Meandro: differenze tra le versioni

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Inserito il riferimento al flusso secondario per l'erosione del lato esterno del meandro
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[[File:Meandro.png|thumb|left|upright=0.6|Formazione ed evoluzione di un meandro]]
 
I meandri evolvono per effetto dell'[[erosione]]: la corrente erode la sponda concava, mentre depositi alluvionali si sedimentano su quella convessa. Partendo da un corso d'acqua rettilineo, l'origine di un meandro può essere determinata da numerosi aspetti: ostacoli nel letto del fiume che causano una maggiore erosione da un lato; terreno più soggetto a erosione in un tratto del fiume; periodo di grande afflusso d'acqua per via di precipitazioni abbondanti. Una volta generata anche una piccola curva, l'erosione prosegue per un effetto di feedback positivo: infatti, la linea di massima velocità della corrente si sposta sul lato concavo (esterno) per effetto della forza centrifuga, ede ilquesto terrenoprovoca dellaun spondainnalzamento vienedel erosolivello piùdell'acqua facilmenterispetto dandoal originelato adinterno una(come scarpatain piuttostoun ripidasecchio in rotazione). InMa casol'acqua diè essenzialmente ferma a contatto del pienafondo, daquindi questoesiste latoun possiamocanale averedi acqua ferma che connette il livello più facilmentealto sull'esterno del meandro con quello più basso all'interno. Questo innesta un [[:en:Secondary_flow|flusso secondario]] che tende a "mangiare" la tracimazionesponda delleesterna acquee fluvialia depositare i detriti sulla sponda interna. Einstein notò nel 1926 che questo fenomeno e laanalogo deposizioneal [[Effetto tazza di ventaglitè|paradosso delle foglie di rottatè]]. sullaIn pianaquesto modo l'erosione nella parte esterna dà origine ad una scarpata piuttosto ripida, quindi da questo lato possiamo avere più facilmente frane, con ulteriore alluvionaleerosione. Al contrario, sul lato convesso (interno) lail velocitàflusso dell'acquasecondario èdeposita minore,i permettendo ulteriore deposizione di sedimentosedimenti in forma di corpi di ghiaia o sabbia lenticolari inclinati verso il canale, che sovrapponendosi nel tempo formano la cosiddetta barra di meandro. La curvatura dell'alveo diventa quindi progressivamente più accentuata, fino a formare una sorta di "laccio" con un collo sempre più stretto. Questo fenomeno è facilmente riproducibile facendo scorrere un filetto di liquido su una lastra (come accade sul parabrezza dell'auto in caso di pioggia forte): il filetto tende a diventare sempre più tortuoso (mentre le gocce isolate scendono in line retta). <ref>{{Cita libro|titolo=Il taccuino del Dr. Watson ovvero: dove si nasconde la fisica nella vita di tutti i giorni?}}</ref>
[[File:Rio Negro meanders.JPG|thumb|right|300x300px|Il corso del Rio Negro (Brasile): notare l'abbondanza di "meandri morti" che occupano tutta la piana alluvionale del corso d'acqua.]]
Nel tempo, anche a causa di eventi [[alluvione|alluvionali]], si può avere il fenomeno del "taglio del meandro": il corso d'acqua si scava un nuovo alveo collegando l'alveo a monte a quello a valle nel punto in cui questi sono più prossimi (il "collo" del meandro). In tal modo la parte di alveo corrispondente al meandro viene tagliata fuori dalla corrente attiva e diviene una [[lanca]] (un braccio morto del fiume), che gradualmente viene interrata dalla progressiva sedimentazione fine.<br>