodonti possedevano un corpo robusto e piuttosto tozzo. Il [[cranio]], di forma quasi triangolare, era robusto e corto, e dotato di una dentatura molto specializzata. Quasi tutti i [[denti]] dei poliglifanodonti erano lisci, dal margine tagliente, ed erano finemente seghettati in modo asimmetrico. Mano a mano che il cranio si allargava posteriormente, anche i denti si allargavano, fino a formare due ampie superfici (su [[mandibola]] e [[mascella]]) che andavano a incastrarsi fra loro quando la bocca era chiusa.
==Stile di vita==
La forma dei denti dei poliglifanodonti suggerisce che questi animali fossero in gran parte [[erbivori]] (Gilmore, 1942); analogie sono state proposte con i denti delle [[iguane]], ma la somiglianza è solo superficiale. L'iguana, infatti, taglia la vegetazione con i denti simili a incisivi posti anteriormente, mentre i poliglifanodonti potevano tagliare il cibo con l'intera fila dentaria (Nydam e Cifelli, 2005). Inoltre, quando la bocca di questi animali si chiudeva, il meccanismo “ad incastro” permetteva di sminuzzare il cibo, aiutando così la digestione; nelle iguane, invece, ciò non avviene, in quanto il cibo viene inghiottito intero. In ogni caso, i denti dei poliglifanodonti non mostrano particolari tracce di usura, e sembra che il processo di sminuzzamento fosse minimo. È probabile, quindi, che i poliglifanodonti non masticassero il cibo, ma si limitassero ad aprire e chiudere le mascelle per poco tempo, prima di inghiottirlo.
==Classificazione==
Conosciuti esclusivamente nel Maastrichtiano, i poliglifanodonti sono stati considerati rappresentanti aberranti degli scincomorfi ([[Scincomorpha]]), ed erano probabilmente molto vicini ai teiidi ([[Teiidae]]) dei giorni nostri. Uno studio filogenetico del 2007 (Nydam et al.) definisce un [[clade]] denominato '''Boreoteiioidea''', che include tutti i poliglifanodonti di Asia e Nordamerica, opposto a [[Teiioidea]] (con Teiidae e [[Gymnophthalmidae]]). Tra le forme più conosciute di poliglifanodonti sono da ricordare ''[[Polyglyphanodon sternbergi]]'', la prima specie descritta, e ''[[Peneteius aquilonius]]'', una piccola lucertola dai denti dotati di numerose cuspidi, forse utili a rompere la corazza degli insetti. Altre forme di poliglifanodonti sono le nordamericane ''[[Chamops]]'' e ''[[Tricuspidon]]'', e le asiatiche ''[[Gilmoreteius]]'', ''[[Adamisaurus]]'', ''[[Cherminsaurus]]'' e ''[[Tianyusaurus]]'' (quest'ultimo dotato di una barra temporale inferiore). Anche il bizzarro ''[[Sineoamphisbaena]]'' potrebbe appartenere a questo gruppo, così come ''[[Slavoia]]''.
==Bibliografia==
*Gilmore, C.W. (1940) New fossil lizards from the Upper Cretaceous of Utah. Smithsonian Miscellaneous Collections 99: 1–3
*Gilmore, C.W. (1942) Osteology of Polyglyphanodon, an Upper Cretaceous Lizard from Utah. Proceedings of the United States National Museum 92: 229: 265
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*Nydam, R. L.; Eaton, J. G.; and Sankey, J. (2007) New taxa of transversely-toothed lizards (Squamata: Scincomorpha) and new information on the evolutionary origin of “teiids”. J. Paleont., 81(3), 2007, pp. 538–549
*Nydam, R. L.; Gauthier, J.A.; and Chiment, J.J. (2000) The mammal−like teeth of the Late Cretaceous lizard Peneteius aquilonius Estes 1969 (Squamata, Teiidae). Journal of Vertebrate Paleontology 20: 628–631
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