Curaro: differenze tra le versioni
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Ciò che più colpisce di questa preparazione è il fatto che i popoli cacciatori fossero riusciti a distinguere fra l'efficacia del veleno attraverso le lesioni e la sua innocuità per ingestione, capendo che era possibile utilizzarlo per la caccia.
Nel [[1820]] [[Charles Waterton]] comprese il meccanismo d'azione del curaro: sperimentò infatti il veleno su una mula che finì in morte apparente per poi venire rianimata grazie alla [[ventilazione artificiale]]. La pianta agisce quindi sulla [[Respirazione (fisiologia umana)|respirazione]], bloccandola e provocando la morte per [[asfissia]]. Nel [[1844]] il grande fisiologo francese [[Claude Bernard]] conferma che il curaro agisce bloccando la trasmissione nervosa alla muscolatura<ref>[[Silvia Bencivelli]],''Eroica, folle e visionaria - Storie di medicina spericolata'', pag. 113 ''Curaro'', Bollati Boringhieri [https://www.bollatiboringhieri.it/libri/silvia-bencivelli-eroica-folle-e-visionaria-9788833941745/], 2023, ISBN 978-8833941745</ref>.
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