Celluloide: differenze tra le versioni

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== Fotografia ==
Il fotografo inglese John Carbutt fondò la Keystone Dry Plate Works nel 1879 con l'intenzione di produrre lastre secche di gelatina<ref>{{cita web|url=http://www.historiccamera.com/cgi-bin/librarium2/pm.cgi?action=app_display&app=datasheet&app_id=1782&|titolo=John Carbutt at Historic Camera - History Librarium|opera=historiccamera.com}}</ref>. La Celluloid Manufacturing Company è stata incaricata di occuparsi di questo lavoro, che è stato eseguito tagliando sottili strati di blocchi di celluloide e quindi rimuovendo i segni delle fette con piastre di pressione riscaldate. Successivamente le strisce di celluloide sono state rivestite con un'emulsione di gelatina fotosensibile. Non è certo lo stesso tempo che impiegò Carbutt per standardizzare il suo processo, ma ciò avvenne non più tardi del 1888. Un foglio di pellicola di Carbutt largo 15 pollici (380 &nbsp;mm) fu utilizzato da William Dickson per i primi esperimenti cinematografici di Edison su un tamburo cilindrico [[Kinetoscopio]]. Tuttavia, la base della pellicola di celluloide prodotta in questo modo era ancora considerata troppo rigida per le esigenze della fotografia cinematografica.
 
Nel 1889 furono sviluppate celluloidi più flessibili per pellicole fotografiche e sia Hannibal Goodwin che la Eastman Kodak Company ottennero brevetti per un prodotto cinematografico. (Ansco, che acquistò il brevetto di Goodwin dopo la sua morte, alla fine riuscì a vincere una causa per violazione di brevetto contro Kodak). Questa capacità di produrre immagini fotografiche su un materiale flessibile (in contrapposizione a una lastra di vetro o metallo) è stato un passo cruciale per rendere possibile l'avvento del cinema.
 
== Utilizzo ==
La maggior parte delle pellicole cinematografiche e fotografiche prima del diffuso passaggio alle pellicole in acetato negli anni '50 erano realizzate in celluloide. La sua elevata infiammabilità era leggendaria poiché si auto-infiamma se esposto a temperature superiori a 150&nbsp;°C davanti al raggio caldo di un proiettore cinematografico. Mentre la pellicola di celluloide era lo standard per le produzioni teatrali da 35 &nbsp;mm fino al 1950 circa, le pellicole cinematografiche per uso amatoriale, come le quelle da 16 &nbsp;mm e 8 &nbsp;mm, erano su una "base di sicurezza" di acetato, almeno negli Stati Uniti.
 
La celluloide era utile per produrre gioielli più economici, portagioielli, accessori per capelli e molti articoli che in precedenza sarebbero stati realizzati in avorio, corno o altri costosi prodotti derivati da animali. In queste applicazioni veniva spesso chiamato "Ivorine" o "Avorio francese", dal nome di una forma di celluloide sviluppata in Francia con linee di grana fatte per assomigliare all'avorio<ref name="Grasso16">{{Cita libro|cognome=Grasso|nome=Tony|data=1996|titolo=Bakelite Jewellery A Collector's guide|editore=The Apple Press|p=16|isbn=1850766134}}</ref>. Veniva utilizzato anche per set da toeletta, bambole, cornici, ciondoli, spille per cappelli, bottoni, fibbie, parti di strumenti a corda, fisarmoniche, penne stilografiche, manici di posate e articoli da cucina. Lo svantaggio principale del materiale era l'infiammabilità. Fu presto superato dalla [[bachelite]] e dalla Catalin (un marchio per un polimero termoindurente sviluppato e registrato nel 1927 dall'American Catalin Corporation di New York City, quando il brevetto sulla bachelite scadde quell'anno). Le bambole [[misirizzi]] sovietiche venivano prodotte in celluloide fino al 1996 in impianti di [[polvere da sparo]], mentre le palline da ping pong erano fatte di quel materiale fino al 2014. <blockquote>"[[Parker Brothers]]... ha realizzato alcune versioni [di [[diabolo]]] in celluloide cava, che, a causa delle sue proprietà di 'assenza di attrito', ruotava anche più velocemente dell'acciaio<ref>Orbanes, Philip (2004). ''The Game Makers: The Story of Parker Brothers from Tiddledy Winks to Trivial Pursuit'', p. 48. Harvard Business. {{ISBN|9781591392699}}</ref>."</blockquote>Gli orologi da scaffale e altri mobili erano spesso ricoperti di celluloide in modo simile all'[[impiallacciatura]]. Questa celluloide fu stampata per assomigliare a legni costosi o materiali come marmo o granito. La società di orologi Seth Thomas acquistò i diritti per il suo utilizzo come rivestimento durevole dalla Celluloid Manufacturing Company nel settembre 1880 e lo commercializzò come "Adamantine"<ref>{{Cita web|url=https://clockhistory.com/sethThomas/products/adamantine/index.html|titolo=History of Seth Thomas Adamantine Antique Mantel Clocks|sito=clockhistory.com|accesso=18 aprile 2024}}</ref>. La celluloide permise agli orologiai di realizzare il tipico stile tardo vittoriano dell'orologio da mensola nero in modo tale che la cassa di legno sembrava essere di marmo nero, e i vari pilastri e altri elementi decorativi della cassa sembravano pietre semipreziose<ref>{{Cita libro|titolo=Seth Thomas Clocks & Movements|editore=U.S. Books|autore=Ly, Tran Duy|anno=1996|isbn=0-9647406-0-5}}</ref>.
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== Collegamenti esterni ==
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