Hashima (isola): differenze tra le versioni
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Nel [[1974]], a seguito della chiusura dello stabilimento minerario, è stata completamente abbandonata e da allora, per la sua caratteristica condizione di estremo decadimento, l'isola è diventata uno dei più grandi e significativi esempi di [[archeologia industriale]], nonché argomento frequente di discussione tra gli appassionati di rovine. 
Dopo trentacinque anni di completo abbandono, nel [[2009]] parte dell'isola è divenuta nuovamente accessibile per ospitare brevi itinerari [[Turismo|turistici]] e, dal [[2015]], è uno dei ventitré siti storici industriali inseriti tra i [[Patrimonio dell'umanità|patrimoni dell'umanità]] dall'[[UNESCO]]<ref>{{cita web|url=http://whc.unesco.org/en/list/1484|titolo=Sites of Japan’s Meiji Industrial Revolution: Iron and Steel, Shipbuilding and Coal Mining|editore=[[UNESCO]]|lingua=en|accesso=1º settembre 2015}}</ref><ref>{{cita news|lingua=en|autore=[[Jiji Press]]|url=http://www.japantimes.co.jp/news/2015/07/08/national/japans-world-heritage-dilemma-preserve-newly-listed-sites/|titolo=Japan’s World Heritage dilemma: How to preserve its newly listed sites|pubblicazione=[[The Japan Times]]|data=8 luglio 2015|accesso=1º settembre 2015|dataarchivio=23 agosto 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150823020012/http://www.japantimes.co.jp/news/2015/07/08/national/japans-world-heritage-dilemma-preserve-newly-listed-sites/|urlmorto=sì}}</ref>. 
== Storia == 
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