Leffe: differenze tra le versioni

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La grande quantità di materiale fossile spinse quindi numerosi ricercatori a frequentare periodicamente le locali miniere di lignite, tanto che nel corso degli anni emersero quantità sempre crescenti di reperti, ora custoditi presso i musei di [[Museo civico di storia naturale (Milano)|storia naturale di Milano]] e di [[Museo di scienze naturali (Bergamo)|Bergamo]].
 
Inoltre, carotaggi effettuati nel [[1991]] in una fornace dismessa della zona, permisero di accertare la presenza di alberi ormai estinti in Europa, ma ancora esistenti nel continente asiatico ed americano<ref>{{cita web|url=http://www.comune.leffe.bg.it/allegati/Storia_Leffe_784_1953.pdf|titolo=La storia dell'antico lago di Leffe |autore= Cesare Ravazzi |editore=Comune di Leffe|accesso=9 febbraio 2015|dataarchivio=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304131945/http://www.comune.leffe.bg.it/allegati/Storia_Leffe_784_1953.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Circa un milione di anni fa, cedette l'argine posto tra l'Agro di Casnigo e la località ''Prato Colle'', svuotando completamente il bacino. Successivamente, in un periodo compreso tra 950.000 e 870.000 anni fa, nella zona ebbe a riformarsi un altro bacino, molto più piccolo del precedente e ribattezzato ''Lago di Cà Manot'' per via della località omonima in cui si trovava. Questo venne a crearsi per via dell'innalzamento della conoide alluvionale del fiume Serio che, gonfio per lo scioglimento dei ghiacciai che in quel tempo arrivavano fino a [[Ponte Nossa]], ostruì nuovamente lo sbocco della conca.