Valle dei Cavalieri: differenze tra le versioni

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La '''valle dei cavalieri''' è un area di antichi borghi medievali fortificati da [[casatorre|casetorri]], nell'[[Appennino tosco-emiliano]], situata sull'[[Alta Vald'Enza]] e [[Val Cedra]] tra le province attuali di [[Parma]] e [[Reggio_emilia|Reggio]] ([[Emilia Romagna|Emilia]], [[Italia]]) ed anticamente tra le [[Terre Matildiche]] dei [[Canossiani]].

Zona storicamente indipendente costituita da una confederazione di '''communi militum''' presieduti da cavalieri e mercenari, autogovernatasi praticamente per 1000 anni. Il territorio delle '''Valli dei Cavalieri''' è costituito dal sistema orografico appenninico dei corsi dell' [[fiume Enza|Enza]] e [[torrente_cedra|Cedra]]. Questo territorio era affidato al governo delle più nobili famiglie del luogo di antica investitura [[Matildica]], che, in cambio di sorveglianza dei confini e di fornitura ai signori di [[Parma]] di milizie a cavallo, godevano, sulle ''Valli'', di sovranità praticamente illimitata. Le prime tracce di scritti relativi alle Valli dei Cavalieri risalgono all’anno [[1039]]. Nei secoli seguenti tale sistema si consolida in modo tale da mantenere la propria struttura “amministrativa”, con tanto di Commissario, invariata sino a tempi moderni.

Con l'unita' d'italia ''ab iure'' questi territori venivano annessi all'amministrazione italiana ma ''de facto'', per il loro scarso interesse economico, abbandonati e lasciati a se' stantistessi per quasi 80 anni. In tempi piu' moderni ebbe rilievo storico tutta lal'Alta vallataVald'Enza in quanto durante la [[seconda guerra mondiale]] fu parte della [[Linea Gotica]], teatro della piu' aspra contrapposizione tra Tedeschi e [[Partigiani]] che in queste foreste si erano dati ''alla macchia''.
 
[[Categoria:Provincia di Parma]]