Clan Pagnozzi: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Il gruppo era già attivo all'inizio del [[XX secolo]], ma con l'arrivo di Gennaro Pagnozzi negli anni Sessantasessanta si riorganizzò.<ref>[http://coordinamento.mininterno.it/pubblicazioni/campania.htm Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081018184114/http://coordinamento.mininterno.it/pubblicazioni/campania.htm |data=18 ottobre 2008 }}</ref><ref>[http://www.altrabenevento.org/altrabenevento/?p=49 altrabenevento» La mappa della camorra nel sannio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Nel corso dei primi anni Ottantaottanta, Gennaro Pagnozzi, inteso "o' Giaguaro", uno fra i primi a opporsi a [[Raffaele Cutolo]] allorquando quest'ultimo impose la tassa su ogni cassa di sigarette di [[contrabbando]] trattata dalla [[camorra]], per evitare rappresaglie da parte dei [[Nuova Camorra Organizzata|cutoliani]], lasciò [[San Giovanni a Teduccio]] e si trasferì a [[San Martino Valle Caudina]], paese d'origine del padre. Mimì Pagnozzi, conosciuto a [[Roma]] come “Occhi di Ghiaccio”, figlio di Gennaro, il “Giaguaro” (morto d'infarto nel 2016 dopo un'udienza in tribunale), è di certo uno dei criminali più pericolosi della penisola.
 
Partito dalla provincia, in un piccolo clan, quello dei Pagnozzi, padroni incontrastati delle attività illecite in [[Valle Caudina]], ha costruito passo dopo passo una carriera criminale di primo livello. Prima con i [[Clan dei Casalesi|Casalesi]] e infine nella capitale. Laureato in medicina, colto, distinto, freddo e spietato, si è presto imposto come un boss; anche a [[Roma]], dove ha soggiogato clan storici come quello dei [[Clan dei Casamonica|Casamonica]], la potente famiglia di [[Rom abruzzesi|zingari]] che nell'ordinanza cautelare viene definita succube dei Pagnozzi. Non una cosa da poco: i Casamonica sono attivi a Roma dagli anni Sessanta e hanno imposto un po' ovunque la loro legge criminale. Nel 2008 Pagnozzi e i suoi avevano anche pensato, per velocizzare la “presa della Capitale”, di eliminare Giuseppe Casamonica, il capo del clan. Non è stato necessario.<ref>https://www.ottopagine.it/av/cronaca/167230/ascesa-e-caduta-di-occhi-ghiaccio-dall-irpinia-a-boss-di-roma.shtml</ref> Tuttavia per fare affari in territorio romano hanno dovuto, al fine di evitare guerre e ritorsioni, stringere accordi con altre organizzazioni criminali locali egemoni ben diverse dai Casamonica e di maggiore caratura criminale.