Flusso: differenze tra le versioni
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Prima di parlare del Flusso bisogna dire che una qualsiasi elemento infinitesimo di superficie dS orientata può essere rappresentata da un vettore unitario normale '''n''' a dS secondo la regola della mano destra.
Se il bordo della superficie è percorsa in senso antiorario il vettore normale sarà uscente dalla superficie.
Se invece il bordo della superficie è percorsa in senso orario il vettore normale sarà entraente nella superficie.
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Si definisce Flusso elementare dF il prodotto scalare di un qualsiasi vettore V (o grandezza fisica vettoriale) con la normale esterna dell’elemento infinitesimo di superficie dS.
'''dF'''='''V''' ∙
Per le proprietà del prodotto scalare (o anche detto prodotto interno) calcolato come il prodotto del modulo del primo vettore per il secondo ed il coseno dell’angolo compreso dai due vettori.
Appare chiaro che il flusso sarà uguale a zero se l’angolo tra '''Vˆn''' è 90°; cioè se il vettore '''V''' è perpendicolare a dS non c’è flusso ( infatti il cos90° = 0).
Sarà massimo se V è entrante nella superficie dS e parallelo e concorde con n.
Sarà minimo se V è entrante nella superficie dS e parallelo e discorde con n.
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In una superficie chiusa S il Flusso passante per tale superficie è dato da l’integrale di superficie del flusso infinitesimo dF sulla superficie S.
Ossia : '''F''' = ∫∫ '''dF''' = ∫∫ '''V''' ∙
Il vettore '''V''' che rappresenta la nostra garndezza fisica può variare nel tempo in questo caso si dice che è funzione del tempo t ; cioè '''V'''(t).
In tal caso anche il Flusso sarà calcolato istante per istante.
Se invece il vettore V è costante nel tempo o come si dice in fisica è uniforme il Flusso sarà dato semplicemente dal prodotto di '''V''' ∙ '''S''' .
Significato fisico di Flusso
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