L'assedio fu guidato dai due cugini [[Kalbiti]] [[Al-Hasan ibn Ammar al-Kalbi]] e [[Aḥmad b. Ḥasan Abi l-Husayn]]. Nel 962 Ahmad assediò e distrusse [[Taormina]], vendendo l'intera popolazione come schiavi e colonizzando l'area con reinsediamenti musulmani<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Anthony|cognome=Kaldellis|titolo=Streams of gold, rivers of blood : the rise and fall of Byzantium, 955 A.D. to the First Crusade|url=https://www.worldcat.org/oclc/960030673|accesso=17 febbraio 2021|data=2017|oclc=960030673|ISBN=978-0-19-025322-6}}</ref>. Dopo la [[Assedio di Taormina (962)|caduta di Taormina]], i Kalbiti si spostarono a nord, iniziando l'assedio di Rometta l'anno successivo. La città inviò un emissario all'imperatore bizantino [[Niceforo II Foca]], chiedendo aiuti militari e provviste. Niceforo rispose equipaggiando una flotta di circa 40.000{{formatnum:40000}} uomini, molti dei quali veterani della [[riconquista bizantina di Creta]], sotto il comando di [[Niceta Abalante]], mentre la cavalleria era comandata da [[Manuele Foca]]<ref name=":0" />. Nell'ottobre del 964, l'assedio fu rafforzato dalle truppe [[Berberi|berbere]] guidate dal governatore della Sicilia, [[Abū l-Qāsim al-Hasan|al-Hasan ibn Ali al-Kalbi]]<ref>{{Cita libro|nome=Heinz|cognome=Halm|titolo=The empire of the Mahdi : the rise of the Fatimids|url=https://www.worldcat.org/oclc/33968490|accesso=17 febbraio 2021|data=1996|editore=E.J. Brill|oclc=33968490|ISBN=90-04-10056-3}}</ref><ref name=":1">{{Cita libro|nome=Michael|cognome=Brett|titolo=The rise of the Fatimids : the world of the Mediterranean and the Middle East in the fourth century of the Hijra, tenth century CE|url=https://www.worldcat.org/oclc/45954266|accesso=17 febbraio 2021|data=2001|editore=Brill|oclc=45954266|ISBN=90-04-11741-5}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=A.|cognome=Metcalfe|titolo=The Muslims of medieval Italy|url=https://www.worldcat.org/oclc/650246468|accesso=17 febbraio 2021|data=2009|editore=Edinburgh University Press|oclc=650246468|ISBN=978-0-7486-2911-4}}</ref>. Il 25 ottobre, i bizantini e i musulmani si scontrano: i primi ebbero inizialmente il controllo della battaglia, tuttavia i musulmani furono presto in grado di sconfiggerli, presumibilmente uccidendo più di un quarto delle forze nemiche, compreso Manuele. I bizantini sopravvissuti tentarono di tornare alla loro flotta a [[Messina]], ma caddero in un'imboscata alla partenza nella [[Battaglia dello Stretto di Messina (965)|battaglia dello Stretto]] e furono sconfitti. Senza rinforzi, Rometta non riuscì a difendersi dai Kalbiti e cadde nel maggio del 965<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=https://www.degruyter.com/document/doi/10.1515/pmbz/html|titolo=Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit Online|sito=De Gruyter|lingua=en|accesso=17 febbraio 2021}}</ref>.