Conselve: differenze tra le versioni

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dettagli storia contemporanea
storia medievale
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L'Alto Medioevo è un periodo turbolento per il Conselvano. Con la vittoria di [[Carlo Magno]] sui [[Longobardi]] nel 774, i [[Franchi]] diedero vita alla [[Marca Trevigiana|Marca trevigiana]] (territori governati da un marchese con alle dipendenze duchi e conti) e Conselve finì sotto questa giurisdizione. Fu proprio Carlo Magno, con l’appoggio della Chiesa, a effettuare un riordinamento politico – amministrativo dei territori conquistati, investendo il clero di privilegi ed immunità. Già nel 912 il vescovo di Padova ottenne da [[Berengario del Friuli]], [[Regno d'Italia (Sacro Romano Impero)|Re d'Italia]], di dotarsi di torri e castelli a protezione degli [[Unni]], che saccheggeranno la cittadina solo due anni più tardi.
 
Fu dunque necessario per il territorio dotarsi di un sistema di potere maggiormente strutturato e di un fortilizio per difendere la comunità dagli attacchi esterni. Il castello di Conselve sorse dunque al limitare del paese, in quella che è (non a caso) l'attuale Via Castello. I primi signori del posto furono i Conti, protetti dai masnadieri: nel 963, per meriti di guerra, Inghelfredo Conti ricevette dall'imperatore [[Ottone II di Sassonia|Ottone II]] i castelli di Conselve e Cartura, mentre nel 983 Inghelfredo Conti Lazara venne confermato signore di Conselve dall'imperatore [[Ottone III di Sassonia|Ottone III]] e poté costruire il suo palazzo vicino al castello, entrambi poi andati distrutti nelnei corsosecoli della storia. Nel 1026 Orso, vescovo di Padova, donò alle monache di [[Chiesa di San Pietro Apostolo (Padova)|San Pietro Apostolo in Padova]] le terre della pieve di San Lorenzo di Conselve. Oltre ad essere centri di vita religiosa e di cultura i monasteri erano anche grande aziende e centri di bonifica a cui fanno capo innumerevoli attività artigiane e di trasformazione dei prodotti della terra. Pare che [[Bellino di Padova|San Bellino]] visitò la Collegiata di Conselve mentre era vescovo di Padova (1128-1145)<ref name=":3" />successivi.
 
Il periodo a cavallo tra l'[[Alto Medioevo|Alto]] e il [[Basso Medioevo]] vede una serie di conflitti tra autorità ecclesiastiche e poteri locali: da un lato, le grandi strutture clericali (come i [[Ordine di San Benedetto|Benedettini]] di [[Basilica di Santa Giustina|Santa Giustina di Padova]], le [[Chiesa di San Pietro Apostolo (Padova)|monache di San Pietro Apostolo di Padova]], il [[Duomo di Padova|Capitolo della Cattedrale di Padova]], e i [[Basilica dei Santi Felice e Fortunato|monaci di San Felice e Fortunato di Vicenza]]) ottenevano il controllo di vaste porzioni di terra e ne traevano [[Redditi dominicali dei terreni|redditi dominicali]], dall'altro varie famiglie nobili locali esercitavano un potere economico e militare che a volte metteva a rischio le proprietà stesse della Chiesa. Si ipotizza che le proprietà ecclesiastiche, che hanno avuto un ruolo fondamentale nel dissodamento dei terreni, abbiano origine da donazioni di [[Almerico di Mantova|Almerico da Mantova]], importante emissario imperiale e principale possidente della zona, e che poi i suoi successori abbiano cercato di impadronirsi delle "eredità mancate". Fu addirittura l'[[Imperatore Enrico IV]] a dover prendere sotto la propria protezione il Monastero di Santa Giustina nel 1095, in quanto Gumberto da Agna, antenato di [[Litolfo da Carrara]], aveva apertamente insidiato le proprietà dei monaci nel Conselvano<ref name=":5">{{Cita pubblicazione|autore=Sante Bortolami|titolo=Conselve nel Medioevo. I caratteri originali di un centro rurale nel Padovano.|curatore=Ferruccio Sabbion|volume=Conselve, "Luogo nobile del Padovano"}}</ref>.
 
Nel 1106 inizia la dinastia dei Da Baone, che prosegue gli scontri con le autorità ecclesiastiche (sarà [[Papa Adriano IV]] nel 1155 a ribadire la sottomissione della Pieve di San Lorenzo in Conselve al solo Vescovo di Padova) e che fa di Conselve il suo principale centro operativo e di residenza, con un castello e fortificazioni. Pare che [[Bellino di Padova|San Bellino]] visitò la Collegiata di Conselve mentre era vescovo di Padova (1128-1145)<ref name=":3" />.
 
