Operazione Dragoon: differenze tra le versioni
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Nel settore Alpha, i reparti di testa della 3rd Division toccarono terra poco prima delle 08:00 unitamente ad alcuni carri armati [[M4 Sherman]] in configurazione anfibia. La difesa tedesca era rappresentata da un Ost-Bataillon alquanto demotivato della 242. Infanterie-Division, che sparò solo pochi colpi di armi leggere prima di iniziare ad arrendersi in massa; la minaccia maggiore furono le mine, e due mezzi da sbarco affondarono davanti alla spiaggia con un bilancio di 60 morti tra i reparti imbarcati. Consolidate le posizioni sulla spiaggia i reparti si spinsero nell'interno, incontrando una certa opposizione vicino Cavalaire-sur-Mer che fu piegata verso le 10:30, mentre alle 14:00 l'interno della penisola di Saint-Tropez era stato ripulito dal nemico; due battaglioni si spinsero in direzione dell'abitato di Saint-Tropez, solo per scoprire che la città era stata in buona parte già liberata da una brigata di partigiani francesi a cui si erano unite due compagnie di paracadutisti statunitensi lanciate per errore nelle vicinanze. Gli ultimi tedeschi asserragliati nella cittadella medievale di Saint-Tropez si arresero alle 15:30, e in totale la 3rd Division catturò {{M|1627}} prigionieri nel corso del primo giorno. Anche l'attacco della 45th Division nel settore Delta, iniziato alle 08:00, incontrò scarsa opposizione: la zona era difesa da un battaglione e una batteria di artiglieria costiera della 242. Infanterie-Division, ma quando i mezzi da sbarco si avvicinarono alla riva furono accolti solo dal fuoco di un solitario cannone da 75 mm e di una postazione di mortai, unici sopravvissuti al bombardamento preliminare; entrambi furono ben presto messi a tacere dal fuoco dei cacciatorpediniere di appoggio, poi i tedeschi iniziarono ad arrendersi in massa. La guarnigione di Sainte-Maxime offrì un po' più di resistenza, ma capitolò alle 15:30 dopo un nuovo bombardamento navale; le unità statunitensi iniziarono subito ad addentrarsi sui rilievi del Massiccio dei Maures per andare a ricongiungersi ai paracadutisti a Le Muy, spingendosi in avanti per circa quattro chilometri e incontrando una resistenza trascurabile. Sul fianco destro dello sbarco, punti di resistenza tedeschi intorno a [[Saint-Aygulf]] bloccarono invece l'avanzata statunitense fino a sera<ref>{{cita|Zaloga|pp. 41-45}}.</ref><ref>{{cita|Clarke & Ross|pp. 108-113}}.</ref>.
Le cose furono un po' più complicate nel settore Camel. La scelta del golfo di Fréjus come zona di sbarco fu alquanto infelice: la spiaggia pianeggiante che conduceva nella valle del fiume Argens e la presenza del piccolo porto di Saint-Raphaël rendevano la zona un obiettivo ovvio per uno sbarco, e tanto gli italiani quanto i tedeschi vi avevano realizzato importanti difese fortificate. Il golfo era protetto da sei batterie di cannoni da [[149/19 Mod. 1937|149/19]] di origine italiana (e in parte ancora serviti da artiglieri italiani), collocate tre a ovest e tre a nord-est dell'abitato di [[Fréjus (Francia)|Fréjus]], nell'interno alle spalle di Saint-Raphaël; a ovest del golfo, a Saint-Aygulf, vi era una batteria tedesca con quattro cannoni da 75 mm in [[casamatta|casematte]], mentre a est, a Cap du Dramond, la Kriegsmarine armava una batteria di tre cannoni da 150 mm alloggiati in bunker. Ad Anthéor nell'interno vi era una batteria antiaerea della Luftwaffe con una dozzina di cannoni da [[8,8 cm FlaK]]. Saint-Raphaël era difesa da un battaglione di fanteria della 242. Infanterie-Division suddiviso in vari capisaldi dotati di bunker, con un secondo battaglione di fanteria e un battaglione anticarro nei dintorni di Fréjus; il litorale a est di Saint-Raphaël era invece difeso da un Ost-Batallion della 148.
