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'''Knut''' ([[Berlino]], 5 dicembre [[2006]] - [[Berlino]], 19 marzo [[2011]]<ref>[http://www.faz.net/-01px1s Eisbär Knut ist tot! FAZ.NET]</ref>) è stato un [[Ursus maritimus|orso polare]] nato in cattività al ''[[Zoologischer Garten Berlin]]''. Rifiutato dalla madre, è stato allevato dai guardiani dello zoo. Tra gli orsi polari nati allo zoo di Berlino, in oltre trent'anni Knut è stato il primo a sopravvivere all'infanzia. Allo stesso tempo è stato oggetto di una campagna mediatica internazionale, che lo ha trasformato in una grande attrazione turistica.<ref name="knutbbc1">{{cita web|autore=Tristana Moore|titolo=Baby bear becomes media star|data=23 marzo 2007|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/europe/6486993.stm|editore=[[BBC]]|accesso=26 novembre 2009}}</ref> Dopo che il quotidiano tedesco ''[[Bild]]'' ebbe riportato il pensiero di un attivista per i diritti degli animali, che apparentemente sembrava desiderare la morte del cucciolo d'orso, è scoppiata una vera indignazione mondiale ed i fan hanno espresso la loro volontà di far continuare a vivere l'orsacchiotto, facendolo allevare dagli umani. I bambini protestarono fuori dallo zoo e da tutto il mondo furono mandate e-mail e lettere che esprimevano la compassione per la vita del cucciolo.<ref name="reprieve"/>
Il fenomeno "Knutmania", oggetto di larga attenzione da parte dei [[mass media]], ha conquistato il mondo e ha portato alla creazione di numerosi giocattoli, DVD e libri.<ref name="cashcow"/> La vicenda del cucciolo ha determinato un significativo incremento dei profitti dello zoo di Berlino nel 2007, stimati per circa 5 milioni di euro.<ref name="stamp"/> Nello stesso anno, le visite allo zoo sono cresciute del 30%, rendendolo il più remunerativo di sempre nei suoi 163 anni di esistenza.<ref name="cult">{{cita news|titolo=Berlin Zoo culls creator of the cult of Knut
== Biografia ==
[[File:Knut006.jpg|thumb|Thomas Dörflein gioca con Knut il 31 maggio del [[2007]]]]
Knut è nato allo zoo di Berlino da un'orsa di vent'anni, Tosca, un'ex artista circense della Germania dell'Est nata in [[Canada]], e dal suo compagno tredicenne Lars, che inizialmente viveva al [[Tierpark Hellabrunn]] di [[Monaco di Baviera|Monaco]]. Dopo un [[gestazione|periodo di gestazione]] senza problemi, il 5 dicembre del [[2006]] sono nati Knut e il suo fratellino senza nome. Tosca, per ragioni sconosciute, aveva rifiutato i suoi cuccioli, abbandonandoli su una roccia nel recinto degli orsi polari.<ref name="cuddles">{{cita news|titolo=The little polar bear that grew too big for any more cuddles|pubblicazione=The Times|data=10 luglio 2007|url=http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article2050857.ece|accesso=26 novembre 2009|lingua=en|autore=Roger Boyes|urlmorto=sì}}</ref> I guardiani dello zoo salvarono i cuccioli tirandoli fuori dal recinto con una grande rete da pesca,<ref name="cuddles"/> ma il fratello di Knut morì quattro giorni dopo per un'infezione. Knut è il primo orso polare in oltre trent'anni ad essere nato e sopravvissuto nello zoo di Berlino. Della grandezza di un [[porcellino d'India]], passò i primi 44 giorni della sua vita in un'[[Unità neonatale di cura intensiva|incubatrice]] prima che il guardiano Thomas Dörflein potesse allevarlo.<ref>{{cita news|titolo=He's too cute to bear..|pubblicazione= [[The Daily Mirror]]|data=26 gennaio 2007|url=http://www.mirror.co.uk/news/topstories/tm_method=full%26objectid=18533016%26siteid=89520-name_page.html|accesso=26 novembre 2009|lingua=en}}</ref>
