Davide Cova: differenze tra le versioni

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== La nascita del Partito Sardo d'Azione ==
 
Nel [[1919]], cessata la pubblicazione a Cagliari de ''Il Popolo Sardo'', Davide Cova fondava il quotidiano ''Il Solco'' dove venivano ancora riespressi i motivi della necessità di un'amministrazione autonoma tenendo conto dei problemi derivati dalla situazione geografica isolana,distaccata e poco collegata col resto d'Italia, per la sua condizione di isola lontana dal Governo centrale. Gli obiettivi comprendevano la promozione dell'azione dei sardi nei vari campi della cultura, del lavoro, dell'arte e un partito politico di sostegno alla causa sarda, per tentare di risolvere i numerosissimi problemi."Non si vuole il separatismo, la Sardegna sarebbe preda dei francesi e di altri, ma il sistema dei rapporti intercedenti con l'Italia dovrà essere cambiato, modificato ..."(E. Pilia). Davide Cova parla di un popolo che ha necessità di rapporti consoni ai bisogni della Sardegna e questo si realizza con l'autonomia per la quale dobbiamo essere preparati , tenendo conto che il Governo si è impegnato di presentare al Parlamento la nuova creazione giuridica(Il Popolo Sardo 1917).E ancora "La Sardegna deve trovare nella concordia del suo popolo la forza per sottrarsi all'asservimento. Sarebbe auspicabile l'istituzione di un Consiglio Regionale con sede in Cagliari."(Il Solco 1919)Il Movimento a Cagliari è attivissimo ed ha ormai tracciate le linee guida di Partito Sardo D'Azione , con tanto di statuto da perfezionare. Nuovi sostenitori si avvicinavano, a Cagliari, attratti dalle idee, e non mancano i reduci della Prima Guerra Mondiale, appartenenti alla Federazione Sarda Combattenti del Movimento Nazionale Combattenti, che rivendicano assistenza e riconoscimenti mai corrisposti, essendo demoralizzati, dopo l'esperienza della guerra,e ritrovandosi, molti di loro, senza lavoro, afflitti per la perdita dei compagni d'armi. Davide Cova aveva perso ben dodici amici, atleti dell'Amsicora e il suo carissimo amico Attilio Deffenu, col quale aveva ideato l'autonomia sarda e fondato il "Sardegna". Deffenu fu sindacalista a Milano nello stesso periodo in cui lui era studente al Politecnico e fu uno degli interventisti più accesi.Dopo la guerra Lussu e Mastino con Davide Cova si frequentavano e nacque l'idea dell'accorpamento degli appartenenti alla Federazione Sarda Combattenti con il Partito Sardo D'Azione preesistente.I Combattenti avevano tenuto il terzo congresso a Macomer nel 1920 e a dicembre dello stesso anno Lussu, Delegato Provinciale della Federazione Combattenti di Cagliari scrive alle Sezioni Combattenti e ai Delegati mandamentali della Provincia, che era stata stabilita la creazione del Partito Sardo D'Azione e "che ogni sezione dovrebbe risultare così costituita(iscritti in due separati registri)1- La Sezione Combattenti e smobilitati)2-La Sezione degli aderenti al Partito Sardo D'Azione.Il complesso forma il Partito Sardo D'Azione che avrà a fianco le proprie organizzazioni economiche.Con questo i Combattenti non cessano di essere tali, ma rimangono sempre uniti per i loro interessi di classi e come nucleo fondamentale... "E ancora: "Alle assemblee di partito dovranno essere ammessi tutti gli iscritti. I Combattenti e gli Smobilitati però, per la tutela dei loro speciali interessi, avranno assemblee proprie"(Come si può notare, i due componenti continuano ad essere distinti come due entità politiche, da un lato il Partito Sardo D'Azione, dall'altro il Movimento Combattenti , il che dimostra che il Partito Sardo D'Azione era preesistente.) Firmato:(Per la Giunta Esecutiva il Delegato Provinciale Emilio Lussu).Tra il 1920 e il [[1921]] si registra giuridicamente il [[Partito Sardo d'Azione]] con [[Davide Cova]], [[Camillo Bellieni]], [[Emilio Lussu]] e altri compagni. Le date del convegno e della registrazione sono stabilite per i giorni 17 e 18 Aprile 1921, il luogo prescelto è la città di Oristano, per la sua importanza simbolica in quanto patria della Giudicessa Eleonora, colei che tentò di unificare la Sardegna, combattendo aspramente contro gli Aragonesi per renderla indipendente.La sede della registrazione fu il tribunale di Oristano.L'amicizia di [[Davide Cova]] con Lussu risale ad anni prima della guerra, poi consolidatasi quando dal 1919 Lussu con [[Pietro Mastino]], entrambi giovani avvocati, andarono ad abitare a Cagliari nella piazza Costituzione, a poca distanza dal suo studio professionale d'ingegnere, sito nella vicina piazza Martiri. Le nuove idee del Movimento sardo diffuse dai giornali ''Il Popolo Sardo'' e ''Il Solco'' che promuovevano un nuovo modo di affrontare i problemi atavici dell'Isola impegnano gli studiosi della"Questione Sarda" nella Cagliari, da sempre luogo d'afflusso di studenti e professionisti isolani, divenuta in quel periodo punto d'incontro di molti. Alle elezioni del 1920 il successo si ebbe con quattro parlamentari sardi in Parlamento e dovunque nell'Isola si osservò una rinata fiducia. Nei congressi di quegli anni Davide Cova definiva la Sardegna: "Cuore del Mediterraneo" per la sua centralità geografica nel mare e sosteneva la necessità di creare infrastrutture strade e porti per rendere più facili i collegamenti.
 
