Operazione Dragoon: differenze tra le versioni
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Schwerin impiegò tutta la giornata del 15 agosto per mettere assieme battaglioni prelevati qui e là, fino a mettere in campo un reggimento piuttosto disorganizzato che si mise in marcia verso Le Muy alle 07:00 del 16 agosto. Mezz'ora dopo i tedeschi incapparono negli avamposti dei paracadutisti statunitensi a Les Arcs, dando inizio a una battaglia durata tutto il giorno: costantemente rinforzati da reparti e veicoli in arrivo dalle spiagge dello sbarco, gli statunitensi respinsero tutti gli attacchi e a sera il ''Kampfgruppe'' di Schwerin aveva perso metà delle truppe e la maggior parte dell'equipaggiamento pesante; approfittando del buio, i tedeschi si sganciarono e si ritirarono. Il battaglione trasporti tedesco asserragliato a Le Muy aveva resistito per tutta la notte tra il 15 e il 16 agosto e la mattina seguente agli attacchi dei paracadutisti alleati, ma capitolò nel pomeriggio del 16 agosto una volta che in zona furono arrivati i carri armati aggregati alla 45th Division. Il quartier generale del LXII. Armeekorps a Draguignan non fu mai soccorso: un battaglione di paracadutisti statunitensi occupò il paese alle 23:00 del 16 agosto, catturando buona parte dello stato maggiore dell'unità; lo stesso generale Neuling venne catturato nel pomeriggio del 18 agosto mentre tentava di svicolare tra le linee nemiche. Per tutta la giornata del 16 agosto gli statunitensi si dedicarono a consolidare le loro posizioni lungo la Blue Line: la 3rd Division e i commando francesi sulla sinistra affrontarono reparti della 242. Infanterie-Division trincerati su terreno impervio, raggiungendo a sera i propri obiettivi di [[Gonfaron]] e [[Le Lavandou]]; al centro la 45th Division occupò le posizioni previste sul Massiccio dei Maures, ed entro il 17 agosto rilevò gli aviotrasportati nella valle dell'Argens. La 36th Division sulla destra occupò l'abitato di Saint-Raphaël alle 09:30 e quello di Fréjus alle 13:30, ma passò il resto del 16 agosto a eliminare nel corso di violenti combattimenti i reparti della 242. Infanterie-Division asserragliati nei bunker della zona; la 148. Reserve-Division inviò un battaglione da Cannes al contrattacco contro il fianco destro della 36th Division lungo la strada costiera, ma l'azione fu rapidamente respinta dagli statunitensi che si attestarono a [[Mandelieu-la-Napoule|La Napoule]]. A causa dello strapotere aereo alleato la Luftwaffe poteva azzardare solo qualche bombardamento mordi-e-fuggi sfruttando i periodi di [[crepuscolo]], ma i risultati furono deludenti: l'unico successo fu ottenuto la sera del 15 agosto quando un bombardiere Do-217 affondò con un missile antinave una [[Landing Ship Tank]] nel settore Camel, causando una quarantina di vittime; gli Alleati avevano sviluppato sistemi di ''[[jamming]]'' per disturbare i sistemi di guida dei missili tedeschi e, dopo aver perso una mezza dozzina di velivoli in tre giorni senza altri risultati, la Luftwaffe rinunciò agli attacchi alla testa di ponte<ref>{{cita|Zaloga|pp. 51-54}}.</ref><ref>{{cita|Clarke & Ross|pp. 118-121}}.</ref>.
Il 16 agosto l'alto comando delle forze armate tedesche ([[Oberkommando der Wehrmacht]] o OKW) analizzò davanti a Hitler il fosco quadro della situazione in Francia: la controffensiva dell'operazione Lüttich in Normandia era fallita e, con l'avanzata della Third Army statunitense orami giunta alla linea della Senna, le principali unità tedesche nel nord della Francia rischiavano l'accerchiamento nella [[sacca di Falaise]] in via di formazione. L'annientamento delle forze tedesche in Normandia avrebbe reso impossibile la ritirata dell'Hereesgruppe G verso nord, e gli sbarchi dell'operazione Dragoon impedivano ora una ritirata dello stesso in direzione dell'Italia: i tedeschi erano davanti alla prospettiva di perdere buona parte delle loro forze a occidente e di lasciare sguarniti i confini a ovest della Germania. Capovolgendo in maniera inaspettata i suoi continui ordini a resistere a oltranza, quel 16 agosto Hitler diede infine con riluttanza l'autorizzazione ad attuare una ritirata strategica delle truppe tedesche, in pratica consentendo l'abbandono senza combattere di circa due terzi del territorio francese: l'Heeresgruppe G, in particolare, ricevette l'ordine di arretrare tutte le sue forze lungo la linea dei fiumi Senna, [[Yonne (fiume)|Yonne]] e [[Canal de Bourgogne]], lasciando tuttavia forti guarnigioni nelle principali zone fortificate di sua competenza sulla costa dell'Atlantico<ref group="N">Ovvero [[La Rochelle]] e l'[[estuario della Gironda]], che si aggiungevano ai porti di [[Brest (Francia)|Brest]], [[Lorient]] e [[Saint-Nazaire (Loira Atlantica)|Saint-Nazaire]] nella zona a nord della Loira.</ref> nonché truppe a Marsiglia e Tolone per difendere le città il più a lungo possibile. L'ordine di ritirata tanto atteso da Blaskowitz fu trasmesso dall'OKW alle 09:40 del 17 agosto, sempre tramite la rete di comunicazione della Kriegsmarine che era l'unica a funzionare adeguatamente; il comando dell'Heeresgruppe G ricevette la prima parte dell'ordine, contenente le istruzioni per il ripiegamento della 1. Armee dalla costa dell'Atlantico, alle 11:15. La seconda parte dell'ordine, relativa al ripiegamento della 19. Armee, fu trasmessa dall'OKW alle 17:30, ma lo stato delle comunicazioni tedesche era tale che Blaskowitz la ricevette solo alle 11:00 del 18 agosto. Visto che le comunicazioni si erano svolte per radio, nel pomeriggio di quello stesso 18 agosto il servizio di decrittazioni di "Ultra" porté fornire al comando della Seventh Army statunitense in Provenza una trascrizione completa dei nuovi ordini tedeschi; Patch e Wiese si trovarono a ragionare sul nuovo stato della situazione praticamente in contemporanea<ref>{{cita|Zaloga|p. 55}}.</ref><ref>{{cita|Clarke & Ross|pp. 134-135}}.</ref>.
