Dialetto frignanese: differenze tra le versioni

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* Ad esclusione del centro urbano di Pavullo nel Frignano, nelle zone più basse è largamente diffusa la nasalizzazione delle vocali: ''limõ, bẽ, fĩ'' (limone, bene, fine); il dittongo -ana, mantenuto in Modenese, ha esiti vari, come [ɛːna] a Pavullo e [ə̃ːna] a Montese. In generale i suoni non sono nasali.
* Nel medio e basso Frignano è presente l'abbassamento di [i - y] brevi: ''brött, tötta, prémma, bérra'' (brutto, tutta, prima, birra); tale fenomeno, diffusissimo anche in Lombardia orientale, è assente nelle aree più conservative e non è altro che la reinterpretazione locale degli esiti modenesi ''brótt, tótta, prémma, bérra''.
* In alcune località è presente anche la vocale [ə] accentatatonica: ''casëtt, pëssc'pësc'' (cassetto, pesce); a Pavullo nel Frignano queste parole sono pronunciate ''casàtt, pass,'' mentre nella maggior parte del Frignano e della campagna modenese l'esito è ''cassätt, pass.''
* Il peculiare dialetto di Piandelagotti, località a monte di Frassinoro, presenta [ə] in posizione atona dove anticamente erano presenti le vocali finali: ''gattə, rammə, sacchə, fèrrə'' (gatto, rame, sacco, ferro).
* Nella porzione più orientale del Frignano non esiste la zeta, presente nella parte occidentale e a Modena (nonché a Frassinoro, che si trova, però, nella parte occidentale): marzo, zappa, porzione si dicono ''mèrz, zapa, purziôn'' a Pavullo, ''mars, sapa, pursiũ'' a Palagano.