Modello atomico di Rutherford: differenze tra le versioni

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Da considerazioni energetiche Rutherford ricavò che il raggio della carica centrale degli atomi d'[[oro]], che costituivano il bersaglio delle radiazioni nell'esperimento di Geiger e Marsden, doveva essere più piccolo di 3.,4 x× 10 <sup>−14</sup> m, mentre il [[raggio atomico]] per l'oro era conosciuto essere dell'ordine di 10<sup>−10</sup> m. Rutherford concluse che la carica doveva essere quindi concentrata in un volume molto piccolo rispetto alle dimensioni atomiche. Nel 1913 [[Henry Moseley]] mostrò che la carica nucleare era molto simile al [[numero atomico]] e successivamente [[Antonius van den Broek]] suggerì che il numero atomico corrispondeva alla carica nucleare.
 
Rutherford non attribuì alcuna struttura alle orbite degli elettroni; tuttavia menzionò il modello atomico di Hantarō Nagaoka, nel quale gli elettroni erano disposti in anelli, dimostrando che non sarebbero stati stabili.