MCW Metrocab: differenze tra le versioni

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Durante i primi studi di fattibilità i vertici della MCW imposero ai progettisti per il nuovo modello di contenere soprattutto i costi di produzione e di poter realizzare una vettura che avesse un prezzo abbordabile e bassi costi di manutenzione in modo da poter andare maggiormente incontro alla clientela in vista dei volumi produttivi comunque contenuti e limitati all’uso nel Regno Unito. Prima di tutto venne studiato un abitacolo molto spazioso fino a sette posti con ampia vetratura per facilitare le manovre, la carrozzeria doveva essere in vetroresina per rendere il corpo vettura più leggero e le riparazioni più semplici.
 
Dopo quattro anni, nel 1970 vennero progettati e costruiti i primi prototipi che vennero sottoposti ai collaudi sulle strade pubbliche di Londra; per la vettura venne scelto il nome Metrocab per mantenere una continuità con la restante produzione della MCW (composta dal Metrobus e dal Metropolitan). La carrozzeria era totalmente inedita, realizzata in vetroresina e dal disegno spigoloso seguendo le tendenze degli anni settanta e che richiamerà il modello che entrerà in produzione. La fanaleria era la stessa della [[Ford Cortina]] seconda serie mentre la trasmissione e il cambio erano gli stessi del Transit, il motore era il Perkins 4.108 diesel ereditato dalla vecchia Beardmore Mk 7, l’impostazione era di una due volumi con abitacolo notevolmente spazioso che potesse permettere l’ingresso anche di una sedia a rotelle. Rispetto all’Austin FX4, unica concorrente, la vettura era più compatta ma molto più leggera e spaziosa.
 
A causa della crisi finanziaria che colpi la MCW il progetto venne abbandonato e solo dopo oltre 10 anni venne ripreso con l’intento di portarlo in produzione; il segmento dei black-cab dopo l’uscita di scena della BeardMore Mk7 era praticamente monopolizzato dalla Austin FX4 e la MCW si decise quindi a rimodernare il progetto per adattarlo alle nuove normative in materia di sicurezza nonché alle nuove tendenze nel settore. La MCW assunse come capo del progetto Geoff Chater, ex ingegnerie della Carbodies (azienda che produceva l’Austin FX4).
 
===Debutto del Metrocab===
Il nuovo Metrocab definitivo era pronto nel 1986 e dopo i collaudi su strada debutta ufficialmente nel 1987. Le principali modifiche riguardano soprattutto l’estetica che evolve il design originale pur rimanendo spigoloso. La carrozzeria sempre in vetroresina con scheletro in acciaio è più grande e lunga e veniva prodotta dalla [[Reliant]], il muso è inedito e adotta la fanaleria della [[Ford Granada]] seconda serie mentre nella coda sono stati adottati gli stessi fanali della [[Ford Escort|Escort Cabrio]]. Il motore è il quattro cilindri 2.5 litri Ford 425 diesel erogante 68 cavalli con la trasmissione ereditata dal Transit. Il pianale è a longheroni ribassato per facilitare l’accesso all’abitacolo, la trazione è posteriore. Il cambio di origine Ford è un manuale a 5 rapporti o un automatico a 4 rapporti. L’interno presenta una plancia molto più curata e avvolgente rispetto al prototipo, con la strumentazione e i comandi ereditati dai modelli [[Austin Montego]] e Maestro (molto popolari all’epoca nel Regno Unito). Erano disponibili tre versioni al lancio con abitacolo a cinque, sei e sette posti a sedere. La produzione venne avviata nello stabilimento MCW di Solihull (Birmingham) in modo quasi artigianale al ritmo di 8 veicoli a settimana.<ref>{{cita web|url=http://archive.commercialmotor.com/article/10th-january-1987/21/metrocab-taxi|titolo=Metrocab taxi|lingua=en|data=10 Gennaio 1987|accesso=18 maggio 2020}}</ref>
 
===Reliant Metrocab===
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Nel 1991 la Reliant vendette lo stabilimento e tutte le linee di produzione alla carrozzeria Hooper; quest’ultima inizió a lavorare a importante modofiche per adeguare la vettura alle nuove norme in materia di sicurezza. Nel 1992 venne lanciato il modello aggiornato che portava al debutto i quattro freni a disco e nuove finiture sia interne che esterne.
[[File:1999 MCW Metrocab front.jpg|thumb|left|Metrocab Series III]]
Nel 1995 debuttó il Metrocab Serie II che presentava nuovi [[paraurti]] anteriori e posteriori, nuovi sedili e divano posteriore, nuovi fanali e assetto completamente rivisto più sospensioni più confortevoli, sterzo più preciso e una dinamica di guida migliorata. Anche l’interno venne aggiornato pur mantenendo la stessa impostazione.
 
Nel 1997 debutta il Metrocab Series III, un aggiornamento della precedente Series II molto contenuto in cui esteticamente non vengono apportate modifiche ma vengono aggiornati gli interni con nuovi pulsanti per la plancia e alzavetri elettrici.