Fabio Rampelli: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Nato il 2 agosto [[1960]] a [[Roma]], dove consegue il [[diploma di maturità]] presso il [[Liceo scientifico statale Augusto Righi (Roma)|liceo scientifico "Augusto Righi"]] e la [[laurea]] in [[architettura]] presso l'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]], inizia in gioventù l'attività politica, ma parallelamente ha svolto la professione di [[architetto]], iscritto al [[Ordine degli architetti|relativo ordine]] di Roma, e la carriera agonistica, come [[atleta]] azzurro di [[nuoto]], dove ha rappresentato l'[[Italia]] ai [[Campionati mondiali di nuoto 1978|campionati mondiali nel 1978]] svoltisi a [[Berlino Ovest]] e ha vinto altri titoli nazionali e internazionali.<ref>[http://www.federnuoto.it/federazione/la-storia/gli-azzurri-ai-campionati-mondiali.html Gli Azzurri ai Campionati Mondiali] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304133424/http://www.federnuoto.it/federazione/la-storia/gli-azzurri-ai-campionati-mondiali.html |data=4 marzo 2016 }} su federnuoto.it</ref>
È un grande appassionato di [[Vela (sport)|vela]] e amante del [[mare]], sposato con Gloria Sabatini, [[giornalista]] del ''[[Secolo d'Italia]]'', e padre di due figli.<ref name=":0" />
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=== Gli inizi nel MSI/AN ===
In gioventù aderisce alla sezione [[
=== Consigliere regionale del Lazio ===
Nel [[1995]] aderisce alla [[svolta di Fiuggi]] di [[Gianfranco Fini]], che porta allo scoglimento del [[MSI-DN]] e la sua confluenza in [[Alleanza Nazionale]] (AN), con cui alle [[elezioni regionali nel Lazio del 1995]] si candida tra le sue liste, venendo eletto nella [[Circoscrizione elettorale|circoscrizione]] di [[Provincia di Roma|Roma]] con {{formatnum:8451}} preferenze in [[consiglio regionale del Lazio]]. Alle [[Elezioni regionali nel Lazio del 2000|regionali laziali del 2000]] viene rieletto consigliere regionale, tra le liste di [[Alleanza Nazionale|AN]] nella medesima circoscrizione con 21.758 preferenze, sostenendo la mozione del compagno di partito [[Francesco Storace]], ricoprendo l'incarico di [[Capogruppo (parlamento)|capogruppo]] AN nel [[Consiglio regionale (Italia)|consiglio regionale]].
Alla fine del [[1997]] viene nominato [[Alleanza Nazionale#Organi regionali|coordinatore regionale di AN]] nel [[Lazio]], dal [[Alleanza Nazionale#Presidente|presidente del partito]] [[Gianfranco Fini|Fini]] al posto di [[Adolfo Urso]], incarico che ha mantenuto fino al [[2002]], quando viene succeduto dall'[[europarlamentare]] [[Roberta Angelilli]], dov'è stato protagonista di diversi successi elettorali come alle [[elezioni]] [[Elezioni amministrative in Italia del 1998#Provincia di Roma|amministrative del 1998]] e [[Elezioni regionali nel Lazio del 2000|regionali nel Lazio del 2000]].<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/12/23/fini-incorona-rampelli-nuovo-capo-di-an.html|titolo=FINI INCORONA RAMPELLI NUOVO CAPO DI AN NEL LAZIO - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=1997-12-23|lingua=it|accesso=2023-09-09}}</ref>
Alle [[Elezioni europee del 2004 in Italia|elezioni europee del 2004]] si candida al [[Parlamento europeo]], tra le liste di [[Alleanza Nazionale]] nella [[circoscrizione Italia centrale]], ottenendo {{formatnum:65558}} preferenze ma non venendo eletto.
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In vista delle [[Elezioni regionali nel Lazio del 2023|elezioni regionali in Lazio del 2023]] si parla di lui come possibile candidato della [[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche in Italia del 2022|coalizione di centro-destra]], ma il suo partito, al quale spetta la scelta del candidato, decide di puntare sul [[Croce Rossa Italiana#Cronologia dei vertici CRI|presidente della Croce Rossa Italiana]] [[Francesco Rocca (politico)|Francesco Rocca]], che viene poi eletto.<ref>{{Cita web|url=https://www.romatoday.it/politica/rampelli-escluso-polemiche.html|titolo=Fabio Rampelli eterno escluso: così Meloni ha rottamato il suo padrino politico|sito=RomaToday|lingua=it|accesso=2023-07-03}}</ref><!--== Posizioni politiche ==
Fondatore alla fine degli [[Anni 1980|anni '80]] del Movimento Fare Fronte per il contropotere studentesco e, insieme a Paolo Colli, ideatore di Fare Verde, del Modavi e dell'Asi Ciao, protagonista del rilancio dell'ente di promozione sportiva Opes. Teorico a destra della svolta gandhiana della non-violenza come strumento di lotta politica e anticipatore nel mondo giovanile dell'alleanza della destra con l'area cattolica.
