Diocesi di Trieste: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 88:
L'8 marzo [[1788]] la diocesi fu soppressa in virtù della [[bolla pontificia|bolla]] ''Super specula'' di [[papa Pio VI]] ed il suo territorio incorporato in quello di [[Diocesi di Gradisca|Gradisca]], eretta il 19 agosto dello stesso anno. Tuttavia, dopo soli tre anni, il 12 settembre [[1791]] fu ripristinata con la bolla ''Ad supremum'' del medesimo pontefice e resa suffraganea dell'[[arcidiocesi di Lubiana]]; la [[diocesi di Pedena]], anch'essa soppressa nel [[1788]], rimase incorporata nel territorio triestino. Il 19 agosto [[1807]] divenne [[immediatamente soggetta]] alla [[Santa Sede]].
 
Il 30 giugno [[1828]] in virtù della bolla ''[[Locum beati Petri]]'' di [[papa Leone XII]] le diocesi di Trieste e di Capodistria furono unite ''[[aeque principaliter]]''; contestualmente fu soppressa la [[diocesi di Cittanova]] ed incorporata in quella di Trieste, che acquisì anche 11 parrocchie appartenute alla [[Diocesi di Parenzo e Pola|diocesi di Parenzo]] e 1 alla diocesi di Gorizia ([[Prosecco (Trieste)|Prosecco]]). Due anni dopo, il 27 luglio [[1830]], divenne nuovamente suffraganea dell'arcidiocesi di Gorizia per effetto della bolla ''Insuper eminenti Apostolicae dignitatis'' di [[papa Pio VIII]].
 
Dal [[1867]] fino al collasso dell'[[impero austro-ungarico]] i vescovi di Trieste sedettero come membri della [[Camera dei signori d'Austria]], il ''senato'' imperiale.