Castello di Dunnottar: differenze tra le versioni

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Il '''castello di Dunnottar''' si trova lungo una strada secondaria, a circa due chilometri da [[Stonehaven (Scozia)|Stonehaven]] sulla costa orientale della [[Scozia]], lungo una strada secondaria. È situato su una [[penisola]] a picco sul [[Mare del Nord]], collegata alla terraferma soltanto da un piccolo [[istmo]].
 
Il forte gode di una posizione difensiva straordinaria: si erge infatti su uno sperone roccioso di roccia nera a picco sul mare, a circa cinquanta metri d'altezza, dove l'unica via d'accesso dalla terraferma è uno stretto sentiero in pendenza che si snoda lungo la roccia. Superato il varco d'ingresso dell'area, un viottolo sterrato conduce ad un punto panoramico d'eccezione. Lo sperone isolato di roccia nera che ospita il castello si staglia sulle scogliere a strapiombo dellasulla circostante [[Tornyhive Bay]]. Un camminamento in discesa, reso agevole da gradini, porta al livello della [[scogliera]], dopodiché un breve e ripido sentiero sale all'area monumentale. I vari edifici, alcuni riconoscibili nelle loro originarie funzioni, come il [[mastio]], altri ridotti a ruderi, sono disseminati su un prato estesodisposti intorno a una corte quadrangolare e lasciano immaginare le ampie dimensioni orginarie della roccaforte. In realtà queste costruzioni, sparse qua e là, non hanno mai costituito un castellounico vero egrande proprioedificio, ma piuttosto una sorta di cittadella fortificata che nei secoli di [[Storia della Scozia|storia scozzese]] è stata teatro di molte vicende sanguinose. Le sue origini sono tuttora incerte.
 
== Storia ==
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Nel [[1652]], infatti, il forte rimase l'unico baluardo contro l'avanzata inglese sotto la guida di [[Oliver Cromwell]], deciso a conquistare il castello che custodiva i gioielli della corona e le carte private di [[Carlo II d'Inghilterra|Carlo II]], portate via dal castello di [[Edimburgo]]. Dunnottar sembrava inespugnabile, ma quando i cannoni inglesi iniziarono a colpire le costruzioni principali, le 70 guardie si arresero. La storia narra che gli uomini di [[Oliver Cromwell|Cromwell]] rimasero comunque stupefatti per l'assenza di ciò che cercavano: le carte del re erano sparite, saggiamente celate sotto le vesti di una donna del villaggio, mentre i gioielli, con un espediente simile, furono nascosti sotto il pavimento della chiesa di [[Kinneff]].
 
L'anno più tetro della storia del castello fu il [[1685]], quando in un sotterraneo buiocon e senz'aria, ma ancora in buono stato, consolo una sola piccola finestra che sifinestrella affacciaaffacciata sul mare (il ''whigs vault dungeon'') vennero rinchiusi, torturati e uccisi 167 ''covenantes'' (122 uomini e 45 donne), fautori dell'autonomia religiosa della [[Scozia]], colpevoli di non aver riconosciuto l'autonomia del re in ambito ecclesiastico. Molti morirono di fame e malattia, altri furono deportati nelle [[Indie Occidentali]], altri ancora uccisi mentre cercavano di fuggire.
 
Il castello ebbe una fine prevedibile. Nel [[1715]] il [[George Keith, X Conte Maresciallo|decimo]] [[Conte Maresciallo di Scozia|Conte Maresciallo]] prese parte all'insurrezione giacobita e fu condannato per tradimento, i suoi possedimenti confiscati e il castello smantellato. L'antica fortezza che per oltre 400 anni aveva resistito a ribellioni e assedi venne presa dai soldati della nuova dinastia e ridotta in polvere. Solo nel [[1925]] i nuovi proprietari, i visconti di [[Cowdray]], avviarono l'opera di [[restauro]]. Oggi il forte si presenta quasi tutto in rovina, ma grazie agli scorci offerti da mura, archi, bastioni e sottopassi, resta una delle fortezze più scenografiche di tutta la Scozia.
 
Nel castello di Dunnottar [[Franco Zeffirelli]] ha ambientatogirato la trasposizione cinematografica dell'[[Amleto]] ([[1990]]), che vede come protagonisti [[Mel Gibson]] e [[Glenn Close]].
 
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