Casole d'Elsa: differenze tra le versioni
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==Storia==
L'antico castello di Casole d'Elsa è ricordato fin dall'inizio dell'[[XI secolo]] come importante capisaldo dei [[Diocesi di Volterra|vescovi di Volterra]] in un territorio disputato da Volterrani, Senesi e Fiorentini. Passato sotto il dominio senese a seguito della [[Battaglia di Montaperti]] ([[1260]]), anche se i casolesi, guidati dal Porrina, tentarono più volte di non farsi sottomettere dalla Siena di parte ghibellina. Il borgo fu ampliato con nuove fortificazioni ricevendo la struttura toponomastica che ancora oggi lo contraddistingue. Dal [[XVI secolo]] le vicende di Casole seguono quelle del [[granducato di Toscana]] e quindi del nuovo Stato Italiano. Il borgo fu oggetto di gravissime distruzioni al passaggio del fronte nel corso della [[seconda guerra mondiale]] (luglio 1944).
===Rivolte dei casolesi contro la Siena di parte ghibellina===
Dopo la battaglia di Monteaperti, nel 1260, Casole d'Elsa venne sottomessa dalla Siena di parte ghibellina ma molti casolesi non gradirono quella sottomissione essendo affettivamente legati a Volterra e, in parte, anche alla Valdelsa di parte guelfa. Anche negli anni successivi i casolesi, guidati dal Porrina, tentarono più volte di rendere Casole d'Elsa libera dall'allora Repubblica di Siena.
=== Simboli ===
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