Il terzo reggimento della 36th Division doveva sbarcare nel primo pomeriggio a Camel Red, nel golfo di Fréjus. Alle 11:00 i dragamine che tentavano di ripulire la rotta di avvicinamento furono costretti a ritirarsi a causa del fuoco dell'artiglieria tedesca; alle 12:00 novanta bombardieri B-24 scaricarono 200 tonnellate di bombe direttamente sopra le postazioni tedesche del golfo, ma quando i dragamine tornarono alle 12:35 furono accolti ancora una volta da un forte fuoco di artiglieria. Nonostante un bombardamento preliminare di 45 minuti da parte delle navi alleate (una corazzata, due incrociatori e quattro cacciatorpediniere), quando alle 14:00 i mezzi da sbarco si portarono a sei chilometri dalla spiaggia furono subito oggetto di un intenso fuoco nemico; il [[capitano di vascello]] Leo Schulten, al comando della forza d'assalto, bloccò immediatamente l'operazione e chiese istruzioni al suo superiore, il comandante della TF87 [[contrammiraglio]] Spencer Lewis: quest'ultimo decise infine di annullare lo sbarco a Camel Red e le truppe furono dirottate a Camel Green dove sbarcarono incontrastate alle 15:15. La decisione di Schulten e Lewis fu poi criticata da Truscott in quanto causò ritardi nella progressione dei reparti, ma si ritiene che impedì il ripetersi di un altro sanguinoso massacro come quello di [[Omaha Beach]] durante lo sbarco in Normandia. Le perdite statunitensi registrate nel corso degli sbarchi del 15 agosto, per quanto difficili da definire con precisione, furono leggere: 95 morti e 385 feriti, mentre i prigionieri tedeschi catturati ammontarono a {{M|2300}}<ref name=Zaloga-50 /><ref name=Clarke-118 />. Secondo lo storico statunitense Samuel Eliot Morison, gli sbarchi erano stati «un esempio di un'operazione anfibia quasi perfetta dal punto di vista dell'addestramento, dei tempi, della cooperazione tra Esercito, Marina e Aeronautica, delle prestazioni e dei risultati»<ref>{{cita|Clarke & Ross|p. 122}}.</ref>.
=== La reazione tedesca ===
I quartieri generali dell'Heeresgruppe G a Tolosa e della 19. Armee ad Avignone furono messi in allerta dalle manovre diversive alleate poco prima della mezzanotte del 15 agosto, ricevendo poi alle 04:30 rapporti di intelligence dal comando tedesco in Italia che segnalavano la partenza di aerei da trasporto carichi di paracadutisti. Rapporti preliminari circa i lanci attorno a Le Muy arrivarono ad Avignone intorno alle 06:00 ma, a causa della perdita dei contatti con il quartier generale del LXII. Armeekorps a Draguignan, Wiese ricevette notizie certe degli sbarchi solo alle 10:30. Dalle 08:00 in poi i sabotaggi dei partigiani interruppero del tutto le comunicazioni telefoniche tra il comando di Blaskowitz e quello di Wiese, mentre quelle radio si rivelarono alquanto precarie; in effetti, per tutto il 15 agosto Blaskowitz ricevette notizie dal fronte dell'invasione solo tramite l'OB West a Parigi, che a sua volta le riceveva dalla rete di comunicazioni navale della Kriegsmarine. Blaskowitz ordinò subito di ritirare truppe dalle coste occidentali e di instradarle in direzione della valle del Rodano: ufficialmente per preparare un contrattacco, in
Schwerin impiegò tutta la giornata del 15 agosto per mettere assieme battaglioni prelevati qui e là, fino a mettere in campo un reggimento piuttosto disorganizzato che si mise in marcia verso Le Muy alle 07:00 del 16 agosto. Mezz'ora dopo i tedeschi incapparono negli avamposti dei paracadutisti statunitensi a Les Arcs, dando inizio a una battaglia durata tutto il giorno: costantemente rinforzati da