Nel 1177 Aldobrandino, un conselvano che militava nell'esercito di [[Federico Barbarossa|Barbarossa]], sfidò a duello Enrico, un commilitone tedesco che aveva accusato gli italiani di vigliaccheria. Il combattimento si svolse a Padova (forse fuori [[Porta Santa Croce (Padova)|Porta Santa Croce]], forse in una delle piazze) davanti all'esercito schierato e in presenza dello stesso imperatore che consentì questo duello davanti alla folla padovana. Aldobrandino vinse in maniera schiacciante, tanto che Barbarossa lo nominò cavaliere e anche conte. L'episodio è stato rievocato annualmente (fino al 2017) in una manifestazione paesana<ref>{{Cita web|url=https://www.culturaveneto.it/it/web/cultura/la-disfida-di-aldobrandino|titolo=Disfida di Aldobrandino, Culturaveneto.it}}</ref>.
 
Con la morte di Albertino da Baone nel 1182 inizia a sfaldarsi il potere e le eredità della dinastia locale, in favore dei [[Da Carrara]]: è in questo caso lo stesso [[Federico Barbarossa]] a garantire il passaggio delle proprietà tra le due famiglie nel 1184<ref name=":5" />.
Dai centri abitati del padovano, tra il X e il XII secolo, iniziano a formarsi parecchi distretti di signoria, laici ed ecclesiastici, spesso anche in lotta tra loro (i Da Baone, signori di [[Pernumia]] e Conselve, i [[Da Carrara]], signori di [[Carrara San Giorgio]], gli [[Estensi]] di origine [[Longobardi|longobarda]], marchesi di Este). I Carraresi infatti diventano Signori di Conselve nel 1217, ma l’affermarsi della signoria di [[Ezzelino da Romano|Ezzelino Da Romano]] (1237 – 1256) arrestò lo sviluppo di una signoria comunale di quella famiglia in Padova<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/da-carrara_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=CARRARA, da - Enciclopedia|sito=Treccani|lingua=it|accesso=2024-09-25}}</ref>. Nel 1256 Ezzelino da Romano fece circondare Conselve di fossati per impedire ai soldati di [[Filippo Fontana]], [[arcivescovo di Ravenna]] e inviato di [[papa Alessandro IV]], di attaccarlo direttamente. Nonostante ciò vi fu un primo scontro a Conselve, catastrofico per il tiranno e per la città che venne completamente rasa al suolo, cui seguì un'altra sconfitta a [[Pernumia]].
 
Dai centri abitati del padovano, tra il X e il XII secolo, iniziano a formarsi parecchi distretti di signoria, laici ed ecclesiastici, spesso anche in lotta tra loro (i Da Baone, signori di [[Pernumia]] e Conselve, i [[Da Carrara]], signori di [[Carrara San Giorgio]], gli [[Estensi]] di origine [[Longobardi|longobarda]], marchesi di Este). I Carraresi infatti diventano Signori di Conselve nel 1217, ma l’affermarsi della signoria di [[Ezzelino da Romano|Ezzelino Da Romano]] (1237 – 1256) arrestò lo sviluppo di una signoria comunale di quella famiglia in Padova<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/da-carrara_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=CARRARA, da - Enciclopedia|sito=Treccani|lingua=it|accesso=2024-09-25}}</ref>. Nel 1256 Ezzelino da Romano fece circondare Conselve di fossati per impedire ai soldati di [[Filippo Fontana]], [[arcivescovo di Ravenna]] e inviato di [[papa Alessandro IV]], di attaccarlo direttamente. Nonostante ciò vi fu un primo scontro a Conselve, catastrofico per il tiranno e per la città che venne completamente rasa al suolo, cui seguì un'altra sconfitta a [[Pernumia]].
 
Segue la "seconda repubblica padovana"<ref>{{Cita web|url=https://atlive.disll.unipd.it/public/pagine/storia/citta/padova|titolo=Atlante della Letteratura del Veneto Medievale|sito=atlive.disll.unipd.it|accesso=2024-10-03}}</ref> in cui il capoluogo vive una stabile [[Età comunale|esperienza comunale]] che si riflette anche nel conselvano, dove tornarono ad incrementarsi i commerci, le attività artigianali, la produzione agricola e l’allevamento dei cavalli, pur con qualche difficoltà (come la terribile alluvione del 1294, che distrusse completamente il paese). Dopo la caduta di Ezzelino, tra le altre cose, il missionario [https://wikipedia.org/wiki/Giovanni_da_Gaibana Giovanni da Gaibana] beneficia delle rendite della Collegiata di Conselve; si sa che qualche anno più tardi il coro dei canonici di Conselve viene abolito a causa dell'aria malsana e delle valli paludose<ref name=":3" />.
 
Seguì il tormentato periodo della signoria Carrarese dal 1318 al 1405 nel quale tutto il padovano, diventato punto nevralgico degli scontri tra i vari stati sovraregionali in via di formazione (la [[Repubblica di Venezia]], gli [[Scaligeri]] di [[Verona]], i [[Visconti]]), fu oggetto di guerre, saccheggi, incendi, devastazioni e pestilenze. Per esempio, dopo che l'aveva usata per dispiegarvi le truppe in vista dell'attacco a Padova, nel 1325 [[Cangrande I della Scala|Cangrande della Scala]] bruciò Conselve e i paesi limitrofi: la popolazione venne uccisa o imprigionata, beni e raccolti razziati. Tanto grave fu quell'attacco che per 65 anni la gente del Conselvano rimase numericamente un terzo rispetto a prima.