Le continue attenzioni di cui Knut aveva bisogno resero necessario non solo che Dörflein dormisse di notte su un materasso accanto alla cuccia, ma anche che giocasse con il cucciolo, gli facesse il bagno e lo nutrisse quotidianamente. La dieta di Knut iniziò con una bottiglia di latte in polvere per neonati miscelato con olio di fegato di merluzzo, ogni due ore, per poi passare, all'età di quattro mesi, a latte e farinata d'avena miscelato con vitamine e cibo per gatti.<ref name="dorflein"/><ref>{{cita web|url=http://cbs5.com/watercooler/Knut.polar.bear.2.282333.html|titolo=Knut The Polar Bear Delights Fans On First Day Out|data=23 marzo 2007|editore=[[CBS]]|accesso=26 novembre 2009|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090409103640/http://cbs5.com/watercooler/Knut.polar.bear.2.282333.html|dataarchivio=9 aprile 2009}}</ref> Dörflein accompagnava Knut durante le due apparizioni pubbliche quotidiane di un'ora, comparendo, quindi, in molti video e fotografie insieme al cucciolo. Divenne, di conseguenza, una celebrità secondaria in Germania<ref name="dorflein">{{cita web|titolo=Knut's Keeper Confesses: 'Sometimes I Could Hurl Him Against the Wall'|editore=''[[Der Spiegel]]''|data=11 aprile 2007|url=http://www.spiegel.de/international/zeitgeist/0,1518,476566,00.html|accesso=26 novembre 2009|lingua=en}}</ref> e si guadagnò la Medaglia al Merito di Berlino per le costanti cure prestate al cucciolo.<ref name="medal">{{cita web|titolo=Knut's Keeper Gets Medal: Arise, Sir Dörflein|editore=''[[Der Spiegel]]''|data=1º ottobre 2007|url=http://www.spiegel.de/international/zeitgeist/0,1518,508944,00.html|accesso=26 novembre 2009|lingua=en}}</ref> Dörflein morì per un [[attacco cardiaco]] il 22 settembre 2008 all'età di 44 anni.<ref>{{cita web|titolo=Knut's Keeper Thomas Dörflein Found Dead|editore=''[[Der Spiegel]]''|data =22 settembre 2008|url=http://www.spiegel.de/international/germany/0,1518,579812,00.html|accesso=26 novembre 2009|lingua=en}}</ref>
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Alla fine di marzo del 2007, dopo aver registrato Knut come [[marchio]], lo zoo di Berlino conseguì un incremento del valore delle proprie [[azioni]] alla [[Borsa di Berlino]], che aumentarono più del doppio: da un valore iniziale di circa 2.000 euro, arrivarono una settimana dopo a 4.820 euro.<ref name="stock">{{cita web|titolo=Berlin zoo stock leaps as polar bear fever grows|data=3 marzo 2007|editore=[[Reuters]]|url=http://www.planetark.org/dailynewsstory.cfm/newsid/41236/story.htm|accesso=26 novembre 2009|lingua=en|dataarchivio=10 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150910080849/http://www.planetark.org/dailynewsstory.cfm/newsid/41236/story.htm|urlmorto=sì}}</ref> Lo zoo riferì che il 2007 era stato il periodo più proficuo nella storia dei suoi 163 anni, con un aumento del numero dei visitatori del 30%.<ref name="cult"/> Quell'anno, Knut fece guadagnare allo zoo di Berlino quasi cinque milioni di euro, grazie sia all'incremento dei visitatori che alla quantità di merce venduta.<ref name="stamp"/>
Diverse aziende trassero profitto dall'attenzione generatasi intorno a Knut, sviluppando prodotti a tema, come suonerie e peluche.<ref name="channel4-sweet">{{cita web|titolo=Sweet as a Knut|editore=[[Channel 4]]|data=4 aprile 2007|url=http://www.channel4.com/news/articles/world/sweet%20as%20a%20knut/405367|accesso=10 agosto 2007|lingua=en|dataarchivio=27 dicembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081227035614/http://www.channel4.com/news/articles/world/sweet%20as%20a%20knut/405367|urlmorto=sì}}</ref> La famosa azienda di peluche [[Steiff]] produsse parecchi orsacchiotti Knut in tre misure e modelli: seduto, alzato e sdraiato. I primi 2.400 giocattoli prodotti, venduti esclusivamente allo zoo di Berlino, furono esauriti in soli quattro giorni.