Castruccio Castracane degli Antelminelli: differenze tra le versioni
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=== Cardinalato ===
Memore della sua abilità, [[papa Gregorio XVI]] lo creò [[cardinale]] nel [[Concistori di papa Gregorio XVI#15 aprile 1833 (III)|concistoro del 15 aprile 1833]], all'età di cinquantatré anni; il 18 aprile gli vennero conferiti il [[Galero|galero cardinalizio]] ed il [[San Pietro in Vincoli (titolo cardinalizio)|titolo presbiterale di San Pietro in Vincoli]], lasciato vacante tre giorni prima dal cardinale [[Joachim-Jean-Xavier d'Isoard]], che aveva optato per quello della [[Santissima Trinità al Monte Pincio (titolo cardinalizio)|Santissima Trinità al Monte Pincio]] in quanto chiesa nazionale dei francesi a Roma. Prese possesso
L'11 dicembre [[1834]] lo stesso papa lo nominò, cinquantacinquenne, prefetto della [[Congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie]]; succedette al cardinale [[Luigi Del Drago]], contestualmente nominato presidente della Commissione dei sussidi. Il dicastero si occupava appunto dell'autenticazione delle [[reliquie]] durante i processi di ricognizione e dell'elargizione delle [[indulgenze]], spesso in cambio di denaro. Il 7 ottobre [[1837]] gli venne conferito anche l'incarico di pro-segretario dei Memoriali, che il cardinale [[Giacomo Giustiniani]] aveva lasciato per meglio occuparsi degli altri suoi uffici; tali memoriali erano delle suppliche, sia in ambito spirituale che materiale, inviate dai fedeli e poi, una volta esaminate dal segretario, sottoposte al papa.
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Durante il concistoro del 22 gennaio [[1844]], il pontefice gli consentì di optare per l'ordine dei [[Cardinale vescovo|cardinali vescovi]] con l'assegnazione della [[sede suburbicaria di Palestrina]], lasciata vacante dal cardinale [[Vincenzo Macchi]], trasferito contestualmente alla [[Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina|sede suburbicaria di Porto, Santa Rufina e Civitavecchia]]. Ricevette la [[Ordinazione episcopale nel rito romano|consacrazione episcopale]] l'11 febbraio successivo, nella [[basilica di San Pietro in Vaticano]], per imposizione delle mani dello stesso [[papa Gregorio XVI]], avendo come co-consacranti i cardinali [[Costantino Patrizi Naro]], [[Vicario generale per la diocesi di Roma|vicario generale]] di [[Sua Santità]] per la [[diocesi di Roma]], e [[Gabriele Ferretti (cardinale)|Gabriele Ferretti]], che nel frattempo gli era succeduto come prefetto della Congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie. [[Presa di possesso|Prese possesso]] della sede suburbicaria durante una cerimonia successiva svoltasi nella [[cattedrale di Sant'Agapito martire]] a [[Palestrina]].
Il 19 gennaio [[1846]] divenne [[Camerlenghi del Collegio Cardinalizio|camerlengo del Collegio cardinalizio]], incarico solitamente della durata di un anno consistente nell'amministrazione finanziaria del Sacro collegio e nella celebrazione dei funerali dei porporati deceduti, succedendo al cardinale [[Pietro Ostini]]. Il 1º giugno successivo recitò le preghiere per i moribondi al capezzale di papa Gregorio XVI, che
Dopo che i moti rivoluzionari causarono la fuga del papa a [[Gaeta]] e la conseguente proclamazione della [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]], dal dicembre [[1848]] al luglio [[1849]] ricoprì l'ufficio di presidente della Commissione amministrativa del governo pontificio in esilio.
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