Tripp Trapp: differenze tra le versioni

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{{Prodotto di disegno industriale
|nome = Tripp-trapp-stolen
|immagine = STOKKE_TRIPP_TRAPP_(3891978042).jpg
|didascalia =
|anno di progettazione = 1972
|progettista = Peter Opsvik<ref>{{cita web|url=https://www.nrk.no/mr/peter-opsvik_-tripp-trapp-stolens-far_-er-dod-1.17068004|titolo=|sito=|data= 2024|accesso=2 ottobre 2024|lingua=no}}</ref>
|progettista= Peter Opsvik
|compasso d'oro =
|idea = creare una seduta per bambini ergonomica, funzionale e adattabile
|concetti = produzione in serie, semplicità costruttiva, design essenziale.
|movimento artistico =
|tipo di oggetto = [[seggiolone]] per bambini
|azienda produttrice = [[Stokke AS]]
|inizio produzione = [[1972]]
|fine produzione =
|materiali = [[legno di faggio]], piccole parti in metallo
|tecnica di lavorazione =
|note =
}}
 
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== Storia ==
 
L'ispirazione per il progetto venne a Peter Opsvik nel 1972 dall'osservazione di quanto suo figlio Tor trovasse scomodo pranzare al tavolo dei genitori sedendo su una [[sedia]] da adulti, che lo lasciava con i piedi ciondolanti e non permetteva alle braccia di raggiungere agevolmente il piano del tavolo<ref name="J. R. Bryson, G. Rusten, 58"/>. Il disegno di Tripp Trapp nacque proprio dal desiderio di progettare un seggiolone che permettesse al bambino di mangiare comodamente allo stesso tavolo degli adulti<ref name="J. R. Bryson, G. Rusten, 58">John R. Bryson, Grete Rusten, ''Design Economies and the Changing World Economy'', 2010 (p 58)</ref>.
 
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== Caratteristiche ==
L'oggetto si presenta come un seggiolone in legno di faggio dalla forma non convenzionale: ha un piano per seduta e un piano di appoggio per i piedi, entrambi in [[multistrato]], che sono inseriti in scanalature lungo i montanti, in modo da essere regolabili in profondità: le scanalature si ripetono in altezza a intervalli regolari, in modo da permetterne anche la regolazione in altezza per garantire la giusta altezza rispetto al tavolo<ref name="B. H. Connolly, P. Montgomery, 391"/>. Questo permette al bambino una seduta sicura e una posizione corretta, consentendogli di sedere allo stesso tavolo degli adulti e di partecipare alle attività sociali e alle conversazioni che si svolgono durante il consumo dei pasti<ref name="B. H. Connolly, P. Montgomery, 391">AA.VV., ''Therapeutic Exercise in Developmental Disabilities'', 2005 (p. 391)</ref>. Il tema della socialità conviviale tra adulti e bambini seduti a uno stesso tavolo è uno dei motivi cardine del successo avuto in molti paesi, almeno quelli in cui si conserva ancora l'abitudine tradizionale di mangiare (o sedere) a tavola insieme ai più piccoli<ref name="M. Fioroni, 34"/>. Parallelamente, l'insuccesso commerciale registrato in altri paesi, come la [[Francia]], si è rivelato essere determinato dalla desuetudine di tali abitudini sociali, essendo da tempo, i genitori francesi, abituati a far mangiare i bambini in momenti separati<ref name="M. Fioroni, 34"/>. In tal caso, il motivo della socialità ha fornito lo spunto per un [[marketing]] orientato, divenendo ingrediente principale e [[leitmotiv]] di [[campagne pubblicitarie]] tendenti a sensibilizzare e a "rieducare" le famiglie francesi facendo leva proprio sulla positività delle consuetudini perdute<ref name="M. Fioroni, 34">Michele Fioroni, ''Lo shopping dell'esperienza'', 2005 (p. 34)</ref>.
L'oggetto si presenta come un seggiolone in legno di faggio dalla forma non convenzionale: ha un piano per seduta e un piano di appoggio per i piedi, entrambi in [[multistrato]], che sono inseriti in scanalature lungo i montanti, in modo da essere regolabili in profondità: le scanalature si ripetono in altezza a intervalli regolari, in modo da permetterne anche la regolazione in altezza per garantire la giusta altezza rispetto al tavolo<ref name="B. H. Connolly, P. Montgomery, 391"/>. Questo permette al bambino una seduta sicura e una posizione corretta, consentendogli di sedere allo stesso tavolo degli adulti e di partecipare alle attività sociali e alle conversazioni che si svolgono durante il consumo dei pasti<ref name="B. H. Connolly, P. Montgomery, 391">AA.VV., ''Therapeutic Exercise in Developmental Disabilities'', 2005 (p. 391)</ref>. Il tema della socialità conviviale tra adulti e bambini seduti a uno stesso tavolo è uno dei motivi cardine del successo avuto in molti paesi, almeno quelli in cui si conserva ancora l'abitudine tradizionale di mangiare (o sedere) a tavola insieme ai più piccoli<ref name="M. Fioroni, 34"/>. Parallelamente, l'insuccesso commerciale registrato in altri paesi, come la [[Francia]], si è rivelato essere determinato dalla desuetudine di tali abitudini sociali, essendo da tempo, i genitori francesi, abituati a far mangiare i bambini in momenti separati<ref name="M. Fioroni, 34"/>. In tal caso, il motivo della socialità ha fornito lo spunto per un [[marketing]] orientato, divenendo ingrediente principale e [[leitmotiv]] di [[campagne pubblicitarie]] tendenti a sensibilizzare e a "rieducare" le famiglie francesi facendo leva proprio sulla positività delle consuetudini perdute<ref name="M. Fioroni, 34">Michele Fioroni, ''Lo shopping dell'esperienza'', 2005 (p. 34)</ref>.
 
Il seggiolone è anche provvisto di una "cintura" di contenimento rimovibile (in plastica o in legno curvato e cuoio) per i bambini più piccoli ancora privi di autonomia e può essere dotato di imbottiture e cuscini.
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== Note ==
 
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* {{lingue|en}} John R. Bryson, Grete Rusten, ''Design Economies and the Changing World Economy. Innovation, Production and Competitiveness'', Routledge Studies in Human Geography, [[Taylor & Francis]], 2010 ISBN 978-0-415-46175-7.
* {{lingue|en}} Barbara H. Connolly, Patricia Montgomery (a cura di), ''Therapeutic Exercise in Developmental Disabilities'', 3ª edizione, SLACK Incorporated, 2005 ISBN 1-55642-624-0.
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== Altri progetti ==
 
{{interprogetto}}