Nicolas de Condorcet: differenze tra le versioni

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[[File:Jacques-Louis David - Jean-Sylvain Bailly (1736-1793), maire de Paris - P688 - Musée Carnavalet.jpg|thumb|''[[Jean Sylvain Bailly]]'' ritratto da [[Jacques-Louis David]].]]
Nel 1776 Turgot cadde in disgrazia e fu rimosso dal posto di Controllore Generale. Di conseguenza Condorcet presentò le sue dimissioni come ispettore generale della Zecca, ma gli furono respinte e continuò a ricoprire la funzione fino al 1791. Condorcet scrisse poi ''Vie de M.Turgot'' (1786), una [[biografia]] che parlava appassionatamente di Turgot e sosteneva le sue teorie economiche. Condorcet continuò a ricoprire prestigiose cariche: nel 1777 divenne ad esempio Segretario Permanente dell'[[Académie des Sciences]], favorito dal suo protettore, il celebre matematico ed enciclopedista [[Jean Baptiste Le Rond d'Alembert|Jean Baptiste d'Alembert]]. Alle elezioni per il Segretariato sconfisse l'astronomo [[Jean Sylvain Bailly]], per il quale parteggiava l'insigne naturalista [[Georges-Louis Leclerc de Buffon]]. Da quel momento in poi tra Condorcet e Bailly nacque una profonda rivalità accademica: Condorcet arrivò a definire il suo rivale un «fratellofrate illuminato» («''frére illuminé''»), accusandolo di dedicarsi principalmente a mere congetture mistico-illuministiche più che al progresso della cultura scientifica e alludendo alle sue presunte simpatie massoniche e metafisiche (sebbene entrambi facessero parte della loggia ''Les Neuf Sœurs'').<ref>Edwin Burrows Smith, ''Jean-Sylvain Bailly: Astronomer, Mystic, Revolutionary'' (1736-1793) (Philadelphia, 1954); p. 484.</ref>
 
Condorcet mantenne la carica di segretario fino all'abolizione dell'Accademia stessa, nel 1793.<ref name="Stanford4"/> Nel [[1782]] inoltre, entrò nell'[[Académie Française]] di cui divenne segretario.<ref name="Stanford4"/> La sua entrata fu, ancora una volta, segnata dalla rivalità con Bailly. Nella votazione per l'ammissione Condorcet ottenne 16 voti contro i 15 ottenuti dal rivale Bailly. Condorcet riuscì comunque ad essere eletto grazie ad una manovra politica con la quale il suo protettore D'Alembert, segretario perpetuo dell'[[Académie Française]], gli fece avere il voto del conte de Tressan, [[fisico]] e [[scienziato]]. Bailly riuscì comunque ad entrare nell'accademia l'anno successivo, ma solo dopo che l'opposizione di D'Alembert verso di lui terminò con la morte di questi, avvenuta nell'ottobre del [[1783]].