Quella notte a Miami...: differenze tra le versioni

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Il conflitto tra X e Cooke si intensifica: Malcolm ridicolizza duramente la musica che Cooke ha prodotto da quando ha avuto successo; Cooke insiste che il suo successo e la sua autonomia creativa sono d'ispirazione per la comunità nera, ribadisce il suo sostegno alla lotta degli afroamericani e afferma che le canzoni di protesta non sono commercialmente redditizie. X lo mette di fronte al successo di ''[[Blowin' in the Wind]]'' di [[Bob Dylan]].
 
Diventa chiaro che l'antagonismo di X nei confronti di Cooke è motivato, almeno in parte, dalle pressioni che l'attivista è costretto ad affrontare e, in particolare, dalle molestie da parte dell'[[FBI]] e dai timori per la sua rottura con [[Elijah Muhammad]]. X è devastato nell'apprendere che Clay sta avendo dei ripensamenti sulla sua conversione. Dice a Clay che sta progettando di formare la propria organizzazione e gli chiede di unirsi a lui. Clay rifiuta, sentendosi tradito dal suo mentore e chiedendosi se la sua conversione sia stata uno stratagemma di X per attirare l'attenzione sul suo nuovo progetto. Un bussare alla porta li informa che la stampa ha avuto notizia dell'incontro. Mentre Clay si prepara a parlare con i media, il pugile chiede a X di venire con lui. Quando se ne vanno, Cooke dice a Brown che ha avuto pensieri simili su ''Blowin' in the Wind'' e ha già scritto una canzone, ma non l'ha ancora eseguita.
 
In seguito all'incontro Clay cambia ufficialmente il proprio nome in Muhammad Ali, mentre la vita di X cambia radicalmente dopo la rottura con la Nation of Islam: la sua casa viene data alla fiamme, ma riesce comunque a completare la propria autobiografia. Cooke debutta con ''[[A Change Is Gonna Come]]'' al ''[[The Tonight Show]]'', mentre Brown lascia la NFL per perseguire la carriera cinematografica.