A [[Oristano]] nel 1920 definì la città "Cuore dell'Isola", per la sua posizione di quasi equidistanza dagli altri centri, e per la sua funzione simbolica in quanto patria della giudice [[Eleonora D'Arborea]], la promulgatrice del primo codice di leggi sardo. Preparato lo Statuto, l'anno dopo, a Oristano, nel congresso del 17, 18 aprile del 1921 il Partito Sardo d'Azione nacque ufficialmente. Quindi sulle linee fondamentali del programma tracciate in precedenza, continuando l'opera pedagogica e divulgativa dell'idea autonomista, il Partito andava a organizzarsi con diverse sezioni nell'Isola, registrando tra gli iscritti anche la maggior parte degli ex combattenti sardi guidati da Lussu, Bellieni e altri ex combattenti.Il successo del Partito Sardo suscitò l'antagonismo dei raggruppamenti fascisti che dal 1919 andavano costituendosi in tutta la Sardegna e in particolare a Cagliari, dove. Davide Cova fu aggredito da un gruppo di squadracce armate. Ferito,molto riuscìattive a sfuggire agli aggressoriCagliari e nascondersi,nell'Iglesiente. aSostenute curarsidalla constampa acqualocale edistruggevano aceto;le fusedi poiavversarie informatoe che,praticavano conlo falsescontro accuse intendevano farlo arrestarefisico. LeFerito, squadracceriuscì eranoa diventatesfuggire attiveagli soprattutto a Cagliariaggressori e nell'Iglesientenascondersi, sostenutea dallacurarsi propagandacon cheacqua ine loro favore facevaaceto, inquindi quel periodo, qualche periodico ma ancheraggiunto il quotidianoPorto, locale:nella praticavanonotte lo scontro fisico controvò l'avversario politico,imbarco nesulla distruggevano leprima sedinave denunciatein comepartenza. luogo di riunione di sovversivi.I Sardisti, in particolare, erano apertamente accusati di voler distruggere l'unità nazionale: il giornale ''Il Solco'' fu bruciato in piazza, la sede distrutta e .Davide Cova, scampato all'arresto, riuscì a mettersi in salvo: fuggì prima a Tunisi, poi a Milano. Rientrato in Sardegna nel 1923 si trasferì aad Oristano, doveuna presecittadina ladi residenza,circa superatodiecimila abitanti. Superato un concorso al posto di ingegnere-capo dell'Ufficio tecnico municipale. In realtà non aveva collaboratori ma si ritrovò a dover realizzare molte opere necessarie alla città: l'acquedotto (per il quale fece studi sull'[[Acquedotto pugliese|acquedotto delle Puglie]], allora il più grande ed efficiente d'Europa), il caseggiato della scuola elementare, i giardini pubblici, il monumento ai Caduti, numerosi edifici, aziende agricole, opere di bonifica e di trasformazione fondiaria, ecc. Nel 1929 fu allontanato dall'incarico per non aver ritirato la tessera del PNF.
 
==La Scuola d'arte applicata di Oristano==