Conselve: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
dettagli duomo |
dettaglio su medioevo |
||
Riga 74:
Nel 1177 Aldobrandino, un conselvano che militava nell'esercito di [[Federico Barbarossa|Barbarossa]], sfidò a duello Enrico, un commilitone tedesco che aveva accusato gli italiani di vigliaccheria. Il combattimento si svolse a Padova (forse fuori [[Porta Santa Croce (Padova)|Porta Santa Croce]], forse in una delle piazze) davanti all'esercito schierato e in presenza dello stesso imperatore che consentì questo duello davanti alla folla padovana. Aldobrandino vinse in maniera schiacciante, tanto che Barbarossa lo nominò cavaliere e anche conte. L'episodio è stato rievocato annualmente (fino al 2017) in una manifestazione paesana<ref>{{Cita web|url=https://www.culturaveneto.it/it/web/cultura/la-disfida-di-aldobrandino|titolo=Disfida di Aldobrandino, Culturaveneto.it}}</ref>.
Dai centri abitati del padovano, tra il X e il XII secolo, iniziano a formarsi parecchi distretti di signoria, laici ed ecclesiastici, spesso anche in lotta tra loro (i Da Baone, signori di [[Pernumia]] e Conselve, i [[Da Carrara]], signori di [[Carrara San Giorgio]], gli [[Estensi]] di origine [[Longobardi|longobarda]], marchesi di Este). I Carraresi infatti diventano Signori di Conselve nel 1217, ma l’affermarsi della signoria di [[Ezzelino da Romano|Ezzelino Da Romano]] (1237 – 1256) arrestò lo sviluppo di una signoria comunale di quella famiglia in Padova<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/da-carrara_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=CARRARA, da - Enciclopedia|sito=Treccani|lingua=it|accesso=2024-09-25}}</ref>. Nel 1256 Ezzelino da Romano fece circondare Conselve di fossati per impedire ai soldati di [[Filippo Fontana]], [[arcivescovo di Ravenna]] e inviato di [[papa Alessandro IV]], di attaccarlo direttamente. Nonostante ciò vi fu un primo scontro a Conselve, catastrofico per il tiranno e per la città che venne completamente rasa al suolo, cui seguì un'altra sconfitta a [[Pernumia]].
Segue la "seconda repubblica padovana"<ref>{{Cita web|url=https://atlive.disll.unipd.it/public/pagine/storia/citta/padova|titolo=Atlante della Letteratura del Veneto Medievale|sito=atlive.disll.unipd.it|accesso=2024-10-03}}</ref> in cui il capoluogo vive una stabile [[Età comunale|esperienza comunale]] che si riflette anche nel conselvano, dove tornarono ad incrementarsi i commerci, le attività artigianali, la produzione agricola e l’allevamento dei cavalli, pur con qualche difficoltà (come la terribile alluvione del 1294, che distrusse completamente il paese). Dopo la caduta di Ezzelino, tra le altre cose, il missionario [https://wikipedia.org/wiki/Giovanni_da_Gaibana Giovanni da Gaibana]beneficia delle rendite della Collegiata di Conselve; si sa che qualche anno più tardi il coro dei canonici di Conselve viene abolito a causa dell'aria malsana e delle valli paludose<ref name=":3" />.
Seguì il tormentato periodo della signoria Carrarese dal 1318 al 1405 nel quale tutto il padovano, diventato punto nevralgico degli scontri tra i vari stati sovraregionali in via di formazione (la [[Repubblica di Venezia]], gli [[Scaligeri]] di [[Verona]], i [[Visconti]]), fu oggetto di guerre, saccheggi, incendi, devastazioni e pestilenze. Per esempio, dopo che l'aveva usata per dispiegarvi le truppe in vista dell'attacco a Padova, nel 1325 [[Cangrande I della Scala|Cangrande della Scala]] bruciò Conselve e i paesi limitrofi: la popolazione venne uccisa o imprigionata, beni e raccolti razziati. Tanto grave fu quell'attacco che per 65 anni la gente del Conselvano rimase numericamente un terzo rispetto a prima.
|