Plautilla Bricci: differenze tra le versioni
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Terzogenita del pittore, drammaturgo e musicista romano [[Giovanni Briccio]] e di Chiara Recupito, cugina del soprano [[Ippolita Recupito]],<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/ippolita-recupito_%28Dizionario-Biografico%29/ |titolo=Ippolita Recupito |autore= |sito=treccani.it |data=21 novembre 2016 |lingua= |accesso=19 maggio 2022}}</ref> nacque nell'attuale via dei Greci a [[Roma]]. La coppia aveva già due bambine Virginia (1609) e Albina (1611), e nel 1621 nasce l'ultimo figlio, Basilio. A lei fu dato il nome della zia paterna e fu avviata dal padre, insieme al fratello Basilio, alla carriera di disegnatrice, pittrice e architetta. I primi lavori della giovane furono realizzati per il padre. Si dedicava soprattutto a piccoli dipinti di teste o busti di Madonne, molto in voga all'epoca, ma snobbate dalle botteghe più prestigiose.
Sempre grazie al padre ottenne la sua prima grande commissione, una pala d'altare, che avrebbe cambiato per sempre la sua vita d'artista. L'incisore Pietro Bombelli scrive nel suo "Raccolta delle immagini della Beatissima Vergine ..." che essendo Plautilla abituata a dipingere in piccolo, ebbe difficoltà a realizzare il quadro commissionatole dall'ordine dei carmelitani e, assopitasi a causa della stanchezza, lo trovò miracolosamente compiuto al suo risveglio.<ref>{{Cita web|url=http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/plautilla-bricci/ |titolo=Plautilla Bricci |autore= |sito=enciclopediadelledonne.it |data= |lingua= |accesso=19 maggio 2022}}</ref> L'avvenimento fa riferimento a un supposto miracolo, che le diede notorietà, e alla pala per altare la ''Madonna col Bambino'' realizzato intorno al 1640 e oggi conservato presso la [[Basilica di Santa Maria in Montesanto]]. L'opera fu restaurata nel 2016 e se ne comprovò l'appartenenza grazie alla scoperta della firma sul retro, confermando così che quello era stato uno dei suoi primi lavori importanti.<ref>{{Cita web|url=https://www.romasette.it/madonna-di-montesanto-riemerge-la-firma-sulla-pala-daltare/ |titolo=Madonna di Montesanto: riemerge la firma sulla pala d'altare |autore= |sito=romasette.it |data=21 novembre 2016 |lingua= |accesso=19 maggio 2022}}</ref>
Quest'opera è importante perché segnò l'inizio della sua carriera. Incontrò infatti [[Maria Eufrasia della Croce]], suora carmelitana e pittrice, sorella dell'abate Elpidio Benedetti. Elpidio Benedetti era una persona molto influente a [[Roma]], grazie anche alla sua relazione professionale con il cardinale [[Giulio Mazzarino]],<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/elpidio-benedetti_(Dizionario-Biografico)/ |titolo=Elpidio Benedetti |autore= |sito=treccani.it |data= |lingua= |accesso=19 maggio 2022}}</ref> e la sua protezione le fu di grande aiuto. Iniziò a realizzare numerosi dipinti religiosi, inoltre le permise di entrare in contatto con i grandi artisti dell'epoca che frequentavano l'abate Benedetti come: [[Gian Lorenzo Bernini]], [[Pietro da Cortona]], [[Andrea Sacchi]], [[Giovanni Francesco Grimaldi]] e [[Giovan Francesco Romanelli]].
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