Trecate: differenze tra le versioni
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=== La dominazione franca ===
Alla [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|dissoluzione dell'Impero Romano]], Trecate come insediamento unitario e definito non esisteva ancora. La prima citazione storica di Trecate si ebbe nell'[[840]] quando il [[vescovo di Novara]] Adalgiso citò il luogo di "Tercade" a proposito di alcuni diritti di decima. L'organizzazione religiosa si era infatti diffusa nel Novarese parallelamente a quella civile e militare. Furono i [[Franchi]] a suddividere il territorio in unità politico-amministrative, il cui controllo venne affidato a comandanti militari investiti del titolo di conte. Le unità furono dette "comitati". I comitati franchi in territorio novarese furono quelli dell'Ossola, Lomello, Stazzona, Pombia e di Burgaria (collocato sulla riva sinistra del Ticino), a cui appartenevano anche i territori ora occupati da Trecate. L'appartenenza di Trecate al Contado di Burgaria è documentata nel testamento dell'imperatrice [[Anghelberga|Enghelberga d'Alsazia]] , vedova di [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]]. Nell'[[877]]
Nell'[[840]], dunque, Trecate era un villaggio ormai costituito. Quando si formò questo villaggio e dove fosse situato non può essere stabilito con precisione. Alcuni indicano il primitivo nucleo collocato nei pressi della chiesa di Sant'Ambrogio, ora scomparsa, eretta nella seconda metà del V secolo o nella prima metà del VI. Altri, invece, sostengono che il primo borgo di Trecate fosse sito attorno alla chiesa di San Cassiano, costruita in un'area cimiteriale, come attestano le necropoli di età romana rinvenute in territorio adiacente, datate al Il e IV secolo d.C. Anche questa chiesa è oggi scomparsa, come quella dedicata a san Michele, santo a cui erano particolarmente devoti i Longobardi. La chiesa di San Michele era ubicata nell'area dell'attuale villa Cicogna, verso via Galileo Ferraris: qui doveva forse essersi stabilito un gruppo di famiglie longobarde, detto "[[Fara (Longobardi)|fara]]". La "fara" era probabilmente stata posta a guardia del porto sul Ticino, in prossimità della consolare Novara-Milano.
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