Operazione Dragoon: differenze tra le versioni
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=== La reazione tedesca ===
I quartieri generali dell'Heeresgruppe G a Tolosa e della 19. Armee ad Avignone furono messi in allerta dalle manovre diversive alleate poco prima della mezzanotte del 15 agosto, ricevendo poi alle 04:30 rapporti di intelligence dal comando tedesco in Italia che segnalavano la partenza di aerei da trasporto carichi di paracadutisti. Rapporti preliminari circa i lanci attorno a Le Muy arrivarono ad Avignone intorno alle 06:00 ma, a causa della perdita dei contatti con il quartier generale del LXII. Armeekorps a Draguignan, Wiese ricevette notizie certe degli sbarchi solo alle 10:30. Dalle 08:00 in poi i sabotaggi dei partigiani interruppero del tutto le comunicazioni telefoniche tra il comando di Blaskowitz e quello di Wiese, mentre quelle radio si rivelarono alquanto precarie; in effetti, per tutto il 15 agosto Blaskowitz ricevette notizie dal fronte dell'invasione solo tramite l'OB West a Parigi, che a sua volta le riceveva dalla rete di comunicazioni navale della Kriegsmarine. Blaskowitz ordinò subito di ritirare truppe dalle coste occidentali e di instradarle in direzione della valle del Rodano: ufficialmente per preparare un contrattacco, in realtà per dare avvio a una ritirata generale. Nel frattempo, Wiese convocò il generale [[Richard von Schwerin]], comandante della [[189. Infanterie-Division (Wehrmacht)|189. Infanterie-Division]] in corso di trasferimento dalla zona a ovest del Rodano, e gli ordinò di assemblare tutte le truppe in grado di muovere in un ''[[Kampfgruppe]]'': abbastanza ottimisticamente, Wiese ordinò a Schwerin di avanzare lungo la valle dell'Argens, soccorrere il quartier generale del LXII. Armeekorps, distruggere i reparti aviotrasportati scesi a Le Muy e poi contrattaccare gli statunitensi sbarcati nel settore di Saint-Raphaël. Schwerin impiegò tutta la giornata del 15 agosto per mettere assieme battaglioni prelevati qui e là, fino a mettere in campo un reggimento piuttosto disorganizzato che si mise in marcia verso Le Muy alle 07:00 del 16 agosto. Mezz'ora dopo i tedeschi incapparono negli avamposti dei paracadutisti statunitensi a Les Arcs, dando inizio a una battaglia durata tutto il giorno: costantemente rinforzati da reparti e veicoli in arrivo dalle spiagge dello sbarco, gli statunitensi respinsero tutti gli attacchi e a sera il ''Kampfgruppe'' di Schwerin aveva perso metà delle truppe e la maggior parte dell'equipaggiamento pesante; approfittando del buio, i tedeschi si sganciarono e si ritirarono<ref>{{cita|Zaloga|pp. 50-51}}.</ref><ref>{{cita|Clarke & Ross|pp. 105-108}}.</ref>.
Il 16 agosto l'alto comando delle forze armate tedesche ([[Oberkommando der Wehrmacht]] o OKW) analizzò davanti a Hitler il fosco quadro della situazione in Francia: la controffensiva dell'operazione Lüttich in Normandia era fallita e, con l'avanzata della Third Army statunitense orami giunta alla linea della Senna, le principali unità tedesche nel nord della Francia rischiavano l'accerchiamento nella [[sacca di Falaise]] in via di formazione. L'annientamento delle forze tedesche in Normandia avrebbe reso impossibile la ritirata dell'Hereesgruppe G verso nord, e gli sbarchi dell'operazione Dragoon impedivano ora una ritirata dello stesso in direzione dell'Italia: i tedeschi erano davanti alla prospettiva di perdere buona parte delle loro forze a occidente e di lasciare sguarniti i confini a ovest della Germania. Capovolgendo in maniera inaspettata i suoi continui ordini a resistere a oltranza, quel 16 agosto Hitler diede infine con riluttanza l'autorizzazione ad attuare una ritirata strategica delle truppe tedesche, in pratica consentendo l'abbandono senza combattere di circa due terzi del territorio francese: l'Heeresgruppe G, in particolare, ricevette l'ordine di arretrare tutte le sue forze lungo la linea dei fiumi Senna, [[Yonne (fiume)|Yonne]] e [[Canal de Bourgogne]], lasciando tuttavia forti guarnigioni nelle principali zone fortificate di sua competenza sulla costa dell'Atlantico<ref group="N">Ovvero [[La Rochelle]] e l'[[estuario della Gironda]], che si aggiungevano ai porti di [[Brest (Francia)|Brest]], [[Lorient]] e [[Saint-Nazaire (Loira Atlantica)|Saint-Nazaire]] nella zona a nord della Loira.</ref> nonché truppe a Marsiglia e Tolone per difendere le città il più a lungo possibile. L'ordine di ritirata tanto atteso da Blaskowitz fu trasmesso dall'OKW alle 09:40 del 17 agosto, sempre tramite la rete di comunicazione della Kriegsmarine che era l'unica a funzionare adeguatamente; il comando dell'Heeresgruppe G ricevette la prima parte dell'ordine, contenente le istruzioni per il ripiegamento della 1. Armee dalla costa dell'Atlantico, alle 11:15. La seconda parte dell'ordine, relativa al ripiegamento della 19. Armee, fu trasmessa dall'OKW alle 17:30, ma lo stato delle comunicazioni tedesche era tale che Blaskowitz la ricevette solo alle 11:00 del 18 agosto. Visto che le comunicazioni si erano svolte per radio, nel pomeriggio di quello stesso 18 agosto il servizio di decrittazioni di "Ultra"
=== Oltre la testa di ponte ===
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