Il 16 agosto l'alto comando delle forze armate tedesche ([[Oberkommando der Wehrmacht]] o OKW) analizzò davanti a Hitler il fosco quadro della situazione in Francia: la controffensiva dell'operazione Lüttich in Normandia era fallita e, con l'avanzata della Third Army statunitense orami giunta alla linea della Senna, le principali unità tedesche nel nord della Francia rischiavano l'accerchiamento nella [[sacca di Falaise]] in via di formazione. L'annientamento delle forze tedesche in Normandia avrebbe reso impossibile la ritirata dell'Hereesgruppe G verso nord, e gli sbarchi dell'operazione Dragoon impedivano ora una ritirata dello stesso in direzione dell'Italia: i tedeschi erano davanti alla prospettiva di perdere buona parte delle loro forze a occidente e di lasciare sguarniti i confini a ovest della Germania. Capovolgendo in maniera inaspettata i suoi continui ordini a resistere a oltranza, quel 16 agosto Hitler diede infine con riluttanza l'autorizzazione ad attuare una ritirata strategica delle truppe tedesche, in pratica consentendo l'abbandono senza combattere di circa due terzi del territorio francese: l'Heeresgruppe G, in particolare, ricevette l'ordine di arretrare tutte le sue forze lungo la linea dei fiumi Senna, [[Yonne (fiume)|Yonne]] e [[Canal de Bourgogne]], lasciando tuttavia forti guarnigioni nelle principali zone fortificate di sua competenza sulla costa dell'Atlantico<ref group="N">Ovvero [[La Rochelle]] e l'[[estuario della Gironda]], che si aggiungevano ai porti di [[Brest (Francia)|]], [[Lorient]] e [[Saint-Nazaire (Loira Atlantica)|]] nella zona a nord della Loira.</ref> nonché truppe a Marsiglia e Tolone per difendere le città il più a lungo possibile. L'ordine di ritirata tanto atteso da Blaskowitz fu trasmesso dall'OKW alle 09:40 del 17 agosto, sempre tramite la rete di comunicazione della Kriegsmarine che era l'unica a funzionare adeguatamente; il comando dell'Heeresgruppe G ricevette la prima parte dell'ordine, contenente le istruzioni per il ripiegamento della 1. Armee dalla costa dell'Atlantico, alle 11:15. La seconda parte dell'ordine, relativa al ripiegamento della 19. Armee, fu trasmessa dall'OKW alle 17:30, ma lo stato delle comunicazioni tedesche era tale che Blaskowitz la ricevette solo alle 11:00 del 18 agosto. Visto che le comunicazioni si erano svolte per radio, nel pomeriggio di quello stesso 18 agosto il servizio di decrittazioni di "Ultra" porté fornire al comando della Seventh Army statunitense in Provenza una trascrizione completa dei nuovi ordini tedeschi; Patch e Wise si trovarono a ragionare sul nuovo stato della situazione praticamente in contemporanea<ref>{{cita|Zaloga|p. 55}}.</ref><ref>{{cita|Clarke & Ross|pp. 134-135}}.</ref>.
=== Oltre la testa di ponte ===
Uno dei vantaggi dell'operazione fu l'utilizzo del [[Gran porto marittimo di Marsiglia|porto di Marsiglia]]. La rapida avanzata alleata dopo l'[[operazione Cobra]] e Dragoon rallentò fino ad arrestarsi nel settembre [[1944]] a causa di una carenza critica di rifornimenti. Migliaia di tonnellate di materiali vennero deviati a nord-ovest per compensare l'inadeguatezza delle strutture portuali e dei trasporti terrestri nell'Europa Settentrionale. Le linee ferroviarie della Francia meridionale vennero ripristinate, nonostante i gravi danni, verso il porto di Marsiglia, e diventarono un'importante linea di rifornimento per le truppe Alleate in avanzamento in Germania, fornendo circa un terzo di tutto il fabbisogno dell'esercito.▼
Gli ordini relativi alla 19. Armee prevedevano di far ripiegare verso nord il IV. Luftwaffen-Feldkorps lungo la sponda occidentale del Rodano e il LXXXV. Armeekorps (cui erano stati uniti i resti del LXII. Armeekorps dopo la perdita dei contatti con il suo quartier generale a Draguignan) lungo la sponda orientale; i resti della 242. Infanterie-Division dovevano difenedere Tolone fino all'ultimo, mentre Marsiglia sarebbe stata tenuta dalla 244. Infanterie-Division; le unità del LXII. Armeekorps rimaste a est della zona di invasione (la 148. e la 157. Reserve-Division) dovevano ripiegare in direzione dell'Italia e attestarsi sulle Alpi. Blaskowitz e Wise speravano di poter mettere in atto una ritirata ordinata, ripiegando a scaglioni su linee difensive prestabilite, ma la situazione volse al peggio sin