Umberto Grilli: differenze tra le versioni
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In seguito divenne presidente del Consiglio provinciale di [[Grosseto]] e poi membro della [[Camera dei deputati del Regno d'Italia]] per la [[XXV Legislatura del Regno d'Italia|XXV Legislatura]], dal 1919 al 1921. Socialista riformista, durante la sua attività di deputato mantenne una posizione fortemente ostile al fascismo.<ref name="Angelino">{{cita web|url=https://www.israt.it/images/abook_file/atc000151.pdf|titolo= Le tre vite di Umberto Grilli, un socialista maremmano ad Asti|autore= Edoardo Angelino}} </ref> Nel 1921 fu vittima di ostilità da parte di gruppi squadristi.<ref name="Angelino"/>
Nel secondo dopoguerra, fu membro dell'[[Assemblea Costituente (Italia)|Assemblea Costituente]] dove venne eletto nelle liste del [[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (1943)|Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria]] (nome all'epoca del PSI) per passare successivamente al [[Partito Socialista Democratico Italiano|Partito Socialista dei Lavoratori Italiani]]. In particolare, ebbe un ruolo attivo nella discussione degli articoli 7 e 29.<ref name="Angelino" /> Stabilitosi ad Asti, fu consigliere di quel comune dal 1946 al 1951 e [[Presidenti della Provincia di Asti|presidente dell'amministrazione provinciale di Asti]] dal 4 giugno 1949 al 1951.<ref>''È morto ad Asti l'on. Umberto Grilli'', in ''Il Tirreno'', Cronaca di Grosseto, 28 ottobre 1951, p. 4.</ref>
== Note ==
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