Isabel Allende: differenze tra le versioni
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Vincitrice nel 1988 dell'[[American Book Awards]] con il romanzo ''[[Eva Luna]]'',<ref>{{cita web|url=https://www.nytimes.com/1989/07/02/books/18-authors-are-recipients-of-american-book-awards.html|titolo=18 Authors Are Recipients Of American Book Awards|lingua=en|data=2 luglio 1989|accesso=31 marzo 2020}}</ref> ne ''[[Il mio paese inventato]]'' Isabel rivela che ''[[Il piano infinito]]'' parla della vita di suo marito William. Nel 1991 improvvisamente la figlia Paula, a ventotto anni, entra in coma per un attacco di [[porfiria]]. La madre Isabel non abbandona la figlia e rimane al suo capezzale per tutto il tempo; proprio in quel periodo comincia a scrivere, raccontando i ricordi della loro vita insieme in una commovente autobiografia. Un anno dopo sua figlia muore, e la Allende pubblica gli scritti nel libro ''[[Paula (romanzo)|Paula]]'' (1995). Qualche anno dopo, nel 1997, raccoglie alcune delle lettere di solidarietà e affetto ricevute da tutto il mondo nel libro'' [[Per Paula]]''. Come molte altre personalità, nel 2000 ha partecipato alla vasta campagna di sensibilizzazione mondiale "Respect" promossa dall'[[Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati|Alto commissariato per i rifugiati]] delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]]: sulle note dell'omonima canzone di [[Aretha Franklin]], diversi personaggi noti (fra cui, oltre alla stessa Allende, anche il segretario di stato [[Madeleine Albright]] e il premio Nobel [[Rigoberta Menchú]]) hanno cantato e ballato. La campagna ha celebrato allo stesso tempo i primi cinquant'anni di attività dell'agenzia e i 50 milioni di rifugiati che sono riusciti a ricostruirsi una vita nella nuova terra d'adozione.
In tempi più recenti Allende si è dedicata alla stesura di una trilogia per ragazzi dedicata ai nipoti: i primi volumi sono stati ''[[La città delle bestie]]'' e ''[[Il regno del drago d'oro]]'', a cui è seguito l'ultimo volume ''[[La foresta dei pigmei]]''. Il suo primo romanzo giallo è intitolato ''[[Il gioco di Ripper]]'' (2013). Il 10 febbraio 2006 ha partecipato alla [[Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali]] di [[XX Giochi olimpici invernali|Torino 2006]] portando, insieme ad altre sette donne famose, la [[bandiera olimpica]]. Nel 1998 ha ricevuto a [[Capri (isola)|Capri]] il [[
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