Lago Sirino: differenze tra le versioni
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Lo specchio d'acqua, anticamente molto più esteso degli attuali cinque [[ettari]] dei periodi di piena invernale, in epoca [[preistoria|preistorica]] occupava il [[bacino lacustre]] del [[Noce (fiume della Basilicata)|Noce]], lungo l'attuale corso del fiume e si allargava a monte della cittadina di Nemoli giungendo a [[Lauria]]; da qui, passando per [[Trecchina]], girava attorno alle falde del [[monte Coccovello]] e ai rilievi montuosi adiacenti<ref>{{cita libro|||Basilicata Calabria|1996|[[Touring Club Italiano]]|Milano|url=http://books.google.it/books?id=eORsIS98HawC&source=gbs_navlinks_s|capitolo=Da Potenza a Castrovillari|url_capitolo=http://books.google.it/books?id=eORsIS98HawC&lpg=PA284&ots=ZI4mvrLDVI&dq=%22Lago%20Sirino%22&pg=PA284|pagine=p. 284 di 761|id=ISBN 8836500218}}</ref>.
Il fondale e le sponde del lago sono costituite da [[calcare|calcari]] con noduli di [[selce]] risalenti al [[Triassico]] e da [[diaspro|diaspri]] [[policromia|policromi]] prevalentemente di colore rosso, grigio, marroncino e bianco, detti ''[[scisto|scisti]] [[silicio|silicei]]'', del periodo [[Giurassico]]<ref>{{cita news|url=http://www.alparcolucano.it/basilicata-da-scoprire/luoghi/i-laghi-lucani/item/22-lago-sirino|titolo=Nel Comune di Nemoli, nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, è presente una gemma preziosa che la natura ha regalato agli abitanti della Basilicata|pubblicazione=Al Parco Lucano|data=30 gennaio 2011|accesso=26 gennaio 2022|urlarchivio=https://archive.
Il bacino è alimentato da [[Sorgente (idrologia)|sorgenti]] perenni e non ha un [[emissario]] visibile. La ricca [[flora]] che lo circonda è contraddistinta da [[ontano|ontani]], [[ulmus|olmi]], [[castagno|castagni]], [[pioppo|pioppi]], diverse specie di [[conifera|conifere]] e vegetazione [[palude|palustre]]. Le sue acque sono popolate da una variegata [[fauna ittica italiana|fauna ittica]] formata da [[Oncorhynchus mykiss|trote iridee]], trota fario, [[anguilla anguilla|anguille]], [[Squalius squalus|cavedani]], [[perca fluviatilis|persici reali]], [[Tinca tinca|tinche]], [[Cyprinus carpio|carpe]], carassi,barbi, persici trota, scardole e [[Alburnus albidus|alborelle]]. Presenti anche gli [[anfibio|anfibi]]<ref>{{cita web|1=http://www.lucania.net/it/place/lago-sirino/|2=lucania.net|accesso=26 gennaio 2022|urlarchivio=https://archive.
In [[feudalesimo|epoca feudale]] apparteneva all'[[universitas|università]] di [[Rivello]]; nel [[1834]] è passato poi nella giurisdizione di [[Nemoli]], diventato nello stesso anno comune autonomo e indipendente da Rivello. Negli ultimi anni si sono verificati alcuni episodi di [[dissesto idrogeologico]], caratterizzati anche dall'apertura di voragini di entità considerevole che hanno provocato l'abbassamento del livello delle acque, tali da suscitare preoccupazione tra gli abitanti della [[Frazione (geografia)|frazione]] omonima e all'interno dell'amministrazione comunale<ref>{{cita news|autore=Salvatore Lovoi|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/basilicata/292523/una-voragine-sta-prosciugando-il-lago-sirino.html|titolo=Una voragine sta prosciugando il lago Sirino|pubblicazione=[[Gazzetta del Mezzogiorno]]|data=27 luglio 2011}}</ref>.
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