dal subito. Intuendo la debolezza del nemico, già il 17 agosto Truscott aveva dato ordine al VI Corps di spingersi oltre le posizioni prestabilite della Blue Line: a ovest della testa di ponte la 3rd Division, i commando francesi e un Combat Command dell'appena sopraggiunta 1er DB, risalirono le vallate dei fiumi [[Real Martin]] e [[Gapeau]], infransero al resistenza di unità sparse della 242. Infanterie-Division e occuparono [[La Roquebrussanne]] il 18 agosto e [[Brignoles]] la mattina del 19 agosto; al centro, la 45th Division uscì fuori dalla zona di Le Luc - [[Vidauban]] e avanzò verso nord incontrando poca resistenza raggiunendo il 10 agosto [[Barjols]]: l'avanzata sfondò la linea difensiva che la 19. Armee stava ancora cercando di formare, e portò avanti l'accerchiamento da nord di Tolone e Marsiglia. A est la 36th Division completò il rastrellamento della parte settentrionale della valle dell'Argens, spingendo unità da ricognizione verso nord e nord-est le quali non incontrarono alcuna resistenza significativa; questi rapporti spinsero Truscott a far entrare in azione la sua forza di sfruttamento mobile, la TF Butler, la mattina del 18 agosto: dopo aver raggiunto la zona di Barjols seguendo il percorso della 45th Division, la task force proseguì verso nord avanznado di dieci chilometri fino a portarsi oltre il corso del fiume [[Verdon (fiume)|Verdon]] quel pomeriggio; il giorno successivo l'unità riprese la marcia verso nord-ovest, superò il corso del fiume [[Durance (fiume)|Durance]] e prese le cittadine di [[Sisteron]] e [[Digne-les-Bains]] entro la fine della giornata. La resistenza tedesca fu quasi inesistente: a Digne i 400-500 membri della guarnigione tedesca (poliziotti e personale di retrovia), isolati e sotto assedio da parte dei partigiani francesi fin dal 14 agosto, si arresero poco dopo l'arrivo dei primi reparti statunitensi<ref>{{cita|Zaloga|p. 57}}.</ref><ref>{{cita|Clarke & Ross|pp. 128-133}}.</ref>.
La sera del 18 agosto Devers, Patch e de Lattre de Tassigny si incontrarono per stabilire un importante cambio dei piani alleati. Le decrittazioni fornite da "Ultra" non solo allontanavano qualsiasi timore di un imminente contrattacco alla testa di ponte alleata, ma indicavano che i tedeschi erano in piena ritirata lungo la valle del Rodano. Truscott stava insistendo con Patch perché le unità corazzate francesi venissero spostate sotto il suo comando in modo da affrettare l'inseguimento dei tedeschi in ritirata, ma Patch era preoccupato dalla situazione logistica, visto che lo sbarco dei rifornimenti nella testa di ponte non riusciva a tenere il passo dell'inaspettata rapidità dell'avanzata del VI Corps oltre la Blue Line. Oltre a rivendicare il diritto di tenere tutte le forze francesi sotto il suo comando, de Lattre insistette perché al 2e corps d'armée venisse consentito di portare avanti la sua missione originaria, ovvero catturare i porti di Tolone e Marsiglia e garantire così l'afflusso dei rifornimenti alle forze alleate<ref>{{cita|Zaloga|pp. 58-}}.</ref><ref>{{cita|Clarke & Ross|pp. 133-}}.</ref>.
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▲Uno dei vantaggi dell'operazione fu l'utilizzo del [[Gran porto marittimo di Marsiglia|porto di Marsiglia]]. La rapida avanzata alleata dopo l'[[operazione Cobra]] e Dragoon rallentò fino ad arrestarsi nel settembre [[1944]] a causa di una carenza critica di rifornimenti. Migliaia di tonnellate di materiali vennero deviati a nord-ovest per compensare l'inadeguatezza delle strutture portuali e dei trasporti terrestri nell'Europa Settentrionale. Le linee ferroviarie della Francia meridionale vennero ripristinate, nonostante i gravi danni, verso il porto di Marsiglia, e diventarono un'importante linea di rifornimento per le truppe Alleate in avanzamento in Germania, fornendo circa un terzo di tutto il fabbisogno dell'esercito.
== Note ==
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