Ino (Euripide): differenze tra le versioni
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. . . terribile, o miserabile<br />
. . . infelice<br />|trad. A. D'Andria}}
La morte di Melicerte, quindi, costituisce un incidente separato e non, come in molti altri resoconti del mito, parte di una reazione istantanea di Ino alla notizia della morte di Learco, motivata dal timore che ciò accadesse se il marito, ancora folle, potrebbe aver ucciso l'altro figlio. Separando questi eventi Euripide dà ad Atamante, e in particolare a Ino, l'opportunità di piangere la morte di Learco; la sua fine ha quindi un impatto sugli spettatori a pieno titolo, prima di essere succeduto dall'ulteriore tragedia di Ino e Melicerte.
Un nuovo frammento di papiro rinvenuto nel 2022<ref>La prima edizione è stata pubblicata in "Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik" vol. 230 (2024), pp. 1–40.</ref>, riferito, invece, alla prima parte della tragedia, suggerisce che nella versione euripidea del mito la protagonista sia rappresentata in modo complesso e nobilitante: Ino è rappresentata come una vittima, mentre un'altra donna, Temisto, compie l'omicidio e si suicida. In questa nuova versione, Ino è presentata come un'eroina positiva, guidata da amore e equilibrio, offrendo un ritratto più profondo del personaggio.
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