Attilio Benfatto: differenze tra le versioni
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|Squadre =
{{Carriera sportivo
|1963-1966|S.C. Padovani|
|1966-1967 |{{Ciclismo Salamini 66-67}} |
|1968 |{{Ciclismo Kelvinator}} |
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|SquadreNazionali=
{{Carriera sportivo
|1964
|1966 |{{naz|
|1973-1976 |{{naz|CP|ITA}} | <small>pista</small>
}}
|Vittorie=
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{{MedaglieBronzo|[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1966|Nürburgring 1966]]|[[Campionati del mondo di ciclismo su strada - Cronometro a squadre maschile Dilettanti|Cronosq.]]}}
{{MedaglieCompetizione|Mondiali su pista}}
{{MedaglieArgento|[[Campionati del mondo di ciclismo su pista 1964|Parigi 1964]]|[[Campionati del mondo di ciclismo su pista - Inseguimento a squadre maschile|Ins.
{{MedaglieBronzo|[[Campionati del mondo di ciclismo su pista 1974|Montréal 1974]]|[[Campionati del mondo di ciclismo su pista - Mezzofondo maschile|Mezzofondo]]}}
|Aggiornato =
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|GiornoMeseMorte = 5 aprile
|AnnoMorte = 2017
|NoteMorte = <ref name=morto>[http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2017/5-aprile-2017/lutto-ciclismo-morto-benfatto-piu-volte-campione-italiano-pista-2401449133254.shtml Lutto nel ciclismo, morto Benfatto Più volte campione italiano su pista] Corriere.it</ref>
|Epoca = 1900
|Attività = ciclista su strada
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== Carriera ==
Benfatto esordì dedicandosi sia alla strada che alla pista con i colori della Società Ciclisti Padovani:<ref name=morto/><ref>{{museodelciclismo|1210}}</ref> ottenne buoni risultati a livello nazionale, diventando anche campione italiano nell'inseguimento a squadre. Ottenne più convocazioni a livello dilettantistico, ma nel settembre 1966 riuscì ad avere un contratto professionistico dalla squadra [[Salamini-Luxor TV]], nell'attesa dell'arrivo di [[Vittorio Adorni]].
Il 1967 fu un anno di apprendistato, al quale seguì un 1968 ricco di risultati, soprattutto al [[Giro d'Italia]]; le sue qualità lo fecero notare allo stesso Adorni, che lo inserì nella [[Scic (ciclismo)|Scic]]. In quel [[Giro d'Italia 1968|Giro]] si attestò al venticinquesimo posto, dopo essersi piazzato secondo a [[Brescia]], terzo a [[San Pellegrino Terme|San Pellegrino]] e primo nella tappa finale di [[Milano]].
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Il 1970 lo vide partecipare anche al [[Tour de France 1970|Tour de France]], dove si piazzò sessantesimo, oltre che al [[Giro d'Italia 1970|Giro d'Italia]] (cinquantasettesimo). Nel 1971 decise di ritornare al ciclismo su pista, per dedicarsi al [[mezzofondo (ciclismo)|mezzofondo]]; nel 1972 ritornò alla vittoria al [[Giro d'Italia 1972|Giro d'Italia]], aggiudicandosi la tappa di [[Reggio Calabria]]. Nel mezzofondo ottenne grandi risultati sia a livello nazionale sia mondiale: nel 1974 vinse la medaglia di bronzo iridata a [[Montréal]].
Lasciato il ciclismo su strada, continuò a correre su pista, senza ottenere tuttavia buoni risultati; oltre a ciò, rimediò un infortunio che lo convinse ad abbandonare la carriera di ciclista. È quindi stato un tecnico e dirigente a livello giovanile per l'Unione Ciclistica Mirano.<ref name=morto/>
== Palmarès ==
=== Strada ===
*[[
:Coppa Regole Spinale e Manez
*[[1966]] <small>(Dilettanti)</small>
:5ª tappa Giro del Piemonte dilettanti ([[Asti]] > [[Canale (Italia)|Canale]], cronometro)
:4ª tappa [[Tour de l'Avenir]]
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