Parker Solar Probe: differenze tra le versioni

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|strumentazione = [[spettrometro]], [[magnetometro]] e telecamere ad alta risoluzione
}}
{{citazione|Si tratterà della prima missione diretta verso una stella: la nostra stella|[[Bruce Tsu-Rutani]], uno dei responsabili scientifici del Solar Probe presso il [[Jet Propulsion Laboratory]] di [[Pasadena (California)|Pasadena]], in [[California]]}}La '''Parker Solar Probe''' (abbreviata '''PSP'''; precedentemente '''Solar Probe''' , '''Solar Probe Plus''' o '''Solar Probe+''' ) è una sonda spaziale della [[NASA]] lanciata nel 2018 con la missione di effettuare osservazioni della corona esterna del Sole. Si avvicinerà entro 9,86 raggi solari (6,9 milioni di km o 4,3 milioni di miglia) dal centro del [[Sole]], ed entro il 2025 viaggerà, al massimo avvicinamento, ad una velocità di 690.000 km/h (430.000 mph), o 0,064% la velocità della luce.<ref>{{cita web|url=https://www.media.inaf.it/2018/11/06/parker-solar-probe-perielio/|titolo=Parker Solar Probe saluta il Sole da vicino|data=6 novembre 2018}}</ref>
Il progetto è stato annunciato nell'anno fiscale 2009. Il costo del progetto è di 1,5 miliardi di dollari. Il laboratorio di fisica applicata della [[Università Johns Hopkins|Johns Hopkins University]] ha progettato e costruito il veicolo spaziale, che è stato lanciato il 12 agosto 2018. È diventato il primo veicolo spaziale della NASA intitolato a una persona vivente, in onore del fisico [[Eugene Parker|Eugene Newman Parker]], professore emerito all'[[Università di Chicago]].
 
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Il concetto di Parker Solar Probe ha origine nel rapporto del 1958 del Fields and Particles Group ( [[Accademia nazionale delle scienze (Stati Uniti d'America)|National Academy of Sciences]] ' Space Science Board ) che proponeva diverse missioni spaziali tra cui "una sonda solare per passare all'interno del orbita di Mercurio per studiare le particelle e i campi in prossimità del Sole". Gli studi negli anni '70 e '80 ne hanno riaffermato l'importanza, ma è stato sempre posticipato a causa dei costi. ''Negli anni '90 è stata studiata una missione Solar Orbiter'' a costi ridotti e una missione ''Solar Probe'' più capace è stata uno dei fulcri dell'omonimo Programma Outer Planet/Solar Probe (OPSP) formulato dalla NASA alla fine degli anni '90. Le prime tre missioni del programma dovevano essere: il ''Solar Orbiter'' , la missione [[Pluto Kuiper Express]] da ricognizione della cintura di Plutone e Kuiper e la missione di astrobiologia Europa Orbiter focalizzata su [[Europa]] .
 
Il progetto originale della ''sonda solare'' utilizzava un aiuto gravitazionale di Giove per entrare in un'orbita polare che scendeva quasi direttamente verso il [[Sole]]. Mentre questo esplorava gli importanti poli solari e arrivava ancora più vicino alla superficie (3 <var>R</var> <sub>☉</sub>, ,un perielio di 4 <var>R</var> <sub>☉</sub> ), l'estrema variazione dell'irraggiamento solare rendeva una missione costosa e richiedeva un generatore termico a radioisotopi per l'energia. Il viaggio su Giove ha comportato anche una lunga missione ( 3+1 ⁄ 2,5 anni al primo perielio solare, 8 anni al secondo).
 
In seguito alla nomina di Sean O'Keefe ad [[amministratore della NASA]], l'intero programma OPSP è stato cancellato come parte della richiesta del presidente [[George W. Bush]] per il bilancio federale degli Stati Uniti per il 2003. L'amministratore O'Keefe ha citato la necessità di una ristrutturazione della NASA e dei suoi progetti, in linea con il desiderio dell'amministrazione Bush che la NASA si concentri nuovamente sulla "ricerca e sviluppo e affrontando le carenze di gestione".
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All'inizio degli anni 2010, i piani per la missione ''Solar Probe'' sono stati incorporati in un ''Solar Probe Plus'' a basso costo. La missione riprogettata utilizza molteplici assist gravitazionali di Venere per una traiettoria di volo più diretta, che può essere alimentata da pannelli solari. Ha anche un perielio più alto, riducendo le esigenze del sistema di protezione termica.
 
Nel maggio 2017, il veicolo spaziale è stato ribattezzato Parker Solar Probe in onore dell'astrofisico Eugene Newman Parker , che ha coniato il termine " [[vento solare]] ". La sonda solare è costata alla NASA 1,5 miliardi di dollari. Il razzo di lancio portava una dedica in memoria dell'ingegnere APL Andrew A. Dantzler che aveva lavorato al progetto.
 
== Obiettivi della missione ==