Il Conte di Carmagnola: differenze tra le versioni
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Il soggetto trae ispirazione da vari testi, il più importante dei quali è l'ottavo volume della monumentale ''Histoire des républiques italiennes du moyen âge'' di [[Jean de Sismondi|Sismondi]] (1807-1818, il volume ottavo uscì nel 1809). Il 25 marzo 1816, scrivendo a [[Claude Fauriel|Fauriel]], Manzoni afferma di volergli dedicare l'opera, e di averne già versificato alcune scene. Aggiunge che l'amico potrà trovare informazioni su «François Carmagnola» «à la fin du huitième volume des ''Rep[ubliques] italiennes'' de Sismondi» (alla fine dell'ottavo volume dell'opera di Sismondi).<ref>''Carteggio Manzoni-Fauriel'' (a cura di I. Botta), Milano, Centro Nazionale Studi Manzoniani, 2003, pp. 198-199</ref> L'autore consultò inoltre le ''Vite de' famosi capitani d'Italia'' del [[Francesco Lomonaco|Lomonaco]]<ref>La storia di Bussone è raccontata in F. Lomonaco, ''Francesco Bussone soprannominato il Conte Carmagnola'', in id., ''Vite de' famosi capitani d'Italia'', Milano, Stamperia della Storia Universale, 1804-1805, vol. III, pp. 1-52</ref> (1805) e il capitolo XV della ''Storia di Milano'' di [[Pietro Verri]] (1783-1785).<ref>Per le fonti, cfr. G. Tellini, cit., pp. 92-97</ref>
Sempre nella missiva a Fauriel, infine, Manzoni lodava il teatro [[William Shakespeare|shakesperiano]] - al quale riservò grandi apprezzamenti nei ''Materiali estetici'' -, e spiegava all'amico di voler comporre un'opera realistica dal punto di vista linguistico, facendo parlare i personaggi in modo non artificiale e quanto più possibile conforme al vero. Il Manzoni tragediografo guarda anche al teatro tedesco di [[Friedrich Schiller|Schiller]], [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] e soprattutto all'opera "Lezioni sulla letteratura drammatica" di Schlegel.
[[File:Piazza Sant'Agostino Miele2.jpg|thumb|left|upright=1.5|[[Carmagnola]], centro storico]]
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