Milite Ignoto (Italia): differenze tra le versioni

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Spiegazione cit. di Devoto. Interpretazione ragionata di una certa simbologia del Milite Ignoto.
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=== La designazione della salma ===
Secondo le istruzioni del ministero le undici bare, identiche per forma e per dimensioni, furono riunite nella [[Basilica di Santa Maria Assunta (Aquileia)|basilica di Aquileia]] entro il 28 ottobre. Quel giorno, alle ore 11, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e di mutilati, di ex combattenti e di madri e di vedove di caduti fu designata la salma del Milite Ignoto da parte di una «madre di un caduto non riconosciuto ed in modo che la cassa prescelta non si sappia da quale zona del fronte provenga».<ref name="circ71">{{Cita web |url=https://grandeguerra.camera.it/005_Questura_del_Senato_del_Regno/1%20Pratica%20generale.pdf |titolo=Ministero della guerra, Ufficio Onoranze Soldato Ignoto, Circolare n. 71 del 30 settembre 1921 |sito=Il Parlamento e la Prima Guerra Mondiale |accesso=4 luglio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210704172303/https://grandeguerra.camera.it/005_Questura_del_Senato_del_Regno/1%20Pratica%20generale.pdf |dataarchivio=4 luglio 2021 |urlmorto=no}}</ref> Fu [[Maria Bergamas|Maria Maddalena Blasizza]] di [[Gradisca d'Isonzo]] a scegliere la bara. Il figlio [[Antonio Bergamas]], triestino, era maestro comunale; nel 1914 disertò dall'[[Imperiale e regio esercito|esercito austroungarico]] e passò in Italia dove si arruolò volontario sotto falso nome, raggiungendo il fronte nel giugno 1915. Cadde il 18 giugno 1916 a [[Marcesina]] e fu decorato con medaglia d'argento al valore militare; fu sepolto in un cimitero poi bombardato, rendendo impossibile il riconoscimento del defunto.<ref>{{Cita libro |titolo=Volontari delle Giulie e di Dalmazia |url=https://books.google.it/books?id=l3keAQAAMAAJ&pg=PA114 |accesso=4 luglio 2021 |anno=1928 |città=Trieste |p=114 |SBN=IT\ICCU\RAV\020394 |dataarchivio=4 luglio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210704172303/https://books.google.it/books?id=l3keAQAAMAAJ&pg=PA114 |urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.difesa.it/InformazioniDellaDifesa/periodico/Periodico_2021/Documents/N1/3_Il_Milite_Ignoto_diventa_cittadino_Italia.pdf |titolo=Il Milite Ignoto diventa cittadino d'Italia (1921-2021) |autore=A.M. Isastia |sito=Ministero della Difesa |p=19 |accesso=4 luglio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210704172304/https://www.difesa.it/InformazioniDellaDifesa/periodico/Periodico_2021/Documents/N1/3_Il_Milite_Ignoto_diventa_cittadino_Italia.pdf |dataarchivio=4 luglio 2021 |urlmorto=no}}</ref>
 
La bara prescelta fu inserita in una cassa speciale inviata dal ministero della guerra. Era una cassa in legno di quercia con decorazioni in metallo in ferro battuto, forgiato da scudi di trincea e sorretto da [[SIPE|bombe a mano tipo SIPE]]. Sul coperchio erano fissati un elmetto, un fucile e una bandiera tricolore.<ref>{{Cita news |url=http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0375227/1921/Ottobre/119 |titolo=Il sarcofago della salma del Soldato Ignoto |pubblicazione=Giornale d'Italia |data=27 ottobre 1921 |p=3 |accesso=4 luglio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210704172305/http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0375227/1921/Ottobre/119 |dataarchivio=4 luglio 2021 |urlmorto=no}}</ref>