<ref name="cult"/> Il denaro guadagnato dall'affare con la Steiff era destinato al rinnovamento del recinto dell'orso polare allo zoo.<ref name="mania">{{cita web|autore=Andrea Zammert|titolo=Knut Mania Sweeps the Globe|editore=''[[BusinessWeek]]''|data=8 maggio 2007|url=http://www.businessweek.com/globalbiz/content/may2007/gb20070508_938768.htm|accesso=26 novembre 2009|lingua=en}}</ref> L'azienda di dolciumi [[Haribo]] lanciò una caramella gommosa a forma di orso al gusto di [[lampone]], chiamata Cuddly Knut (Tenerone Knut), a partire dall'aprile 2007, impegnandosi a donare allo zoo dieci centesimi per ogni confezione di caramelle Knot vendute. Gli orsi gommosi si vendevano così bene che l'azienda, che aveva sede a Bonn, dovette espandere la produzione in una seconda fabbrica per poter soddisfare la domanda.<ref>{{cita web|titolo=Haribo expands Knut gummy bear production|editore=[[Reuters]]|data=20 aprile 2007|url=https://uk.reuters.com/article/domesticNews/idUKMOL06186920070420|accesso=26 novembre 2009|lingua=en|dataarchivio=26 dicembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081226022521/http://uk.reuters.com/article/domesticNews/idUKMOL06186920070420|urlmorto=sì}}</ref>
Knut è stato il soggetto di diverse canzoni popolari in Germania, tra cui quelle di maggiore successo ''Knut is Cute'' (''Knut è Carino'') e ''Knut, der kleine Eisbär'' (''Knut, il piccolo orso polare'') cantate da Kitty, una bambina di nove anni di [[Köpenick]], ma soprattutto ''Hier Kommt Knut'' di [[Frank Zander]].<ref name="Kitty-NR">{{cita web|titolo=Girl releases baby bear song|data=30 marzo 2007|editore=[[BBC]]|url=http://news.bbc.co.uk/cbbcnews/hi/newsid_6500000/newsid_6509300/6509383.stm|accesso=26 novembre 2009|lingua=en}}</ref><ref name="Kitty-Bild">{{cita web|titolo=Kitty singt Knut in die Hitparade|data=28 marzo 2007|url=http://www.bild.t-online.de/BTO/news/2007/03/28/eisbaer-knut-kitty/kinder-lied-hitparade.html|editore=''[[Bild-Zeitung]]''|accesso=26 novembre 2009|lingua=de|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071026050840/http://www.bild.t-online.de/BTO/news/2007/03/28/eisbaer-knut-kitty/kinder-lied-hitparade.html|dataarchivio=26 ottobre 2007}}</ref> In [[Gran Bretagna]], il musicista e comico [[Mitch Benn]] ha eseguito tre canzoni su Knut per la serie satirica ''[[The Now Show]]'' sulla [[BBC Radio 4]]: ''The Baby Bear Must DIE!'' (''Il cucciolo di orso deve MORIRE'')<ref>{{cita TV|titolo=23 marzo 2007|trasmissione=The Now Show |wktrasmissione=The Now Show }}</ref>, ''Knut Isn't Cute Anymore'' (''Knut non è più carino'')<ref>{{cita TV|titolo=11 aprile 2008 |trasmissione=The Now Show |wktrasmissione=The Now Show }}</ref> e ''Goodbye Knut'' (''Addio Knut'') – una [[power ballad]] sul trasferimento di Knut allo zoo di [[Neumünster]].<ref>{{cita TV|titolo=5 dicembre 2008 |trasmissione=The Now Show |wktrasmissione=The Now Show }}</ref> Un giornalista della radio e televisione pubblica regionale [[Rundfunk Berlin-Brandenburg]] (RBB), cura la manutenzione di un blog con aggiornamenti sull'orso polare in [[Lingua tedesca|tedesco]], [[Lingua inglese|inglese]] e [[Lingua spagnola|spagnolo]]. La RBB si occupa anche di un programma televisivo settimanale trasmesso in Germania, dedicato al cucciolo di orso polare. Knut è anche stato il soggetto di parecchi DVD, come "''Knut - Stories from a Polar Bear's Nursery''" ("Knut – Racconti dall'asilo dell'orso polare"), ed è apparso sulla copertina dell'edizione tedesca della rivista ''[[Vanity Fair (rivista statunitense)|Vanity Fair]]'' del 29 marzo 2007, che includeva diverse pagine sulla vita del cucciolo.<ref name="stock"/>
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