San Girolamo: differenze tra le versioni
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[[File:Caravaggio - San Gerolamo.jpg|thumb|Il ''San Girolamo'' di [[Caravaggio]].]]
Nato a Stridone in [[Illiria]], "''al confine fra [[Pannonia]] e [[Dalmazia (provincia romana)|Dalmatia]]''", come risultava nel IV secolo d.C. (oggi in [[Croazia]]). Trasferitosi a [[Roma]] dopo un inizio di vita irregolare in un ambiente frivolo<ref>Penna in {{Cita|BS|Vol. 6, col 1109.}}</ref> fu allievo di [[Mario Vittorino]] e di [[Elio Donato]]. Si dedicò anche agli studi di retorica, terminati i quali si trasferì a [[Treviri]], dove era ben nota l'[[anacoreta|anacoresi]] [[egitto|egiziana]], insegnata per qualche anno da [[Atanasio di Alessandria|Sant'Atanasio]] durante il suo esilio<ref name=cattab530>[[Alfredo Cattabiani]], ''Santi d'Italia'', p. 530.</ref>. Si trasferì poi ad [[Aquileia]], dove entrò a far parte di una cerchia di asceti riunitisi in comunità sotto il patronato dell'[[arcivescovo]] [[Valeriano di Aquileia|Valeriano]], ma, deluso dalle inimicizie che erano sorte fra gli asceti, partì per l'Oriente<ref name=cattab530/>. Ad Antiochia avvenne il suo cosiddetto «sogno ciceroniano» incui Cristo giudice lo rimprovera per essere ancora amante della letteratura profana che riteneva scritta meglio dei testi sacri; fustigato dagli angeli promise «Signore, se ancora avrò in mano libri mondani, se li leggerò, sarà come se ti avessi rinnegato» (''Ep''. 22, 30)<ref>Penna in {{Cita|BS|Vol. 6, col 1110.}}</ref>. Ritiratosi nel deserto della [[Qinnasrin|Calcide]], vi rimase un paio di anni ([[375]] - [[376]]) vivendo una dura vita di [[anacoreta]] e allo stesso tempo imparando l'ebraico e perfezionando il greco già appreso a Roma.
Fu questo periodo ad ispirare i numerosi pittori che lo rappresenteranno come ''San Girolamo penitente'' ed è a questo periodo che risale l'episodio leggendario del leone che, afflitto da una spina penetratagli in una zampa, gli sarebbe poi stato accanto, grato poiché Girolamo gliel'avrebbe tolta (in reltà la leggenda del leone è importata dalla vita di [[san Gerasimo]]); così come la tradizione secondo la quale Girolamo era uso far penitenza colpendosi ripetutamente con un sasso<ref name=cattab530/>.
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