Gad (divinità): differenze tra le versioni

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Compaiono anche i nomi propri Gaddi (dove ''gaddî''/''gadî'' sono nomi [[ipocoristico|ipocoristici]], cioè abbreviati perché mancanti del nome di un dio<ref name="Aisthema" />) e Gaddiel ("la mia fortuna è Dio", riferito a [[El (divinità)|El]], Dio israelita<ref name="Aisthema" />), rispettivamente nelle tribù di [[Manasse (tribù)|Manasse]] e [[Zabulon (tribù)|Zabulon]] ({{passo biblico2|Numeri|13:10,11}}). Gaddì è menzionato anche in {{passo biblico2|2 Re|15,14.17}}<ref name="Aisthema" />.
 
[[Gad (divinità)|Gad]] era la divinità [[pagani|pagana]] della fortuna, che nella Bibbia viene ricondotta al culto di Dio, chiamato El o [[JHWH]].
 
AlloGad stessocorrispondeva tempoal [[genio (divinità)|genio]] di una persona, di un [[clan]], di una città o di un qualsiasi luogo sacro: si ha così Gad-[[Tadmor]] (antica Palmira), e Gad Taimi, la divinità tutelare di uno dei clan, i Bene-Bonna<ref name="Aisthema" />.

Tuttavia, non si deve supporre che Gad sia sempre stato considerato una divinità indipendente. Il nome era senza dubbio in origine un appellativo, che significa “il potere che assegna”. Quindi uno qualsiasi degli dei più grandi che si suppone favoriscano gli uomini potrebbe essere considerato il donatore di buona fortuna ed essere adorato sotto quel titolo; è possibile che [[Giove (astronomia)|Giove]], il pianeta, possa essere stato tale Gad così onorato, poiché tra gli arabi il pianeta Giove era chiamato la Fortuna maggiore (mentre [[Venere (astronomia)|Venere]] era chiamata la Fortuna minore).
 
Gad è il patrono di una località, di una montagna (Kodashim, trattato Hullin 40a), di un idolo (Genesis Rabbah, lxiv), di una casa o del mondo (Genesis Rabbah, lxxi.). Quindi "fortuna" può anche essere cattiva (Ecclesiaste Rabbah, vii. 26). Un giaciglio o un letto per questo dio della fortuna è menzionato nel trattato mishnaico Nedarim 56a.