Si caratterizza per essere il regista della rete metapolitica della destra italiana che correda anche con riviste periodiche come Morbillo e Area e la trasmissione radiofonica La Sfida.
Promuove con il Centro Studi Elettricità una scuola di comunità itinerante con corsi di formazione culturale e politica.
Significative le sue battaglie per il pluralismo nei libri di testo, sua la mozione approvata all'unanimità in Consiglio regionale del Lazio il 9 novembre del 2000 dalla quale scaturì un dibattito politico, giornalistico e culturale nazionale e internazionale sulla egemonia storiografica marxista nell'editoria, sua la proposta di legge, poi approvata, sull'istituzione in Regione della ‘Giornata di celebrazione dei valori nazionali della Repubblica’ (2003) che ispirò la legge varata dal Parlamento sulla Giornata del Ricordo (2004), il 10 febbraio, per commemorare la tragedia del confine orientale, le vittime delle foibe, l'esodo degli istriani, giuliani, dalmati e fiumani.
Si batté con successo per la salvaguardia del Parco di Tor Marancia nel complesso dell’Appia antica contro la cementificazione voluta dalla giunta Rutelli, contro l’archistar system che lo rese protagonista di battaglie contro la Teca di Richard Meier all'Ara Pacis, la Nuvola di Fuksas e la finanziarizzazione dell'architettura. L'ecologia a destra porta il suo nome, dalle mobilitazioni contro il nucleare a quelle per l’acqua pubblica, dal sistema Rifiuti Zero al contrasto del dissesto idrogeologico e delle alterazioni climatiche.
Sue le proposte di legge per la tutela del razionalismo italiano in particolare a difesa dell'integrità originaria del Parco monumentale del Foro Italico contro l’estetica del Centrale del Tennis, ideatore del Cesar (Centro Studi di Architettura Razionalista), sviluppatore costante del tema della riqualificazione delle periferie con proposte legislative quali la demolizione e ricostruzione. Presenta diverse proposte di revisione della Costituzione, con l’introduzione della tutela dell’ambiente e della lingua italiana in difesa della quale sollecita gli organi costituzionali, in primis Camera e Governo, a parlare e scrivere in italiano a difesa dell’identità linguistica e come forma di accesso alla democrazia.
Sostenitore dell'elezione diretta del presidente della Repubblica e delle primarie, ha presentato una proposta per la riforma dei partiti attualmente non regolamentati dalla legge. Artefice della battaglia contro la riforma Renzi della scuola e la sistematizzazione del precariato, promotore del patto educativo tra scuola pubblica statale e paritaria, alfiere della sussidiarietà.
Sul tema della sovranità è impegnato nella difesa di Alitalia, della rete pubblica di telecomunicazioni, dell'Ilva di Taranto bonificata e ripensata, della proprietà nazionale delle infrastrutture e dei principali asset strategici, del Made in Italy e delle eccellenze enogastronomiche, del diritto di colmare il divario nord-sud. Contro la pervasività dell'Ue ha presentato iniziative contro l'applicazione della [[Bolkstein]], rispondendo agli interessi diffusi di imprenditori e partite Iva e per la modifica di trattati e regolamenti. Ha proposto l'abrogazione della protezione cosiddetta umanitaria, istituto giuridico esistente solo in Italia per contrastare il traffico di uomini e il business dell’accoglienza.
Rampelli è il primo firmatario della proposta d'istituzione di una commissione d'inchiesta sulla [[strage di Ustica]] ed è conosciuto anche per il suo impegno nel [[terzo settore]] e nel volontariato sociale nei suoi anni giovanili distinguendosi per una forte attività contro il razzismo ottenendo, prima ancora della [[svolta di Fiuggi]], l'apprezzamento di monsignor [[Luigi Di Liegro]].
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Treccani|fabio-rampelli|Rampelli, Fabio|accesso=2021-01-20}}
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