=== Oltre la testa di ponte ===
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La sera del 18 agosto Devers, Patch e de Lattre de Tassigny si incontrarono per stabilire un importante cambio dei piani alleati. Le decrittazioni fornite da "Ultra" non solo allontanavano qualsiasi timore di un imminente contrattacco alla testa di ponte alleata, ma indicavano che i tedeschi erano in piena ritirata lungo la valle del Rodano. Truscott stava insistendo con Patch perché le unità corazzate francesi venissero spostate sotto il suo comando in modo da affrettare l'inseguimento dei tedeschi in ritirata, ma Patch era preoccupato dalla situazione logistica, visto che lo sbarco dei rifornimenti nella testa di ponte non riusciva a tenere il passo dell'inaspettata rapidità dell'avanzata del VI Corps oltre la Blue Line. Oltre a rivendicare il diritto di tenere tutte le forze francesi sotto il suo comando, de Lattre insistette perché al 2e corps d'armée di de Larminat venisse consentito di portare avanti la sua missione originaria, ovvero catturare i porti di Tolone e Marsiglia e garantire così l'afflusso dei rifornimenti alle forze alleate; vista la situazione logistica in peggioramento, i piani originari vennero non solo riconfermati ma accelerati, in modo che i tedeschi non avessero il tempo per mettere in piedi una difesa organizzata dei porti. Il completamento dello sbarco del 2e corps d'armée, originariamente previsto per il 25 agosto, fu accelerato al massimo ed entro la notte del 18 agosto le truppe francesi erano quasi tutte a terra, anche se prive di metà dei veicoli e dell'equipaggiamento pesante previsto; contemporaneamente, Truscott ricevette l'ordine di inviare la 3rd Division ad [[Aix-en-Provence]] per poteggere il fianco settentrionale dell'attacco francese, mentre la 45th Division doveva spingersi oltre la Durance e la 36th Division marciare su Genoble sulla scia della TF Butler; la 1st Airborne Task Force, rinforzata dala First Special Service Force, fu spostata sul lato orientale della testa di ponte con l'incarico di completare la liberazione della [[Costa Azzurra]] fino al confine franco-italiano<ref>{{cita|Zaloga|pp. 58-59}}.</ref><ref>{{cita|Clarke & Ross|pp. 133-137}}.</ref>.
Il piano originario prevedeva di catturare i porti in successione, prima Tolone e poi Marsiglia, ma visto il rapido disfacimento della ressitenza tedesca de Lattre e de Larminat misero in piedi un attacco generale su tutto il fronte. Il primo obiettivo era [[Hyères]], nove chilometri a est di Tolone, verso cui mosse il 19 agosto un reggimento rinforzato della 1er DMI
Nel mentre, un reggimento distaccato dalla 3e DIA stava procedendo verso Marsiglia insieme alle colonne corazzate della 1er DB. Il generale [[Hans Schaefer]] teneva la città con circa {{M|13000}} uomini della Wehrmacht; la città aveva fortificazioni dal lato di terra molto meno estese di quelle di Tolone, ma soprattutto aveva una popolazione di circa mezzo milione di persone esasperata dalla brutale occupazion tedesca e galvanizzata dalle notizie che provenivano da Parigi, dove il 19 agosto la Resistenza aveva fatto partire [[Liberazione di Parigi|una sollevazione popolare]]. Dopo un'avanzata praticamente incontrastata, il 21 agosto i reparti francesi arrivarono nei sobborghi della città nelle vicinanze di [[Auriol]]; non appena si sparse la notizia, la mattina del 22 agosto a Marsiglia esplose una rivolta spontanea: i rivoltosi avevano poche armi, ma la guarnigione non era sufficientemente numerosa da poterli reprimere e, la mattina del 23 agosto, l'avanguardia della 3e DIA entrò in città dal lato orientale accolta dalle acclamazioni della folla, mentre i tedeschi ripiegavano nelel fortificazioni allestite dal lato del mare. Fallito un primo negoziato, i francesi fecero affluire in città il resto della 3e DIA liberato dall'assedio di Tolone, iniziando a espugnare i capisaldi tedeschi uno a uno; la resa formale di Schaefer avvenne infine la mattina del 28 agosto. La [[battaglia di Marsiglia (1944)|battaglia di Marsiglia]] costò ai francesi {{M|1825}} tra morti e feriti, mentre {{M|11000}} tedeschi furono fatti prigionieri. I tedeschi avevano demolito le strutture portuali e ingombrato la rada con mine e reliti di navi affondate, ma lavorando alacremente gli Alleati riaprirono il porto al traffico navale il 15 settembre; entro la fine di settembre Marsiglia era già in grado di ricevere oltre {{M|100000}} tonnellate di merci, salite in ottobre a {{M|500000}} tonnellate al mese<ref>{{cita|Zaloga|pp. 62-69}}.</ref><ref>{{cita|Clarke & Ross|pp. 140-142}}.</ref>.
== Conseguenze ==
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