Marcione: differenze tra le versioni
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La prima descrizione della dottrina di Marcione risale a [[Giustino (filosofo)|Giustino]], che diceva: "Con l'aiuto del [[diavolo]] Marcione ha contribuito in ogni paese alla [[blasfemia]] e al rifiuto di Dio quale Creatore del mondo". Il Demiurgo ha quindi creato tutti gli uomini, ma scelse di eleggere gli ebrei quale suo popolo e così diventò il dio degli ebrei. La prospettiva [[teologia|teologica]] di Marcione è quindi limitata alla ''[[Bibbia]]'' e la sua lotta con la Chiesa cattolica sembra una semplice battaglia di testi: l<nowiki>'</nowiki>''Antico Testamento'' contiene una parte di verità, [[Mosè]] ed i [[Profeta|Profeti]] sono i messaggeri del Demiurgo, il Messia ebreo verrà sicuramente a fondare un regno millenario per gli ebrei sulla terra, ma il messia ebreo non ha nulla a che fare con il Cristo figlio del Buon Dio Invisibile, Indescrivibile (''ἀόρατος ἀκατανόμαστος ἀγαθὸς θεός'').
Proprio grazie al Cristo, inviato per liberare l'uomo dalla tirannia del suo creatore, il Buon Dio si è rivelato sia al Demiurgo, che ne ignorava l'esistenza, sia alle sue creature. Non si sa se Marcione ammettesse o no la [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]]. Cristo è davvero il Figlio di Dio, ma è anche semplicemente "Dio", senza ulteriori qualifiche, infatti, il ''[[Vangelo di Marcione]]'' iniziava con le parole "Nel quindicesimo anno dell'[[Imperatore]] [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]] Dio discese in [[Cafarnao]] ed insegnò agli ebrei". Questa manipolazione del testo evangelico è comunque una testimonianza del fatto che, nelle diverse realtà cristiane della prima metà del II secolo, la Divinità di Cristo
Per Marcione, tuttavia, Cristo era il Dio Manifestato, non il Dio [[incarnazione|Incarnato]]. La sua [[Cristologia]] era quella [[Docetismo|Docetista]], che rifiutava la storia dell'infanzia. Il Redentore di Marcione era un ''Deus ex machina'' del quale dice beffardamente Tertulliano: "Improvvisamente un Figlio, improvvisamente Cristo!". Questi (Cristo, che non è il [[Messia]] atteso dagli ebrei) proclamò la nuova legge d'amore e riscattò l'umanità dal pesante giogo del suo creatore. Marcione, per far comprendere la vita di Cristo, usò la storia dei tre [[angelo|angeli]] che mangiarono, camminarono, e conversarono con [[Abramo]] e che tuttavia non avevano un vero corpo umano (Adv. Marc., III,
La dottrina marcionita ebbe notevole diffusione e perdurò per diversi secoli, sebbene sia andata degenerando e scindendosi in varie [[setta|sette]]: il demiurgo o Dio cattivo si venne confondendo con il principio del male o [[Satana]], e i due dèi, che nella dottrina originaria non erano mai entrati in aperto conflitto, si confusero con i due princìpi opposti del bene e del male, in eterno contrasto fra loro, degli [[gnosticismo|gnostici]] e dei [[manicheismo|manichei]]; anzi il marcionismo divenne uno dei principali veicoli dello gnosticismo e del manicheismo.
L'[[etica]] di Marcione era molto severa: prevedeva una rigorosa [[astinenza dalle carni|astinenza]] alimentare, la proibizione del matrimonio e la preparazione costante al [[martirio (Cristianesimo)|martirio]]. I nuovi convertiti, se sposati, dovevano immediatamente sciogliere il matrimonio e abbandonare il coniuge. Marcione battezzava solamente quelli che non vivevano nel matrimonio: vergini, vedove, celibi, ed [[Eunuco|eunuchi]] (Tert., ''Adv. Marc.'', I, XXIX); tutti gli altri rimanevano [[catecumeno|catecumeni]]. D'altra parte l'assenza di divisioni tra catecumeni e persone battezzate, nelle cerimonie marcionite, scandalizzò i cristiani ortodossi dell'epoca. Secondo quanto riporta Epifanio i seguaci di Marcione digiunavano il [[sabato]] per spirito di opposizione al Dio ebreo che fece del sabato un giorno di festa. Il mondo materiale era disprezzato e lo Stato era considerato con indifferenza.
== Le opere ==
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