Alberto Quadrelli: differenze tra le versioni

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Il 21 marzo 1171 guarì una donna oppressa dal maligno, nello stesso luogo in cui giacevano le spoglie mortali di San Giuliano che vennero traslate nel [[Duomo di Lodi|basilica cattedrale della Vergine Assunta]] e poste dietro l'altar maggiore della parte sotterranea.
 
L'ultimo atto in cui nella nota cronologica è nominato vescovo è del 10 novembre 1172<ref>{{Cita|Vignati|p. 38}}.</ref>. Si hanno anche altri atti notarili posti in essere all'epoca in cui sant'Alberto Quadrelli era ancora vescovo laudicense, ma che presero efficacia dopo la nomina del suo successore, Alberico dal Corno, fissando la morte del vescovo nel 1173<ref name=Treccani>{{Treccani|sant-alberto-quadrelli_(Enciclopedia-Italiana)/|ALBERTO Quadrelli, sant'|accesso=5 settembre 2024/>}}.</ref><ref>{{Cita|Vignati|p. 39, 47-48}}.</ref>. Tuttavia gli storici non sono concordi circa la data di morte di sant'Alberto Quadrelli: una versione registra che prese parte al III Concilio Lateranense (5, 7 e 19 marzo 1179), e morì il 4 luglio 1179 (appena tornato dal [[Concilio Lateranense III|concilio lateranense]]) in fama di santità per le sue virtù <ref>{{cita|Ughelli}}.</ref>, altri nel 1177 <ref>{{cita web|urlhttpsurl=https://www.santiebeati.it/dettaglio/92714|titolo=Sant'Alberto Quadrelli da Rivolta|editore=santiebeati.it|accesso=6 settembre 2024}}</ref>, altri dandogli invece trent'anni di vita vescovile <ref>{{cita libro|autore=Filippo Ferrari|titolo=Catalogus sanctorum Italiæ|città=Milano|anno=1613}}</ref>
 
Si distinse non solo per la carità e l'aiuto ai poveri <ref>{{non chiaro|1=l{{'}}''Enchiridon rerum Laudentium''|2=che libro è?}}</ref>, ma anche nella formazione del clero dopo gli eventi scismatici, come la fondazione nel 1173 di una confraternita sacerdotale, il Consorzio del Clero,<ref>{{cita|Vignati|p. 45}}.</ref> abolito nel 1786<ref>{{cita libro|titolo=Dizionario storico geografico del lodigiano|autore=Giovanni Agnelli|editore=Tipografia editrice della Pace|anno=1886|citazione=[…] il Consorzio del Clero di Lodi vi possedette un tenue livello, il quale al tempo della soppressione (22 maggio 1786) era pagato dal nobile Flaminio Ghisalberti, successo alla signora Giulia Dordoni}}</ref>. Fece visite episcopali a Lodi Vecchia nel 1171 e nel 1175; continuò la costruzione della cattedrale della nuova Lodi <ref>{{non chiaro|1=Carl'Antonio Remitali, Matteo Manfredi|2=che libro è?}}</ref>.