Tripp Trapp: differenze tra le versioni

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== Caratteristiche ==
L'oggetto si presenta come un seggiolone in legno di faggio dalla forma non convenzionale: ha un piano per seduta e un piano di appoggio per i piedi, entrambi in [[multistrato]], che sono inseriti in scanalature lungo i montanti, in modo da essere regolabili in profondità: le scanalature si ripetono in altezza a intervalli regolari, in modo da permetterne anche la regolazione in altezza per garantire la giusta altezza rispetto al tavolo<ref name="B. H. Connolly, P. Montgomery, 391"/>. Questo permette al bambino una seduta sicura e una posizione corretta, consentendogli di sedere allo stesso tavolo degli adulti e di partecipare alle attività sociali e alle conversazioni che si svolgono durante il consumo dei pasti<ref name="B. H. Connolly, P. Montgomery, 391">AA.VV., ''Therapeutic Exercise in Developmental Disabilities'', 2005 (p. 391)</ref>. Il tema della socialità conviviale tra adulti e bambini seduti a uno stesso tavolo è uno dei motivi cardine del successo avuto in molti paesi, almeno quelli in cui si conserva ancora l'abitudine tradizionale di mangiare (o sedere) a tavola insieme ai più piccoli<ref name="M. Fioroni, 34"/>. Parallelamente, l'insuccesso commerciale registrato in altri paesi, come la [[Francia]], si è rivelato essere determinato dalla desuetudine di tali abitudini sociali, essendo da tempo, i genitori francesi, abituati a far mangiare i bambini in momenti separati<ref name="M. Fioroni, 34"/>. In tal caso, il motivo della socialità ha fornito lo spunto per un [[marketing]] orientato, divenendo ingrediente principale e [[leitmotiv]] di [[campagne pubblicitarie]] tendenti a sensibilizzare e a "rieducare" le famiglie francesi facendo leva proprio sulla positività delle consuetudini perdute<ref name="M. Fioroni, 34">Michele Fioroni, ''Lo shopping dell'esperienza'', 2005 (p. 34)</ref>.
 
Il seggiolone è anche provvisto di una "cintura" di contenimento rimovibile (in plastica o in legno curvato e cuoio) per i bambini più piccoli ancora privi di autonomia e può essere dotato di imbottiture e cuscini.
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* {{lingue|de}} Jael Szajak, ''Der Tripp-Trapp-Stuhl. Aus markenrechtlicher, wettbewerbsrechtlicher und urheberrechtlicher Sicht'', GRIN Verlag, 2012 ISBN 978-3-656-16311-4.
* Michele Fioroni, ''Lo shopping dell'esperienza. Quali prospettive tra devolution sociale, generazioni in movimento e teatralizzazione dell'offerta'', [[Morlacchi Editore]], 2005 ISBN 88-89422-20-3.
 
== Altri progetti ==
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