Davide Cova: differenze tra le versioni

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Partecipò a Milano a movimenti per i diritti umani. Dopo la prima guerra mondiale fondò a Cagliari i giornali ''Il Popolo Sardo'' e ''Il Solco nel 1919''.
 
Nella piazza Martiri aprì uno studio d'ingegnere in società con un altro, realizzando progetti per privati a Cagliari e altrove. Collaborò alla risistemazione dell'Orto Botanico di Cagliari. Partecipò ad alcune iniziative della Società Ginnastica "Amsicora" di Cagliari; prima come atleta e successivamente istruttore tecnico di nuoto e atletica. Da ingegnere realizzò opere e strutture per la pratica sportiva. Progettò lo Stadio Amsicora di Cagliari, nei terreni dell'ex colonia penale di San Bartolomeo. Realizzò la fiera di maggio del 1921 collaborando col Cav. Guido Costa e nel luglio dello stesso anno, col pittore Felice Melis Marini, promosse la prima mostra d'arte sarda. Fondatore di un'associazione" Famiglia Artistica sarda" e di un movimento per l'autonomia si battèbatté per la diffusione della cultura, per la causa di un riscatto della Sardegna. Nel 1920 insegnò calcolo infinitesimale alla Facoltà di matematica di Cagliari. Nell'aprile del 1921 fondò a Oristano il [[Partito Sardo d'Azione]] con Emilio Lussu, [[Camillo Bellieni]] e altri compagni.
 
Nell'ottobre del 1921 fu aggredito da squadracce, fu accusato ingiustamente, la sede de ''Il Solco'' fu distrutta e il giornale bruciato in piazza. Ferito, riuscì a fuggire e a imbarcarsi su un cargo, unico mezzo in partenza, alla Darsena di Cagliari. Si ritrovò in Tunisia. Dopo mesi, rientrato in Italia partì per Milano dove visse, sotto il falso nome di Francesco Floris, lavorando in un'officina. Accusato ingiustamente fu assolto.
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L'IDEA AUTONOMISTA
 
Verso la fine del [[1918]] Davide Cova fondava a Cagliari, con alcuni studiosi, [[Egidio Pilia]], [[Filiberto Farci]] e [[Virgilio Caddeo]] il giornale ''Il Popolo Sardo'' dal carattere politico e culturale. Ci si proponeva di promuovere il progresso isolano mediante la diffusione di istruzione e cultura,il miglioramento dell'agricoltura e migliori condizioni nel campo del lavoro. Per poter risolvere i tanti problemi peculiari che non erano presi in considerazione dal governo centrale, di fondamentale importanza appariva, in particolare a [[Davide Cova]] la conquista dell'autonomia isolana.
C'era stata la guerra 15-18 aveva aggiunto alla Sardegna nuovi problemi: Molti interruppero il lavoro, i loro studi, altri giovani erano morti in combattimento,molte braccia mancarono alle famiglie, inoltre ci fu una terribile epidemia che in Sardegna fece circa dodicimila morti, la Spagnola.
In guerra persero la vita molti amici di Davide, tra cui dodici atleti della "Società Ginnastica Amsicora" di Cagliari che si era distinta, riportando con Loi nel 1912, l'oro alle Olimpiadi. Nel 1917 il compagno Deffenu cadde in combattimento.