Vangelo secondo Matteo: differenze tra le versioni
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Soltanto il vangelo di Matteo riporta la [[strage degli innocenti]] compiuta da Erode distinguendosi così dagli altri tre vangeli canonici. La strage è compatibile con il carattere di Erode<ref name="Harrington"/>, le cui gesta<ref>Linda Gunther, ''Erode il Grande'', Salerno editrice, ISBN 978-88-8402-559-3.</ref> si ritrovano anche in altre fonti<ref>Flavio Giuseppe, ''Antichità giudaiche''.</ref>: essa ci è però nota solo tramite Matteo, e la maggior parte degli studiosi non la ritiene un fatto realmente accaduto.<ref name="ref_A">Vedi la sezione [[Strage degli innocenti#Storicità del racconto|Storicità del racconto]] alla voce "Strage degli innocenti".</ref>
Molti studiosi, anche cristiani<ref>Cfr ad esempio: John Dominic Crossan, Gesù una bibliografia rivoluzionaria, Ponte alle Grazie, 1994, pp. 36-46, 40-46, ISBN 88-7928-270-0; Rudolf Bultmann, Storia dei vangeli sinottici, EDB, 2016, pp. 291-301, 443-448, ISBN 978-88-10-55850-8; Bart Ehrman, Il Nuovo Testamento, Carocci Editore, 2015, pp. 123-130, ISBN 978-88-430-7821-9; Raymond E. Brown, The Birth of the Messiah, Doubleday, 1993, pp. 29, 36, 48, 107-119, 138, 154, 175, 193-196, 206-217, 227-228, 298, 543, 559-560, 586, 598-600, ISBN 0-385-47202-1; [https://www.focus.it/cultura/storia/i-re-magi-sono-realmente-esistiti Focus.it del 4 gennaio 2019 - I re magi sono realmente esistiti? URL consultato il 27 marzo 2019], [https://archive.
Anche in merito agli eventi straordinari accaduti al momento della morte di Gesù<ref>''Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti.'' ({{Cita passo biblico|Mt27,51-53}}).</ref>, Matteo non viene ritenuto storicamente attendibile, in particolare quando - unico tra i quattro vangeli e senza che tali eventi siano citati in alcun resoconto storico dell'epoca - narra del forte terremoto che spezzò le rocce e della risurrezione dei morti che poi entrarono in Gerusalemme e furono visti da molti, sembra senza suscitare panico.<ref>Bart Ehrman, ''Prima dei vangeli'', Carocci Editore, 2017, p. 148, ISBN 978-88-430-8869-0.</ref> La scena è ritenuta, dalla grande maggioranza degli studiosi, anche cristiani<ref>Rudolf Bultmann, ''Storia dei vangeli sinottici'', EDB, 2016, p. 274, ISBN 978-88-10-55850-8.</ref><ref>John Dominic Crossan, ''Who killed Jesus?'', HarperOne, 1995, p. 197, ISBN 978-0-06-061480-5.</ref>, di natura leggendaria e - come evidenziano gli esegeti della [[École biblique et archéologique française]] (i curatori della [[Bibbia di Gerusalemme]])<ref>Bibbia di Gerusalemme, EDB, 2011, p. 2388, ISBN 978-88-10-82031-5.</ref> - a livello simbolico, "la risurrezione dei giusti dell'AT è un segno dell'era escatologica"<ref group=Nota>Tali studiosi aggiungono che questi risorti attendono la risurrezione di Gesù per entrare in Gerusalemme, la città santa, e "si ha qui una delle prime espressioni della fede nella liberazione dei morti mediante la discesa di Cristo agli inferi".</ref>. Anche Raymond Brown<ref>Raymond E. Brown, ''The Death of the Messiah Vol. 2'', Anchor Yale Bible, 2010, pp. 1133-1138, 1140, ISBN 978-0385494496</ref> ritiene che tali episodi siano presentati da Matteo, secondo la propria visione teologica, "in linguaggio apocalittico e immagini prese dalle Scritture" e "a creare maggior problema nell'interpretazione letterale è il fatto di non comprendere la loro natura simbolica e il genere letterario nel quale vengono presentati. Un paragone sarebbe per i lettori dell'anno 4000 d.C. il dibattere sulla storicità del libro di George Orwell "''[[1984 (romanzo)|1984]]''": Orwell è stato l'interprete più perspicace delle forze distruttive scatenate durante la sua vita, ma la sua fu una visione discriminante, non la storia di cosa effettivamente accadde in un anno specifico"; Brown evidenzia anche che tale materiale potrebbe esser giunto a Matteo "dagli stessi ambienti che gli fornirono del materiale per la narrativa dell'infanzia (specialmente la storia dei magi, la stella, e il re malvagio del cap.2) e l'episodio della morte di Giuda ossessionato dal rimorso per il sangue innocente. Tale materiale è quasi totalmente composto da intrecci delle Scritture, in cui Matteo dà libero sfogo al simbolismo".
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